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Filler Viso

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Autore: dott. Di Mattei Di Matteo Oreste

28/09/2020

Cos'è il filler viso?


I filler viso sono dei trattamenti estetici utilizzati per contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo della pelle del viso oltre che le conseguenze di traumi e patologie sulla pelle. Sono indispensabili per correggere difetti estetici o tratti non graditi agendo come “riempitivi” in zone come mento, occhi, zigomi e labbra.

Rientrano tra i trattamenti poco invasivi, pratici e semplici, ma soprattutto sono da considerarsi pressoché privi di effetti secondari e in grado di offrire dei risultati naturali ed ottimali. I filler viso di ultima generazione, sono una delle tecniche più apprezzate nella lotta all’ invecchiamento cutaneo con un’azione volumizzante e rimpolpante dell’epidermide.

I trattamenti di filler viso sono molteplici e di diversa natura. Il concetto di fondo è animato dall’iniezione sottocutanea di sostanze riempitive per correggere rughe, cicatrici da acne, difetti estetici e segni dell’aging. La nascita di questa disciplina risale agli anni ’60 e nel corso del tempo si è consolidata e perfezionata sostituendo l’olio di silicone, ora bandito, con sostanze naturali quali il collagene o l’acido ialuronico. L’evoluzione di questa branca della medicina estetica, inoltre, si è affermata sempre più passando da trattamento per pochi a rimedio medico per tutti, entrando a pieno titolo tra le discipline mediche e come indispensabile soluzione per l’equilibrio psicofisico dei pazienti.

Quali sono le sostanze più usate nei filler viso?


In passato la sostanza maggiormente impiegata per i filler era il collagene, che sostituì l’olio di silicone ritenuto dannoso per la salute ed oggi vietato in Italia e nel mondo occidentale. Oggi invece si predilige l’acido ialuronico sebbene la gamma di sostanze utilizzate siano numerose sia naturali che sintetiche. La continua ricerca propone sostanze diverse e adattabili alle zone da trattare per garantire un risultato migliore e dall’ effetto naturale. La principale differenza tra i vari prodotti utilizzati come filler è riscontrabile nella natura biologica o sintetica della sostanza stessa e che conferiscono un risultato temporaneo o permanete all’ intervento estetico.

  • Collagene (autologo o bovino)

  • Acido ialuronico

  • Endoplast 50

  • Acido polilattico

  • Gel di Agarosio

  • Silicone in protesi o iniettabile

  • Adipe autologo

  • Gel di poliacrilimmide

  • Idrossiapatite di calcio

  • Polimetilmetracrilato in collagene


Cos'è il filler biologico


Tra i filler biologici sono catalogabili il collagene, l’acido ialuronico, l’acido polilattico, il gel di agarosio ed Endoplast 50. Il collagene può essere bovino o autologo ed in entrambi i casi trova larga diffusione nel mondo della medicina estetica. Dalle alghe, invece, viene estratto il gel di agarosio; un polimero polisaccaride estratto da alghe rosse molto diffuso nel campo della biologia e che nella medicina estetica ha assunto un ruolo fondamentale per le sue caratteristiche chimiche che lo rendono ideale come filler con una durata comparabile a quella di altri filler biologici ed una durata leggermente superiore.

L’acido ialuronico, dal canto suo, ad oggi è considerato come la sostanza migliore come riempitivo per le limitate controindicazioni e per l’estrema adattabilità del materiale. Questo acido, contenuto nello strato epidermico, tende a ridursi con l’invecchiamento, tanto da rendere opportuna un’integrazione esterna qualora si voglia garantire il desiderato effetto anti-age. Utilizzare l’acido ialuronico (che ha un ruolo fondamentale nel tessuto connettivo) è una scelta che assicura qualità ed una durata accettabile nel tempo. L’acido ialuronico può essere iniettato come filler viso, grazie alle sue proprietà che incidono sull’elasticità e sulla compattezza della pelle, rendendo così questo trattamento estetico ideale per chi intende contrastare l’invecchiamento cutaneo in modo naturale e senza effetti estetici discutibili.

L’acido polilattico, rispetto agli altri filler, non ha un effetto estetico immediato e visibile. Il suo ruolo è quello di stimolare la produzione di neocollagene al fine di avere un effetto lifting che si consolida nelle settimane successive alle iniezioni. Negli interventi dove le rughe, i solchi e le pieghe della pelle sono contenute e sottili questa sostanza è preferita ad altre soluzioni mentre nel trattamento di zigomi e mento è apprezzato il risultato estetico e le capacità di mantenere nel tempo il lifting viso.

Cos'è il filler semipermanente e permanente


Il maggiore vantaggio di questa tipologia di filler è rappresentato dalla durata dell’intervento nel tempo. L’effetto lifting ha una maggiore durata per via della scarsa capacità, per queste sostanze, di essere assorbite dall’organismo. Di contro i filler permanenti e semipermanenti allungano di gran lunga la possibilità di allergia ai materiali che possono manifestarsi come rossore, gonfiore, ematomi ed edemi.

Tra i filler semipermanenti una speciale menzione va all’idrossiapatite di calcio che garantisce un perfetto effetto di ringiovanimento della pelle. La sostanza è un sale minerale presente naturalmente nel nostro organismo e che dunque presenta possibilità di allergie ridotte e iniettato nelle aree da trattare ha la capacità di stimolare i fibroblasti nella produzione di nuovo collagene ed elastina. Il risultato estetico nell’immediato è notevole oltre che privo dei classici segni lasciati da altre sostanze mentre nel corso delle settimane, grazie al nuovo collagene e alla nuova elastina, il risultato estetico diventa sempre più evidente e naturale.

Nel campo dei filler permanenti il silicone è sicuramente il più noto e diffuso. Le protesi, così come le soluzioni iniettabili, assicurano una durata negli anni benché siano spesso alla base di allergie o asimmetrie estetiche rilevanti. Le protesi difatti rimanendo nel tempo sotto la cute vengono trattate come corpi estranei dall’ organismo e non si adattano ai cambiamenti temporali che coinvolgono i tessuti circostanti. Possono inoltre spostarsi dalla sede originaria se i tessuti che le sostengono non sono più in grado di reggerne il peso ed il volume. Sebbene controverse, anche la possibile correlazione tra fibromi, granulomi ed infiammazioni croniche in soggetti con filler permanenti ne rende discutibile e controproducente l’utilizzo in medicina estetica.

Il lipofilling utilizza il grasso autologo come filler


Il lipofilling rappresenta una soluzione innovativa ed allo stesso tempo naturale e priva di effetti secondari importanti. La sua diffusione negli ultimi anni è stata rapida e con risultati sorprendenti se si considera che la sostanza utilizzata come filler non è altro che grasso autologo. In questo caso difatti il filler viene prelevato da aree del corpo con particolari accumuli di adipe nello stesso paziente e successivamente iniettate nelle aree del viso da trattare. L’adipe viene trattato con un processo di purificazione prima di essere reiniettato nel corpo. Questo tipo di filler può essere considerato a tutti gli effetti naturale e dalle importanti capacità di resistenza al naturale assorbimento da parte dell’organismo. I risultati estetici sono notevoli e la durata nel tempo è paragonabile a quella di filler semipermanenti.

I risultati estetici dei filler viso


I filler viso non garantiscono lo stesso effetto estetico e la loro efficacia è determinata dal tipo di sostanza, dall’area da trattare e dalle peculiarità dei singoli pazienti. Di norma i trattamenti prevedono una serie di sedute da ripetersi nel tempo, distanziate alcuni mesi l’una dall’altra in base al materiale che è stato utilizzato ed alla sua capacità di essere riassorbito dall’organismo. Il risultato, dunque, non è definitivo come nel lifting chirurgico, bensì circoscritto ad un breve lasso temporale che va da 3/8 mesi a qualche anno. Come precisato, inoltre, alcuni filler viso garantiscono un effetto maggiormente naturale e volumizzante sul viso mentre altri non hanno la capacità di stimolare la produzione di nuovo collagene nella cute e perdono di efficacia nel tempo. L’acido ialuronico, tra le sostanze biologiche, assicura un risultato soddisfacente oltre che ad essere economicamente accessibile ai più mentre l’idrossiapatite di calcio e l’acido polilattico permettono una stimolazione dei tessuti ed una curva dei risultati che tende a consolidarsi nel medio periodo. Se si parla di filler permanenti, invece, l’effetto volumizzante è stabile nel tempo ma, essendo queste sostanze non riassorbibili dall’organismo, incontrano difficoltà con l’adattamento ai naturali cambiamenti del corpo finendo per comportarsi come corpi estranei e producendo effetti estetici controproducenti sul lungo periodo.

La durata del filler viso


La durata di un trattamento di filler viso è temporanea, e non dovrebbe rappresentare un limite, anzi deve essere considerata, un vantaggio. La reversibilità degli interventi con filler, difatti, permette all’organismo di mantenere un aspetto naturale e di adattare i cambiamenti estetici al ciclo vitale del filler. Come osservato, la durabilità dei filler determina anche l’effetto estetico finale sconfessando la comune credenza che un intervento definitivo dia risultati migliori al paziente. La parabola temporale dei filler è legata alla struttura chimica delle sostanze e tendenzialmente i filler biologici tendono a riassorbirsi entro l’anno dall’iniezione. Il lipofilling ha una durata maggiore nonostante sia a tutti gli effetti un rimedio “naturale” con delle eccezioni legate alle singolarità che possono essere rilevate in ogni singolo soggetto.

Perché i filler biologici sono migliori?


È ovvio che ognuno vorrebbe risolvere i segni dell’invecchiamento ed i difetti estetici definitivamente ma questo obiettivo oltre ad essere utopico finisce in molti casi per produrre l’effetto opposto cioè rendere maggiormente antiestetico il proprio viso o il proprio corpo. Sono innumerevoli gli esempi di personaggi noti che affidandosi a tecniche poco consolidate, o pretendendo un effetto immediato e definitivo, hanno finito per rovinare irrimediabilmente il proprio aspetto. L’evoluzione dell’esperienza nel campo della medicina estetica, oltre che della tecnologia e delle sostanze utilizzate, ha permesso di determinare i limiti di alcune soluzioni orientando la scelta verso sostanze naturali che potessero svolgere il classico effetto volumizzante associato ad una stimolazione dei tessuti per la produzione di nuovo collagene ed elastina.

I vantaggi principali dei filler biologici possono essere riassunti in:

  • Cambiamento estetico graduale e nel tempo;


Anzitutto, modificando l’aspetto del viso in modo graduale, è improbabile che amici, colleghi ed altre persone con cui ci si relaziona abitualmente percepiscano il cambiamento; per chi si sottoponeva, in passato, ai classici interventi di lifting chirurgico, le modifiche dell’aspetto erano talmente drastiche da rendere palese il fatto che ci si fosse sottoposti ad un intervento di chirurgia estetica

 

  • Riduzione del rischio di errori;


Dal momento che le modifiche sono graduali, e soprattutto che non hanno in alcun caso carattere definitivo, il rischio di errori viene ridotto perché per migliorare l’aspetto del volto si agisce nel tempo, piuttosto che in modo netto ed improvviso con un risultato definitivo

 

  • Risultati naturali;


I filler viso consentono di ottenere dei risultati che sono più naturali, o comunque conformi alle proprie aspettative

 

  • Azione nutriente;


I filler viso offrono un’azione idratante e nutriente della pelle, ed anche per questo motivo, sono diversi dal lifting chirurgici

Filler viso: quando si scelgono come trattamento?


Come detto in precedenza, la ragione principale per cui uomini e donne scelgono di sottoporsi al trattamento filler viso è quella di contrastare i segni del tempo, dunque rughe e pieghe cutanee. I filler viso sono una delle soluzioni principe per contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo e per rendere la pelle del viso maggiormente distesa, liscia, elastica. L’intervento dei filler diventa fondamentale in presenza di problemi estetici circoscritti in determinate zone sebbene sia il medico estetico a determinare con precisione quale sia il tipo di intervento più indicato e tecniche e materiali da impiegare per ottenere un risultato migliore.

Filler viso: le controindicazioni


Tra le maggiori controindicazioni ci sono:

  • allergia al prodotto

  • in presenza di coaguli

  • patologie del collagene

  • gravidanza

  • herpes

  • patologie dermatologiche

  • uso di alcuni farmaci come anticoagulanti e FANS


I filler viso sono tutti uguali?


Non tutti i filler, ovviamente, sono uguali, ed è compito del professionista individuare quello più adatto alle necessità individuali. I filler sono una soluzione adatta a tutte le età benché spesso, a seconda della possibile risposta fisiologica al trattamento estetico, si possa optare per sostanze differenti in base all’età ed al tipo di problema da trattare.

I filler viso: non solo per l' invecchiamento cutaneo


Se l’effetto anti-age è il motivo principale per cui ci si sottopone ad un trattamento di questo tipo, non è tuttavia l’unico.

I filler viso possono essere usati anche per:

  • ridefinire i contorni del viso

  • conferire maggiore volume


Le donne, ad esempio, richiedono assai spesso delle sedute di filler alle labbra, al fine di renderle maggiormente morbide e voluminose. Mentre uomini si affidano con maggiore frequenza ai filler con finalità volumizzanti quasi esclusivamente per gli zigomi, una parte del volto che effettivamente, se ritoccata in modo oculato, può rendere l’aspetto del viso maggiormente attraente, nonché più “fresco”.

Professionisti esperti e prodotti di qualità

Negli ultimi anni la diffusione della medicina estetica è andata di pari passo con soluzioni casalinghe non professionali e con sostanze dubbie acquistate su eCommerce online. Questa tendenza ha creato credenze comuni sviluppatesi sulle esperienze di soggetti che vi hanno fatto ricorso in modo superficiale. Come analizzato i rischi legati al filler sono minimi solo se gli interventi sono effettuati da medici estetici accreditati. Rivolgersi a centri medici specializzati è un primo importante passo per risolvere il problema estetico e grazie al parere medico è possibile individuare un piano di trattamenti idonei al problema da eliminare tenendo in considerazioni le singole caratteristiche e necessità del paziente.

Lifting o filler viso


Analizzando le peculiarità del lifting e dei trattamenti con i filler viso, si può certamente affermare che le tecniche di ultima generazione, i filler viso, sono quelle più usate.  Gli odierni filler viso sono diversi dai lifting chirurgici che sono interventi di chirurgia estetica, con delle criticità tutt’altro che irrilevanti.

Il lifting chirurgico tradizionale

Come accennato, l’intervento di lifting rappresenta una delle soluzioni per ottenere un effetto anti-age del viso. Ancora oggi questa opportunità di intervento è discretamente diffusa, tuttavia le sue caratteristiche la rendono diversa rispetto ai moderni filler viso.

Il lifting tradizionale, come detto, è un intervento di chirurgia estetica a tutti gli effetti e i risultati ottenuti hanno un carattere permanente.

Attraverso un’azione chirurgica, infatti, il lifting consente di rendere la pelle del viso più tesa e liscia, ottenendo così quell’effetto “tirato” che può effettivamente contrastare le rughe cutanee.

Le criticità del lifting

Un lifting, tuttavia, comporta delle criticità come la perdita di espressività, perché la pelle è tesa in modo forzato, con il risultato che perde di naturalezza.

Effetti collaterali del lifting - dopo il trattamento

Chi si è sottoposto ad interventi di lifting tradizionali potrebbe incorrere in alcuni effetti secondari. Tra quelli più comuni ci sono:

  • danni al nervo facciale

  • cedimento dei tessuti nel tempo

  • interventi correttivi dei risultati

  • cicatrici visibili (Per quanto si possa cercare di nasconderle, ad esempio, tra l’attaccatura dei capelli)


La soluzione chirurgica classica, dunque, offre dei buoni risultati, ma il rischio di effetti secondari è reale, e dal punto di vista estetico, ottenere un risultato naturale non era affatto semplice.

Fonti:

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Davide D’amico, Manuale di Chirurgia Generale. Piccin 2018.

  • Rei Ogawa, Total Scar Managment, Springer, 2020.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019

Di Mattei Di Matteo Oreste

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