Accesso
Dottori

Lifting


Mer 26/10/2022 | Dott. Tania Basile

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

DEFINIZIONE

Il lifting, noto anche come ritidectomia o ritidoplastica, è una procedura di chirurgia estetica largamente utilizzata per trattare le rughe del volto e del collo. Sebbene il lifting venga impiegato principalmente per eliminare gli inestetismi cutanei del viso, attraverso l'introduzione di nuove metodiche, attualmente viene anche applicato per contrastare i difetti estetici che affliggono altri distretti corporei. L'obiettivo del lifting è quello di rimodellare chirurgicamente gli strati più profondi della cute che, con il passare degli anni, vanno incontro ad un progressivo processo di degenerazione. Trattandosi di un intervento chirurgico, il lifting deve necessariamente essere eseguito da personale medico altamente specializzato.

COS’È

Nell'ambito della dermatologia e della medicina estetica, il lifting rappresenta un insieme di procedure chirurgiche finalizzate alla rimozione delle rughe che bersagliano la pelle del viso e del collo.

Le rughe costituiscono uno dei principali inestetismi cutanei associati all’invecchiamento. La formazione dei solchi e delle fenditure è indotta dal drastico abbattimento dell’attività di sintesi delle cellule connettivali dello strato dermico della cute. Tali cellule, indicate con il termine “fibroblasti”, sono responsabili della produzione di sostanze fibrose, come il collagene e l’acido ialuronico.

Le fibre connettivali, conferendo alla pelle tonicità ed elasticità, si oppongono con tenacia alla comparsa delle rughe. Pertanto, a seguito dei meccanismi di invecchiamento e senescenza tissutale, il tegumento va incontro ad una progressiva riduzione delle sue caratteristiche proprietà chimiche e fisiche, favorendo lo sviluppo degli inestetismi.

Il lifting, mediante la riorganizzazione chirurgica della microarchitettura cutanea, consente la rimozione dei solchi e delle pieghe cutanee.

INDICAZIONI

In genere, il lifting è consigliato a soggetti di entrambi i sessi, con età compresa tra 40 e 70 anni. Lo scopo principale della procedura è quello di rimuovere definitivamente le rughe e di ripristinare il grado di tonicità della regione cutanea afflitta dal disturbo.

Il lifting trova largo impiego per il trattamento di:


  • Rughe periorbitarie (o zampe di gallina)

  • Rughe frontali

  • Rughe glabellari (o rughe del leone)

  • Rughe orizzontali della radice del naso

  • Rughe periorali (o rughe delle marionette)

  • Rughe del collo e bande platismatiche

  • Ptosi mammaria

  • Ptosi glutea


PREOPERATORIO

Prima di eseguire un intervento di lifting è sempre necessario sottoporre il paziente ad una visita specialistica preoperatoria. Il medico di medicina estetica o il medico dermatologo, attraverso la raccolta anamnestica, acquisisce tutte le informazioni circa lo stato di salute del soggetto.

Durante il colloquio, l’esperto, valutando le richieste e le aspettative del paziente, illustra nel dettaglio tutte le caratteristiche tecniche dell’intervento estetico.

Inoltre, nel corso della visita specialistica, il medico chirurgo deve:

  • Ispezionare la regione cutanea da trattare

  • Rilevare l’eventuale presenza di allergie alle sostanze anestetiche impiegate per l’esecuzione dell’intervento

  • Illustrare al paziente i rischi e le complicazioni della procedura

  • Se necessario, richiedere esame del sangue e delle urine


ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

Il lifting è un’operazione chirurgica eseguibile sia in anestesia locale con sedazione profonda e sia in anestesia generale. Di solito, la durata dell’intervento è compresa tra i 50 minuti e le 2-3 ore.

La procedura prevede la realizzazione delle seguenti fasi:

  • Incisione dell’area cutanea su cui intervenire (in alcuni casi è possibile creare un accesso mediante endoscopia, al fine di minimizzare l’invasività del lifting)

  • Scompaginamento chirurgico dei tessuti sottocutanei

  • Rimodellamento e riposizionamento delle bande trattate

  • Rimozione di eventuali accumuli adiposi

  • Applicazione di punti di sutura riassorbibili

  • Disinfezione e bendaggio della cute


POST OPERATORIO

L’insulto meccanico indotto dal lifting è responsabile dell’origine di processi infiammatori a livello del tegumento trattato. Pertanto, la cute può presentarsi arrossata, gonfia e dolente.

Il medico può somministrare una terapia a base di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) al fine di ridurre i fastidi e le sensazioni dolorose descritte dal paziente.

Per prevenire una recrudescenza del processo flogistico, è necessario applicare scupolosamente alcune precise indicazioni, tra cui:

  • Evitare l’esposizione alle radiazioni solari

  • Non lavare la cute trattata con detergenti aggressivi

  • Disinfettare la pelle in modo regolare


RISCHI E COMPLICAZIONI

Il lifting è una procedura di chirurgia estetica alquanto sicura ed efficace. Infatti, soltanto in rari casi può associarsi a rischi per la salute del paziente. Le complicazioni più comuni sono:

  • Atrofia cutanea

  • Insorgenza di processi infettivi

  • Reazione allergica al farmaco anestetizzante

  • Formazione di cicatrici antiestetiche

  • Gonfiore ed arrossamento della regione trattata

  • Piccoli sanguinamenti

  • Necrosi e cedimento cutaneo

  • Lesioni temporanee o permanenti del nervo facciale


FONTI:

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.



  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology,


 


Articoli correlati

Accesso contenuti completi

x