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Botox


Lun 09/05/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il botox, abbreviativo di botulin toxine, sta ad indicare la tossina botulinica, derivata dal batterio Clostridium Botulinum e, per estensione, tutti i trattamenti che prevedono l’iniezione di questa tossina direttamente a livello dei muscoli sottocutanei. L’impiego principale della tossina, estratta e purificata dal Clostridium Botulinum, è quella di causare un rilassamento cutaneo e mio-inibente, permettendo l’attenuazione e la scomparsa delle anti-estetiche rughe d’espressione disposte sul viso; la tossina botulinica deve ovviamente essere purificata, venduta e maneggiata da personale autorizzato e la sua iniezione a scopo estetico può essere solo condotta da medici esperti del settore, come il medico di medicina estetica, il chirurgo plastico o il dermatologo.

COS’È

La tossina di tipo A del Clostridium Botulinum è anche nota come botox e viene utilizzata, nel campo della medicina estetica, nel tentativo di appianare e distendere particolari zone cutanee quali la regione della fronte, delle guance e della metà inferiore del viso; questa tossina agisce direttamente a livello della branca parasimpatica del sistema nervoso autonomo, inibendo l’impulso nervoso contrattile.

Questa tossina, sempre a scopo estetico, può anche essere utilizzata per inibire o ostacolare altri fenomeni connessi ad attivazione parasimpatica come l’ipersudorazione o la cattiva sudorazione, quest’ultima altresì nota con il termine di bromidrosi.

INDICAZIONI

Come anticipato, il botox viene riservato ad esclusivo scopo estetico quando viene iniettato a livello intramuscolare in concentrazioni risibili, nell’ordine delle nanomoli; quando invece l’iniezione viene mal eseguita e si inietta una quantità eccessiva di tossina botulinica, allora si può incorrere in una patologia grave nota come botulismo, la quale è principalmente imputabile all’alimentazione; per questa ragione, bisogna sempre affrontare un approfondito colloquio con il medico incaricato prima di sottoporsi al trattamento.

Le persone candidabili all’iniezione con botox sono coloro che vogliono:


  • Appianare la regione frontale, contrastandone le rughe di espressione;

  • Ovviare alla formazione di bande platismatiche;

  • Attenuare la formazione di rughe glabellari, naso-labiali e peri-orbitali;

  • Contrastare la bromidrosi o l’iperidrosi.


PREOPERATORIO

Il trattamento iniettivo a base di botox prevede l’intrusione di una sostanza esogena nell’organismo e, per tale ragione, il sistema immunitario del paziente andrebbe dapprima cimentato con antigeni botulinici, per evidenziare un eventuale rigetto o non tolleranza all’iniezione.

Questo aspetto è primariamente discusso nella visita pre-operatoria in cui il medico di medicina estetica si informa dello stato di salute generale del paziente, delle sue anamnesi patologiche, dell’assunzione di eventuali farmaci e, appunto, sulla possibile manifestazione già avvenuta di reazioni allergiche o idiosincrasiche gravi.

Dopo questa premessa, il medico visita con dovizia il paziente, esaminando la zona cutanea dove il botox verrà iniettato, documentando il tutto fotograficamente, per un utile raffronto dopo l’intervento; è prassi che il medico raccomandi al paziente di astenersi da fumo e alcol nelle settimane o nei giorni precedenti l’intervento, e che gli prescriva degli esami ematochimici per testarne la corretta funzionalità del sangue e del panel coagulativo.

ESECUZIONE DELL’INTERVENTO CON BOTOX

L’intervento con botox viene di norma eseguito in semplice regime ambulatoriale, senza la necessità di attesa di verifica di eventuali reazioni collaterali, se non per mezz’ora o al massimo un’ora dopo il termine della procedura.

In genere, il trattamento di iniezione con tossina botulinica avviene seguendo queste fasi:

  • Applicazione di anestetico topico o, più frequentemente, parenterale a uso loco-regionale;

  • Disinfezione accurata della cute con clorexidina, iodopovidone o alcol isopropilico;

  • Iniezione graduale nanomolare della tossina botulinica per via intramuscolare;

  • Pulizia e applicazione di una benda sterile.


POSTOPERATORIO

La fase post-operatoria del trattamento con botox, a meno che causi un’esacerbata reazione immunologica che si verifica raramente, produce in maniera agevole, senza problemi particolari.

Solitamente, il medico di medicina estetica o il chirurgo raccomandano al paziente di applicare con frequenza degli impacchi di ghiaccio per i due o tre giorni seguenti al trattamento e di prender nota dell’insorgenza di eventuali eventi avversi o di problemi collaterali; i risultati estetici del trattamento sono visibili pienamente alcune settimane dopo l’iniezione e producono questo beneficio per diversi mesi, prima che le terminazioni sinaptiche che la tossina va a bloccare si rigenerino.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Le complicazioni più frequenti che possono mettersi in evidenza a seguito di un trattamento con botox sono:

  • Fastidio e sensazione urente a livello del sito di iniezione;

  • Edema ed eritema circoscritto;

  • Formazione di raccolte petecchiali;

  • Reazione allergica moderata o grave.


FONTI:

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.

  • Theda C. Kontis, Victor Lacombe. Iniezioni di tossina botulinica e filler in medicina estetica. Padova: Piccin; 2020.


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