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Remaillage


Mer 08/06/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il remaillage è un termine francese, traducibile in italiano come “rimagliamento”, e sta ad indicare una metodica di chirurgia estetica, ormai ampiamente superata ma capace comunque di sortire dei risultati finali soddisfacenti. Tale tecnica è anche nota come lifting del filo d’oro in quanto prevede l’inserzione selettiva di un filo d’oro purissimo nel tessuto sottocutaneo delle zone anatomiche da trattare del paziente. L’oro è in grado di attivare i processi fibroblastici del sottocute, stimolando la deposizione di collagene e contribuendo a ottenere un effetto di ringiovanimento e rassodamento globale.

COS’È

Il remaillage è una tecnica di medicina estetica conservativa che consiste nell’inserire un filo di oro, ottenuto da un lingotto purissimo, combinato a due fili riassorbili, all’interno del tessuto sottocutaneo del paziente. Ciò che si viene a determinare è la costruzione di una sorta di reticolato, o “maglia” (da cui remaillage), all’interno del sottocute, capace di compattare il tessuto e di ridiscenderlo, evitandone il corrugamento e il cedimento. Inoltre, grazie alla presenza dell’oro, il remaillage è altresì in grado di promuovere un effetto anti-infiammatorio generalizzato nonché di fungere da stimolo primario per la deposizione di collagene e per l’attivazione delle cellule del tessuto connettivo, note come fibroblasti.

Il remaillage costituisce dunque una efficace metodica alternativa al lifting tradizionale e, sebbene sia una tecnologia ormai superata dall’introduzione di nuovi materiali, continua comunque a produrre dei risultati estetici notevoli e duraturi.

INDICAZIONI

Come intuibile, il remaillage viene riservato a quei pazienti che cominciano ad accusare i primi segni di cedevolezza e lassità del tessuto sottocutaneo, dovuti all’avanzare del tempo e all’aging cellulare. Con il passare del tempo, infatti, la produzione di nuovo collagene tende ad arrestarsi, le fibre di elastina tendono a irrigidirsi e la pelle tende dunque ad afflosciarsi e a perdere di elasticità.

Grazie all’azione dei suoi tre fili combinati dei quali il principale è costituito in oro purissimo al 99,99 %, il remaillage ovvia al processo di invecchiamento cutaneo, inducendo la deposizione di nuovo collagene e stimolando la produzione dei fibroblasti.

Per tale ragione, la metodica del remaillage è pertanto indicata a quei pazienti che mostrano evidenti segni di cedevolezza cutanea a carico di:


  • Regione perilabiale e delle guance;

  • Regione sottomentoniera;

  • Regione cervicale e cervico-toracica;

  • Zona del decolleté;

  • Zona peri-mammaria e infra-mammaria;

  • Regione glutea;

  • Regione peri-trocanterica.


PREOPERATORIO

La visita preliminare alla procedura di remaillage consta di un colloquio approfondito tra il paziente e il medico esperto della procedura, il quale deve essere ancora aggiornato e in attività su tale procedura, essendo essa in disuso da diversi anni.

La prima parte della visita è di norma incentrata sulla raccolta delle informazioni anamnestiche fornite dal paziente, riguardanti il suo stato di salute generale, la presenza di malattie acute o croniche in atto, l’ereditarietà per malattie emorragiche e la lista dei farmaci eventualmente assunti in caso di terapia.

Successivamente, il medico procede con l’esame obiettivo del paziente, ispezionando con cura e palpando la cute delle regioni anatomiche che il paziente intende correggere, valutando l’idoneità del remaillage e dell’impiego del filo d’oro nel caso in esame.

Oltre alla raccomandazione di astenersi da fumo, alcol e farmaci anti-aggreganti, la visita si conclude in genere con la prescrizione di alcuni esami del sangue e con un eventuale test di compatibilità con i materiali che verranno adoperati.

ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

L’intervento di remaillage viene di norma eseguito in regime ambulatoriale, raramente supera l’ora di durata ed  assolutamente indolore per il paziente.

La procedura di remaillage, o lifting del filo d’oro, consta di questi passaggi:

  • Disinfezione accurata delle regioni da trattare, con soluzioni opportune come clorexidina al 2 % o iodopovidone;

  • Somministrazione di sostanza anestetica a uso locale;

  • Creazione di piccoli pomfi distanziati tra loro di 10-15 millimetri;

  • Inserimento del filo d’oro puro, con un calibro complessivo di 0,1 millimetri.

  • Pulizia e medicazione.


POST OPERATORIO

La procedura di remaillage non presenta una fase post-operatoria particolarmente fastidiosa, tuttavia è molto frequente che possano manifestarsi piccole tumefazioni ed eritemi sulle zone trattate, in genere auto-risolventi entro due-tre giorni dalla data dell’intervento.

Nell’immediato periodo post-operatorio è dunque importante cercare di non sollecitare le zone trattate né di esporle a lungo alla diretta luce del Sole.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Talvolta la procedura di remaillage può dar luogo a delle piccole complicazioni, come:

  • Eritema;

  • Edema;

  • Sanguinamenti di lieve entità;

  • Infezione;

  • Formazione di un granuloma non immunogenico;

  • Reazione avversa alla sostanza anestetizzante.


FONTI:

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.


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