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Acido glicolico


Mar 26/04/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

L’acido glicolico, anche acido idrossietanoico e acido idrossiacetico, è un acido appartenete al gruppo degli acidi carbossilici, noti anche come acidi organici. La composizione chimica del composto è C2H4O3 e si pone nella classe degli α-idrossi acidi. È sintetizzato da barbabietola, canna da zucchero e uva non matura e allo stato solido si presenta in forma di cristalli bianco-traslucido. È largamente utilizzato in medicina estetica e dermatologia, per il peeling, come esfoliante ed abrasivo in concentrazioni variabili fino all’80%. Rappresenta una delle soluzioni terapeutiche a macchie cutanee, acne, cicatrici nonché come sbiancante.

COS’È

L’acido glicolico è un acido di origine naturale appartenente alla classe degli α-idrossi acidi. L’acido glicolico è presente in natura in alcune piante e nella frutta come uva acerba, melone, canna da zucchero, barbabietola da zucchero e ananas. La formula chimica è C2H4O3 con il gruppo idrossilico collegato al carbonio in posizione α; è solubile in acqua ed ha il punto di fusione a 63°C mentre l’ebollizione è a 100°C.

Il suo utilizzo a basse concentrazioni è consigliato per l’idratazione cutanea mentre come esfoliante necessita di concentrazioni elevate. Il prodotto a basse concentrazioni è disponibile come prodotto da banco e presente in numerosi prodotti cosmetici. Per un uso del prodotto ad alte concentrazioni è necessaria una prescrizione medica e, comunque, se ne consiglia l’uso solo sotto la supervisione di un medico.

A COSA SERVE

I principali impieghi dell’acido glicolico sono nel campo della medicina estetica e della dermatologia nel peeling chimico. Le proprietà abrasive ed esfolianti, unitamente alla scarsa tossicità, fanno dell’acido glicolico una delle sostanze più utilizzate in campo medico, con risultati importanti e scarsi rischi ed effetti collaterali per i pazienti. Il suo impiego a basse concentrazioni è ideale per l’idratazione cutanea e con queste caratteristiche è presente in molti prodotti cosmetici. In alte concentrazioni è utilizzato come esfoliante, come depigmentante e come biostimolante per il derma.

L’azione dell’acido glicolico è importante, inoltre, per la stimolazione, diretta ed indiretta, dei fibroblasti. A livello del derma, difatti, l’acido glicolico stimola la produzione di mucopolisaccaridi, collagene, acido ialuronico e solfato di condroitina. Questa particolare azione permette una rigenerazione dei tessuti sia in profondità che negli strati superficiali.

Nel settore industriale l’acido glicolico è impiegato in numerosi settori come altri acidi della stessa classe. Nell’industria alimentare l’acido glicolico è largamente impiegato come conservante e aromatizzante mentre nell’industria tessile trova impiego come sbiancante e agente chimico per il processo di conciatura. Nell’industria chimica è adoperato come solvente e additivo per vernici sintetiche ed inchiostri.

L’acido glicolico è utilizzato in:


  • Medicina


  • Industria cosmetica

    • Idratante per creme e composti antiage



  • Industria chimica

    • Agente per la produzione di polimeri

    • Agente per la sintesi di esteri

    • Agente per processi di ossidoriduzione



  • Industria alimentare

    • Conservante alimentare

    • Aroma alimentare



  • Industria tessile

    • Sbiancante

    • Agente chimico per la conciatura




USO IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA

L’acido glicolico è presenta in medicina e dermatologia come:

  • Peeling chimico

  • Detergente cutaneo

  • Crema idratante


Le applicazioni terapeutiche dell’acido glicolico sono:

  • Acne

  • Cicatrici

  • Rughe

  • Macchie cutanee

  • Lassità cutanee

  • Iperpigmentazione

  • Aging

  • Pelle secca

  • Lentiggini solari

  • Melasma

  • Seborrea


PROPRIETA’

Nel campo della medicina, l’acido glicolico è utilizzato per le sue proprietà esfolianti ed idratanti. Nel peeling chimico, l’esfoliazione permette di innescare i processi di rivitalizzazione dei tessuti che migliora il tono, l’elasticità e la condizione generale della pelle. Inoltre, la ricerca medica ha permesso di osservare l’azione dell’acido glicolico sui tessuti fino in profondità. L’acido glicolico, difatti, stimola la sintesi del collagene, acido ialuronico, ed altre sostanze fondamentali per la salute della cute.

L’azione è direttamente esercitata sui fibroblasti ed i cheratinociti che aumentano la produzione, rispettivamente, di acido ialuronico e interleuchine. Il movimento di quest’ultime, verso gli strati più profondi, induce i fibroblasti del derma ad aumentare il proprio metabolismo migliorando la condizione dei tessuti in profondità.

RISCHI COMPLICAZIONI

L’acido glicolico, come altre sostanze con le stesse proprietà, ha un’azione abrasiva ed esfoliante e per tale ragione tende ad avere effetti collaterali. Quest’ultimi sono di lieve entità e riferibili all’utilizzo dell’acido in alte percentuali. I trattamenti medico-estetici con acido glicolico hanno effetti collaterali comuni come arrossamento, prurito, bruciore e solo in rare occasioni infezioni. Sono altresì riportati effetti come iper o ipopigmentazione, comparsa di lesioni e cicatrici ipertrofiche. È sconsigliato l’uso dell’acido glicolico durante i mesi estivi a causa della sua azione fotosensibilizzante.

I più comuni effetti collaterali dell’acido glicolico sono:

  • Arrossamento

  • Irritazione

  • Prurito

  • Bruciore

  • Iperpigmentazione

  • Ipopigmentazione

  • Cicatrici

  • Infezioni


 

FONTI:

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer 2020.

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.



  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Andrea Bovero, Dermocosmetologia. Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, p.207-208, 2011.


 


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