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Acido salicilico


Mar 26/04/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

L’acido salicilico è un β-idrossiacido con formula chimica C7H6O3 utilizzato in medicina estetica come cheratolitico, antinfiammatorio, antimicrobico e biostimolante sullo strato germinativo ed i fibroblasti. Viene altresì utilizzato nell’industria alimentare e come antisettico nei prodotti di igiene orale come il dentifricio. È sintetizzato principalmente da fibre vegetali come il salice bianco (Salix alba) e l’olmaria (Filipendula ulmaria) nonché dalla betulla (Betula alba), dalle fragole di bosco (Fragaria vesca) ed altre piante. È noto come precursore dell’acido acetilsalicilico, principale componente dell’aspirina e di altri farmaci della stessa categoria.

COS’È

L’acido salicilico è un composto appartenente al gruppo dei β-idrossiacidi. È un esponente dei salicilati, una classe di composti utilizzati come farmaci antinfiammatori non steroidei. Ha una forte azione cheratolitica, antinfiammatoria ed antimicrobica se utilizzato, in medicina estetica e dermatologia, per il trattamento di acne, cheratosi ed altri disturbi della pelle.

Gli studi sull’acido salicilico seguono quelli di altri composti della stessa classe, tutti estratti dalla salicina ricavata dal salice bianco e da altre piante nella prima metà dell’ottocento. Proprio in questo secolo se ne fa uso come antipiretico ed antinfiammatorio e diventa noto per gli effetti positivi nel trattamento dei reumatismi. In questi campi l’uso è stato progressivamente sostituito con composti più efficaci e meno aggressivi sulla mucosa gastrica.

Un ulteriore uso dell’acido salicilico è nei trattamenti anti aging grazie alla sua capacità di penetrare moderatamente nei tessuti stimolando il rinnovamento cellulare con un’azione concreta sullo strato basale e sui fibroblasti. L’AS è capace di garantire una maggiore lucentezza alla pelle oltre che una levigatura delle irregolarità della cute.

NOMI ALTERNATIVI

L’acido salicilico è conosciuto anche come:


  • acido 2-idrossibenzoico

  • acido orto-idrossibenzoico

  • acido o-idrossibenzoico


STORIA

La storia dell’acido salicilico è legata alla salicina, un composto isolato da Francesco Fontana nel 1825. Gli studi seguivano il millenario uso della corteccia dei salici nella medicina tradizionale per curare febbre, infiammazioni e dolori. Gli studi sull’acido salicilico coinvolsero un altro famoso italiano, Raffaele Piria, al quale si deve il nome del composto nonché allo svizzero Carl Jacom Löwig che tre anni prima di Piria, nel 1835, aveva ottenuto lo stesso composto estraendolo dalla Spiraea ulmaria. Anche grazie agli studi di Piria e di chimici francesi come Pierre-Joseph Leroux che Charles Frédéric Gerhardt sintetizzò l’acido acetilsalicilico nel 1853. Queste scoperte rivoluzionarono la medicina e la chimica farmaceutica per tutto il ‘900.

A COSA SERVE

I principali usi dell’acido salicilico sono sottoforma di creme ed esfolianti nel trattamento di acne, cheratosi, ed altri disturbi cutanei nonché come peeling chimico. L’azione dell’acido salicilico sullo strato corneo è il più efficace, tra gli agenti chimici, nonostante una minore acidità rispetto all’acido piruvico o all’acido glicolico. Inoltre, l’azione dell’acido salicilico nelle reazioni proliferative dello strato basale dell’epidermide.

L’acido salicilico penetra in profondità nei follicoli infetti riducendo considerevolmente l’infiammazione con una scomparsa delle pustole acneiche nell’arco delle 48 ore dopo l’applicazione. Nella penetrazione nel follicolo avviene l’azione nella separazione del contenuto sebaceo del comedone e l’eliminazione del tappo cheratinico. Ciononostante, l’uso dell’acido salicilico nel trattamento dell’acne è indicato come supporto alle terapie tradizionali poiché non in grado di risolvere definitivamente il disturbo che necessità, invece, di terapie che eliminino le cause scatenanti in modo permanente.

L’acido salicilico può essere utilizzato in combinazione con altre sostanze per migliorarne l’efficacia. Un esempio è rappresentato dalla soluzione di Jessner, un insieme di acido lattico, acido salicilico, resorcina e miscelati di etanolo, utilizzata come cheratolitico.

INDICAZIONI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA

L’acido salicilico è indicato in medicina estetica e dermatologia per il trattamento di:

  • Cheratosi

  • Acne comedonica e papulo-pustolosa

  • Iperpigmentazioni melaniche

  • Verruche

  • Invecchiamento cutaneo

  • Photoaging

  • Psoriasi

  • Biostimolazione cutanea

  • Rosacea papulo-pustulosa


PROPRIETA’

L’acido salicilico ha proprietà:

  • Cheratolitiche

  • Antinfiammatorie

  • Antimicrobica

  • Biostimolazione di fibroblasti e strato basale


RISCHI, COMPLICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI

L’acido salicilico è controindicato nei pazienti con nota reazione allergica all’acido stesso, all’acido acetilsalicilico e, in genere, a tutti i salicilati. Vi sono inoltre controindicazioni nei casi di terapia con isotretinoina e rischio di interazioni farmacologiche con sulfamidici, eparine e farmaci per il diabete.

Le principali controindicazioni nel trattamento con acido salicilico sono:

  • Sensibilità o allergia ai salicilati

  • Infezioni in corso

  • Dermatite atopica

  • Uso di specifici farmaci e sostanze come:

    • Isotretinoina

    • Sulfamidici

    • Naprossene

    • Eparine

    • Probenecid

    • Ametopterina (metotrexato)

    • Antidiabetici




I principali rischi legati all’uso dell’acido salicilico sono limitati all’assunzione accidentale per via orale ed oltre i limiti tollerabili dall’organismo. Un ulteriore rischio è l’eccessivo assorbimento sistemico che, tuttavia, è assai improbabile con i tempi di esposizione previsti durante i trattamenti. Gli effetti collaterali più comuni sono:

  • Prurito

  • Arrossamento

  • Orticaria

  • Rush cutaneo

  • Discromie

  • Formazione di croste cutanee


FONTI:

  • Maria Pia De Padova, I peeling chimici dell’acne, Università degli studi di Bologna, 2007.

  • Maria Pia De Padova et al, Peeling all'acido salicilico nel trattamento dell'acne: La nostra esperienza, Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia, Vol.137, Issue 1, pp 31-36, gennaio 2002.

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Andrea Bovero, Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, 2011.


 


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