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Millennial e Gen Z impazziscono per il Baby Botox

Millennial e Gen Z impazziscono per il Baby Botox


Mar 07/02/2023 | Dott. Giulia Astolfi

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Su Tik Tok l'hashtag #babybotox ha oltre 72 milioni di visualizzazioni, altro che stigmatizzazione: i pazienti si riprendono il volto prima e dopo il ricorso a questa pratica di medicina estetica mostrandone orgogliosi i risultati e, se fino a qualche anno fa chi si avvicinava al botox superava i quaranta, oggi l’età si è notevolmente abbassata, coinvolgendo anche Millennial e Gen Z.

Sempre più persone tra i 20 e i 30 anni ricorrono infatti alla neurotossina estetica diluita, tanto che dal 2010 le iniezioni nella fascia di età compresa tra i 20 e i 29 anni sono aumentate di circa il 32%. Il successo di questo trattamento sta nell’effetto, che è estremamente naturale e che non suggerisce un intervento estetico, ma conferisce semplicemente un aspetto più riposato e in salute alla pelle del viso.
Sicuramente l’età media di richiedenti il trattamento con tossina botulinica si è nettamente abbassata.

Millennial e Gen Z : prevenire l’ invecchiamento cutaneo


 Le nuove generazioni di Millennial e Gen Z  sono tendenzialmente più attente all’aspetto preventivo dell’invecchiamento, sia relativamente alla “skincare” per prevenire il fotoaging, sia in relazione alla formazione di rughe mimiche, richiedendo quindi l’iniezione di tossina botulinica. Sono sempre di più i pazienti di età inferiore ai 40 anni che si rivolgono al medico estetico per eseguire questo tipo di trattamento, con lo scopo di prevenire i segni dell’invecchiamento e la formazione delle rughe.

 Intervenendo in giovane età, infatti, è possibile rallentare lo sviluppo di questi inestetismi, riducendo la contrattilità dei muscoli mimici, responsabile nel lungo periodo della cronicizzazione di rughe che da mimiche divengono statiche. Il desiderio di ottenere risultati naturali e rispettosi dell’espressività e delle caratteristiche individuali è sicuramente il trattamento più diffuso tra i pazienti, sia nei più che nei meno giovani, indotto anche da esempi (positivi e negativi) di cui sono spettatori sui social media.

 Anche sui canali social, nel corso degli ultimi anni, ha preso sempre più piede l’idea di una medicina estetica che abbia come obiettivo quello di migliorare il proprio aspetto senza stravolgerlo, sfatando in questo modo tanti falsi miti che hanno creato in passato molti timori nei confronti di questo ambito della Medicina.

Millennial e Gen Z e Baby Botox: di cosa si tratta?


Rispetto al botox classico il “baby botox” consiste in sostanza nell’iniettare una dose più bassa della tossina su pazienti più giovani, che ricorrono a questa pratica non tanto per correggere le rughe che ci sono già, quanto per prevenire quelle future.

Gli appartenenti alla generazione dei Millennial, ovvero i nati tra l’inizio degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta e alla Gen Z, quindi i nati tra il 1997 e il 2012, attraverso i social media hanno democratizzato e reso routine questa pratica, alimentando uno storytelling positivo intorno alla medicina preventiva.

Le iniezioni di baby botox non fermano l'invecchiamento, ma lo rallentano stabilizzando i muscoli facciali in zone sensibili del viso, come quelle intorno agli occhi dove si formano le zampe di gallina e la fronte, dove le rughe sono più evidenti. Il termine baby, oltre a suggerire che la tossina venga applicata su pazienti di giovane età, è un modo per far capire il piccolissimo impatto di questa iniezione, che ha un effetto assolutamente reversibile, richiede un’applicazione di 10 minuti e non comporta particolari controindicazioni nei giorni a seguire.

Millennial e Gen Z : evoluzione in medicina estetica


L’evoluzione delle richieste in medicina estetica ha determinato la creazione di nuove formule iniettabili da parte delle case farmaceutiche e di nuovi protocolli da parte dei medici che potessero soddisfare questi desideri.

 Ci sono attualmente in commercio varietà di tossina botulinica che possono essere diversamente diluite per ottenere un farmaco in grado di rispondere alle necessità di ogni paziente, dal più al meno giovane. Nella maggior parte dei prodotti in commercio, la tossina botulinica è legata a proteine che sembravano, in passato, dar maggior stabilità al prodotto, rendendolo più efficace: in realtà si è visto come queste proteine siano responsabili della formazione di reazioni immunitarie che nel lungo periodo possono neutralizzare l’effetto delle iniezioni, rendendo così il trattamento inefficace.

I prodotti più all’avanguardia sono purificati da queste proteine, ovviando quindi a questo effetto, garantendo l’efficacia del trattamento anche nell’utilizzo prolungato negli anni e rendendosi quindi ideali anche e soprattutto per i giovani. Questo prodotto è inoltre termostabile, per cui può essere conservato fuori dal frigorifero mantenendo la sua attività una volta inoculato, rendendo molto più semplice il trasporto e la conservazione del farmaco.

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Giulia Astolfi

Autore

Medicina estetica

Milano (MI)

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