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Tossina botulinica per preservare l’espressività del viso

Tossina botulinica per preservare l’espressività del viso


Lun 04/04/2022 | Dott. Massimo Renzi |  Medico Certificato Ethigate

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Uno dei timori più diffusi sui trattamenti con tossina botulinica è che possano paralizzare i muscoli del viso, compromettendo così la mimica facciale. L’espressività, inoltre, risulterebbe annullata a causa dello sguardo fisso, quasi vitreo, e dei lineamenti “immobilizzati”, come se fossero bloccati. Sfatiamo tutti questi falsi miti sulla tossina botulinica insieme al Dr. Massimo Renzi, chirurgo plastico e medico estetico.

«I temuti risultati di viso paralizzato e sguardo spiritato a causa della tossina botulinica appartengono al passato, e poi dipendevano dal sovradosaggio del farmaco. Inoltre, dall’America provenivano cattivi esempi di star che ricercavano un effetto artificioso, cioè con lineamenti “imbalsamati” e pelle super levigata – esordisce il medico.
Si tratta di una concezione estetica della neurotossina completamente ribaltata. E per fortuna!
Oggi le tecniche di medicina estetica non solo si sono evolute, ma permettono anche di dosare la quantità di farmaco da iniettare, allo scopo di preservare l’espressività del viso».

Che cosa è cambiato nei trattamenti con tossina botulinica?


«È cambiata la modalità di intervento grazie alla quale è possibile ottenere effetti più naturali. In particolare, si utilizzano bassi dosaggi di tossina botulinica, che definire impropriamente quasi “omeopatici”, poiché non bloccano il muscolo, ma ne riducono l’azione contrattile. In questo modo si permette al viso di mantenere la mimica facciale. Alcune tecniche prevedono, inoltre, la possibilità di diluizioni ancora più mirate per poter regolare ulteriormente l’effetto decontraente della tossina sul muscolo. Non dimentichiamo che un grande ruolo lo gioca la manualità del medico».

È possibile evitare effetti paralizzanti con la tossina botulinica a uso estetico?


«Grazie alle nuove tecniche iniettive, la tossina botulinica permette di modulare la forza dei muscoli facciali con grande precisione. È importante comprendere che nei trattamenti estetici la tossina botulinica rallenta il muscolo ma non lo blocca (come erroneamente si può pensare). Questo concetto è spiegato molto bene dal termine neuromodulazione, che rimanda all’uso “controllabile” della tossina botulinica in medicina estetica. È il medico che dosa la forza del principio attivo a fini estetici, tra i quali possiamo senz’altro annoverare effetti naturali che preservino la motilità del viso e la sua capacità espressiva.
E poi oggi ci sono farmaci sempre più sicuri che possono essere impiegati con frequenza senza alcun rischio né resistenza da parte dell’organismo».

Perché la tossina botulinica è sempre più sicura?


«La tossina botulinica è un farmaco di per sé ben tollerato, i cui effetti sono reversibili e temporanei. La novità è che oggi ci sono formulazioni prive di proteine complessanti, le quali – si è visto – potrebbero innescare una risposta infiammatoria da parte dell’organismo con la produzione di anticorpi. Ciò disattiverebbe l’attività del prodotto che avrebbe, quindi, minore durata o assenza di effetto. Ebbene, alcuni preparati di tossina botulinica sono composti dal solo principio attivo, scongiurando così il rischio di immunoresistenza da parte del paziente. Quindi, i trattamenti possono essere svolti in totale sicurezza tutte le volte che si desidera».

Dove si inietta la tossina botulinica?


«Le indicazioni in scheda tecnica specificano che la tossina botulinica può essere iniettata sul terzo superiore, cioè la parte alta del viso che va dall’attaccatura dei capelli all’inizio degli zigomi:

  • Rughe della fronte

  • Solco glabellare

  • Rughe perioculari.


La neurotossina agisce sulle rughe di espressione, quelle generate dai movimenti del viso. Preciso però che è meglio prevenirle, intervenendo quando si stanno per formare o quando sono accennate. Se le rughe sono molto marcate senza muovere il viso (ad esempio, corrugare la fronte o stringere gli occhi), difficilmente potranno essere corrette in toto. La buona notizia è che le rughe dinamiche, dipendendo in larga parte dai muscoli facciali, possono essere prevenute grazie alla tossina botulinica. Quindi vi si può ricorrere anche in giovane età».

Per chi desidera distendere le rughe senza paura di alterare l’espressione del viso, il trattamento con tossina botulinica, realizzato con le nuove tecniche soft, è sicuramente un approccio di elezione.

 

In collaborazione con Alessandra Montelli.


 

 

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Renzi Massimo

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Chirurgia plastica,Medicina estetica

Dott. Massimo Renzi

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