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Evitare l'over filling per volumi più naturali e proporzionati

Evitare l'over filling per volumi più naturali e proporzionati


Lun 17/11/2025 | Dott. Mario Leone

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È possibile migliorare i tratti del volto senza esagerare? Il dottor Leone ci spiega come armonizzare i volumi in modo naturale, evitando il tanto temuto effetto “viso gonfio” ovvero l'over filling .

Che cos'è l'over filling?


La medicina estetica contemporanea abbraccia sempre più il concetto di naturalezza. Eppure, è ancora possibile imbattersi in visi gonfi con i lineamenti alterati e i contorni poco armoniosi. Per descrivere questi risultati innaturali il termine tecnico, noto agli addetti ai lavori, è “over filling”: ovvero un eccesso di filler (di acido ialuronico, nella grande maggioranza dei casi). Che trasforma il viso, anziché valorizzarlo.

Come evitarlo? Lo abbiamo chiesto al dottor Leone, dermatologo e medico estetico dalla lunga esperienza, che ci ha raccontato il suo approccio “soft” per restituire bellezza senza alterare le proporzioni del volto.

Cause dell’ over filling 


«L’overfilling è l’opposto della filosofia less is more. Dietro c’è l’illusione che più filler significhi maggior bellezza, quando in realtà si rischia di ottenere l’effetto opposto: un viso finto, gonfio, irriconoscibile. Ma quali sono le cause? Purtroppo il fenomeno è diffuso in pazienti di tutte le età, ma spesso riguarda le più giovani. Si tratta di donne, anche under 30, che entrano in un loop estetico alla ricerca di una perfezione irrealistica. Il più delle volte non ne hanno un reale bisogno, eppure sono spinte a modificare il viso in modo eccessivo, come se fossero affette da dismorfofobia, un disturbo psicologico che consiste in un'ossessiva preoccupazione per difetti fisici percepiti come reali ma che in realtà sono inesistenti o minimi.

È possibile correggere un risultato caratterizzato da over filling?


«Fortunatamente sì. L’acido ialuronico ha un effetto transitorio: si degrada naturalmente col tempo. Già dopo sei mesi, l’effetto può cominciare ad attenuarsi. In genere, preferisco lasciare che il filler si riassorba e il viso ritrovi da sé la sua armonia. Se però la o il paziente non riesce più a convivere con l’effetto da filler in eccesso, possiamo accelerare la degradazione dell’acido ialuronico con enzimi specifici come la ialuronidasi, sotto forma di iniettabili. Tale decisione, però, spetta solo al medico poiché la ialuronidasi non è esente da piccoli rischi come gonfiori, lividi e degradazione del proprio acido ialuronico fisiologico».

Come ottenere volumi proporzionati con i filler in modo naturale?


Oggi i trattamenti con acido ialuronico sono in grado di armonizzare i tratti del volto senza esagerazioni. A fare la differenza è l’uso corretto. Bastano piccolissime quantità di prodotto per correggere molti difetti, anche su pazienti giovani o con visi tondeggianti, i più difficili sui quali intervenire.

La parola chiave è moderazione. L'acido ialuronico è nato per questo: valorizzare il viso, non trasformarlo. E nei visi già tondi per morfologia o poco svuotati, basta davvero poco per ottenere un effetto ringiovanente».

Quali zone del volto rispondono meglio al trattamento?


«In genere, le aree su cui si ottengono i risultati migliori con l’acido ialuronico sono i due terzi inferiori del viso, ovvero:
  • arcata zigomatica, dove l’acido ialuronico sostiene i tessuti della guancia;
  • solchi nasolabiali, con effetto riempitivo;
  • solchi della marionetta (le rughe che partono dai lati della bocca e arrivano al mento);
  • labbra, da ridefinire e riempire con naturalezza.
Anche su un viso giovane o pieno, possiamo prevenire i primi segni di invecchiamento intervenendo con minima quantità. Solo così si può evitare il viso gonfio da filler ovvero l' over filling. 

Non solo volume: i benefici dell’acido ialuronico sulla pelle


«L’acido ialuronico non è solo un filler: ha anche una funzione biorivitalizzante, ovvero un’azione fortemente idratante alle pelle. Ricordo che l’acido ialuronico può legare fino a 1000 volte il proprio peso in acqua. È come una potente crema che agisce dall’interno, rendendo la pelle idratata, vitale, compatta.

Questa duplice azione – riempitiva e rivitalizzante – lo rende uno degli alleati più efficaci nei trattamenti di ringiovanimento naturale».

Come rassicurare i pazienti che temono l’effetto “finto”?


«Ai pazienti che arrivano con i dubbi (legittimi, tra l’altro) cerco di rassicurarli con una frase un po’ ironica: “Il miglior complimento sarà che nemmeno tua moglie o tuo marito se ne accorgeranno”.

Al di fuori dell’ironia, cerco di spiegare che il risultato sarà talmente naturale da non essere notato in modo negativo, ma sarà solo capace di restituire freschezza. E ciò spesso si traduce in sicurezza in sé stessi, un aspetto che mi riferiscono i pazienti, e che a mia volta riporto in chi si approccia per la prima volta alla medicina estetica.

Il mio mantra? Meglio iniziare con pochi filler, e solo in un secondo momento aggiungere altro acido ialuronico. Con la prudenza si evitano risultati eccessivi, e si accompagna il paziente in un percorso graduale di miglioramento estetico.

 
Intervista realizzata in collaborazione con Alessandra Montelli.

 

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Leone Mario

Autore

Dermatologia,Medicina estetica

Siracusa (SR)


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