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Photoaging e Cronoaging: come può la medicina estetica essere d'aiuto?

Photoaging e Cronoaging: come può la medicina estetica essere d'aiuto?


Mer 01/07/2015 | Dott. Milena Castorina

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Gli inestetismi cutanei che si manifestano in un volto stanco e sciupato, possono essere diversi e ascrivibili a due tipologie di invecchiamento: quello legato al passare del tempo (cronoaging) e quello dovuto ad una eccessiva e scorretta esposizione ai raggi solari o ad uno stile di vita sregolato (fumo, alcool, lutto) (photoaging). La scelta di un trattamento ambulatoriale  di medicina estetica passa in primo luogo attraverso un’attenta e accurata valutazione diagnostica. Individuare con precisione il tipo di imperfezione e la causa da cui essa ha origine consente di scegliere il trattamento e il dispositivo  più adeguato, ovvero quello in grado di produrre il risultato piu naturale  sul volto del paziente.


Peeling e biostimolazione per i segni del photoaging


In presenza di un invecchiamento che interessa principalmente il tessuto in superficie si parla di photoaging. Immaginiamo di paragonare un volto stanco ad un divano non più nuovo , possiamo dire di trovarci di fronte a una stoffa di rivestimento non più lucida, nuova e brillante, ma opaca e consumata. Gli interventi più efficaci, in questi casi, sono le biostimolazioni o i peeling che grazie alle loro proprietà idratanti e alla loro capacità di distendere le piccole rugosità donano alla pelle del viso un aspetto rinnovato, più fresco e levigato.


Filler e tossina botulinica per gli effetti del cronoaging


La depressione più profonda legate il logorio della cute e del derma sono dovute al cronoaging e come tali richiedono una serie di trattamenti diversi, mirati a riempire, rimpolpare e soprattutto donare un effetto più fresco e salutare al viso. Nel nostro esempio del divano a essere meno nuove e reattive sono stavolta le parti nascoste, ovvero le molle o la gommapiuma. L’intervento necessario è allora più profondo e richiede l’utilizzo di sostanze iniettabili, ovvero filler e tossina botulinica. Nella medicina estetica questi ultimi rappresentano degli ottimi riparatori: i primi per la loro capacità di ripristinare il tessuto mancante e i secondi per distendere i tessuti.


Mantenere i risultati


Una volta scelto il trattamento più adeguato e in linea con le problematiche presentate dal paziente è bene e doveroso informare quest’ultimo del perché di tale scelta. Questo è un momento fondamentale e decisivo non solo per creare un rapporto sincero tra chi si sottopone al trattamento e chi lo effettua, ma soprattutto per avviare un percorso di manutenzione costante che salvaguardi il più a lungo possibile i risultati ottenuti. Tale manutenzione non deve essere ossessiva né stresogena, ma adeguato alle richieste e alle disponibilità del paziente


L'impegno del paziente


Tra gli aspetti fondamentali del post trattamento rientrano sicuramente alcuni accorgimenti particolari che il paziente deve avere. L’assunzione di uno stile di vita sano rappresenta il primo passo per mantenere i benefici dell’intervento al quale ci si è sottoposti. È importante evitare il fumo e l’alcol e alimentarsi in maniera corretta. Di grande aiuto possono essere i prodotti usati quotidianamente e la cosmesi domiciliare, da scegliere con attenzione in quanto capaci di influire in modo decisivo sul permanere dei risultati a lungo termine. Infine, sono sempre necessari degli incontri regolari in ambulatorio con il medico di riferimento al fine di monitorare con costanza l’andamento della situazione.


 




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