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Tossina botulinica


Mar 31/05/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

La tossina botulinica o botulino, il cui trattamento è anche noto come botox, indica il nome di un particolare ceppo batterico anaerobio, il Clostridium Botulinum, dal quale si può ottenere, per purificazione, la relativa tossina, nota come tossina botulinica o, informalmente, botulino; la tossina di tipo A derivata dal Clostridium Botulinum viene impiegata come procedura di medicina estetica come metodo di contrasto principale alla formazione delle rughe facciali, tuttavia può essere impiegata anche in altri scopi come nella bromidrosi o nella iper-sudorazione. L’iniezione di tossina botulinica deve avvenire secondo procedure mediche standardizzate, su esclusivo intervento del medico.

COS’È

Il botulino è il nome del batterio Clostridium Botulinum, responsabile in medicina di un fenomeno patologico, noto come botulismo, ad opera delle tossine botuliniche generate dal batterio in questione; a parte sortire patologie però, la tossina botulinica di tipo A, se opportunamente purificata, può essere iniettata in quantità nano molari nell’organismo, bloccando la trasmissione colinergica e dunque gli impulsi provenienti dal sistema parasimpatico.

Nella medicina estetica la tossina botulinica viene usata per lo più come metodo anti-rughe per eccellenza.

NOMI ALTERNATIVI E CENNI STORICI

La tossina botulinica o botulino è anche nota informalmente come botox (termine che designa in aggiunta il trattamento con iniezione di tossina botulinica) e deriva dal batterio Clostridium Botulinum, originariamente isolato e scoperto nel 1895.

Soprattutto a partire dal 2007, anno in cui tutto il genoma del batterio è stato opportunamente mappato e sequenziato, l’uso della sua tossina purificata è attecchito ancora più in tutto il mondo; l’iniezione di tossina botulinica costituisce oggi uno dei capisaldi dei trattamenti della medicina estetica.

A COSA SERVE

Come detto, la tossina botulinica o botulino va ad agire sulla trasmissione dell’acetilcolina, uno dei principali neurotrasmettitori, impedendo il legame di questa molecola al suo recettore e bloccando, di fatto, l’impulso nervoso del sistema autonomo.

Il sistema autonomo interviene nella regolazione di svariate funzioni all’interno dell’organismo e, dunque, in concentrazioni nano molari, la tossina botulinica può essere impiegata in medicina estetica nel trattamento di:


  • Contrasto alle rughe glabellari, ossia le rughe che si dispongono tra le sopracciglia;

  • Contrasto alle rughe frontali;

  • Contrasto alla depressione del philtrum, o solco naso-labiale;

  • Rimozione delle bande plastismatiche;

  • Attenuazione della secrezione maleodorante o eccessiva di sudore.


TRATTAMENTI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA

Come anticipato, l’utilizzo della tossina botulinica di tipo A opportunamente purificata trova riscontro in due tipologie di trattamento principali in medicina estetica e dermatologia:

  • Trattamento di attenuazione delle rughe del viso


Dopo un attento e approfondito colloquio con il medico di medicina estetica o con il medico dermatologo, il paziente che desidera attenuare le proprie rughe, riceve dal medico le principali indicazioni del trattamento nonché viene informato dei rischi e dei benefici annessi. L’iniezione di botulino si svolge in genere senza ricorrere all’anestesia e prevede, dopo scrupolosa disinfezione della cute con soluzione sterilizzante, la somministrazione con siringa della tossina. Successivamente il paziente viene bendato e si appresta a rispettare le norme del post-trattamento.

  • Trattamento di risoluzione della bromidrosi e della iperidrosi


Pazienti che lamentano un odore intenso e sgradevole provenire dal proprio sudore o, invece, che lamentano un sudore prodotto eccessivamente (le due condizioni non si sovrappongono necessariamente) possono trovare una soluzione drastica nell’iniezione di tossina botulinica a livello delle terminazioni nervose dove il sistema parasimpatico imprime il “comando” della sudorazione. Inibendo la trasmissione del comando nervoso, la sudorazione si annulla o si attenua, restituendo al paziente un certo comfort personale e sociale.

MECCANISMO D’AZIONE DELLA TOSSINA BOTULINICA E PROPRIETA’

Le proprietà della tossina botulinica derivata dal batterio anaerobio Clostridium Botulinum sono attribuibili al suo particolare meccanismo d’azione; ecco perché, in dosi minime e di sicurezza, questa tossina trova impiego in tutte le indicazioni viste precedentemente.

In particolar modo, la tossina botulinica agisce a livello delle terminazioni nervose presinaptiche dell’acetilcolina, penetrando all’interno del neurone e ostacolando la captazione dell’acetilcolina; questo effetto inibente non è tuttavia perenne in quanto già a partire dai sei mesi successivi alla data dell’iniezione, i risultati cominciano a svanire, per rigenerazione delle terminazioni nervose presinaptiche. Il picco di azione si ha invece tra un mese e un mese e mezzo dopo il trattamento botox.

RISCHI, COMPLICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI

Le complicazioni e gli effetti collaterali che possono derivare da un trattamento a base di iniezione di tossina botulinica sono:

  • Edema e arrossamento;

  • Raccolte petecchiali;

  • Dolore, fastidio e sensazione urente nel sito di iniezione;

  • Formazione di piccoli ematomi;

  • Reazione allergica grave.


FONTI:

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021..

  • Theda C. Kontis, Victor Lacombe. Iniezioni di tossina botulinica e filler in medicina   Padova: Piccin; 2020.


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