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Peeling chimico


Mer 07/09/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il peeling chimico è una procedura medica, nata nel corso dell’800, finalizzata al trattamento di un vasto numero di inestetismi della pelle. Nell’ambito della dermatologia e della medicina estetica, il peeling chimico è impiegato per la cura del melasma, delle rughe frontali e peribuccali, delle cicatrici e delle discromie. Affinché tale procedura possa essere eseguita correttamente è necessario l’utilizzo di solventi chimici con spiccate proprietà caustiche, come ad esempio l’acido glicolico. L’obiettivo principale di tale tecnica non invasiva è quello di esfoliare, in modo altamente selettivo e controllato, gli strati del tessuto cutaneo, al fine di rimuoverne i difetti estetici.

COS’È

Il peeling chimico è una procedura di medicina estetica largamente utilizzata per il trattamento di numerosi inestetismi della pelle. Tale tecnica, eseguita in ambito ambulatoriale, attraverso l’applicazione di una o più soluzioni caustiche, consente allo specialista di rimodellare gli strati della cute e di rimuovere le regioni che determinano il difetto estetico.

In genere, la durata della seduta e l'esposizione alle sostanze chimiche dipendono dalla localizzazione e dall'estensione dell'inestetismo cutaneo da trattare. I solventi maggiormente impiegati per la realizzazione di questa tecnica sono:


L’applicazione dei solventi sulla cute velocizza il normale processo di desquamazione ma può, nei casi di rimozioni più profonde, provocare una coagulazione o una necrosi controllata dei tessuti.

Il peeling chimico agisce sia sullo strato epidermico e sia sullo strato dermico della pelle. L'epidermide viene privata del suo strato più superficiale (strato corneo) e ciò facilita la rigenerazione tissutale. Invece, l’azione delle soluzioni caustiche nello strato dermico provoca una tenace attivazione dei fibroblasti, responsabili della sintesi delle proteine e delle glicoproteine che costituiscono la matrice del derma.

INDICAZIONI

Il peeling chimico è particolarmente indicato per la realizzazione di trattamenti estetici antiage o per la rimozione definitiva di alcuni inestetismi. Ad esempio, si può ricorrere a tale procedura di medicina estetica per la cura di:

  • Melasma

  • Rughe frontali o peribuccali

  • Zampe di gallina

  • Cicatrici

  • Smagliature

  • Lassità della cute


PREOPERATORIO

Prima di sottoporsi ad una o più sedute di peeling chimico il paziente deve necessariamente intrattenere un colloquio approfondito con un dermatologo o con un medico di medicina estetica. Nel corso della visita, lo specialista effettua la raccolta dei dati anamnestici, al fine di ricavare il quadro clinico del paziente.

Successivamente, all'esame obiettivo, l'esperto valuta la posizione e l'estensione dell'inestetismo cutaneo.

Il medico, una volta accertata l'idoneità al trattamento, fornisce al paziente tutte le informazioni che riguardano il peeling chimico. Ad esempio, illustra in modo dettagliato tutte le fasi dell'intervento e le caratteristiche salienti del post-operatorio.

ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

Considerando che il peeling chimico richiede l’applicazione di soluzioni caustiche è sempre necessario affidarsi alla competenza di un personale medico altamente qualificato.

Prima di somministrare l’agente caustico, lo specialista applica sulla cute da trattare un anestetico topico, particolarmente utile per la cura di inestetismi più marcati. Successivamente, servendosi di specifiche garze imbevute con la soluzione esfoliante, il medico inizia a massaggiare la regione cutanea da trattare.

In genere, la durata dell’intervento è di circa 15-20 minuti e, a causa della natura chimica delle molecole impiegate, è possibile che il paziente avverta una sensazione di fastidio e di bruciore in corrispondenza della superficie cutanea interessata dal peeling chimico.

POST OPERATORIO

Al termine di ogni seduta è necessario seguire in maniera scrupolosa le indicazioni fornite dal medico. La regione trattata può andare incontro a fenomeni di natura infiammatoria e, per tale motivo, bisognerà mantenere la pelle pulita ed idratata. Qualora vi fosse anche l’insorgenza di una sensazione dolorifica è possibile, sempre con il consenso del medico, assumere una terapia di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

Stando alle indicazioni dello specialista, al termine di ciascuna seduta di peeling chimico, il paziente potrebbe:

  • Utilizzare un unguento protettivo (es. vaselina);

  • Applicare impacchi di ghiaccio;


RISCHI E COMPLICAZIONI

Il peeling chimico è una procedura medica sicura, in grado di fornire risultati soddisfacenti da un punto di vista estetico. Tuttavia, in alcuni casi, possono verificarsi delle complicazioni per la salute del paziente.

Le più importanti complicazioni sono:

  • Arrossamento (eritema) della pelle

  • Gonfiore e bruciore

  • Atrofia cutanea

  • Reazioni allergiche alle sostanze chimiche impiegate

  • Formazione di esiti cicatriziali antiestetici

  • Alterazione della pigmentazione della regione trattata (ipo/iperpigmentazione)


FONTI:

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Andrea Bovero, Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, 2011.


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