Accesso
Dottori
Bellezza a lungo termine con i filler a base di idrossiapatite di calcio

Bellezza a lungo termine con i filler a base di idrossiapatite di calcio


Ultima modifica Mar 24/06/2025 | Dott. Alessandro Poidomani

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Durata, naturalezza e bella pelle: sono queste le tre parole chiave che oggi guidano la scelta di molti pazienti in ambito medico-estetico. Ma è davvero possibile ottenere risultati duraturi che rallentino il passare del tempo? La risposta è sì, grazie ai filler a lunga durata a base di idrossiapatite di calcio (CaHA), una sostanza multifunzionale che agisce sia sull’aspetto della cute che sulla sua struttura interna. Vediamo come e perché insieme al dottor Alessandro Poidomani, medico estetico. 

Esistono dei filler a lunga durata? 


«Sì, in medicina estetica disponiamo di filler che durano più a lungo rispetto ai classici filler di acido ialuronico. Mi riferisco all’idrossiapatite di calcio, una sostanza naturale che non si limita a riempire, ma stimola la produzione naturale di collagene, la proteina che dà struttura, elasticità e compattezza alla pelle. L’idrossiapatite di calcio è una sostanza biocompatibile e sicura, presente anche nel nostro organismo (in particolare nei denti e nelle ossa). A distanza di diversi mesi dal trattamento, l’idrossiapatite di calcio viene completamente riassorbita, ma il suo effetto non scompare, perché nel frattempo induce la pelle a rigenerarsi, rendendola più tonica e compatta. È questo il segreto dell’ampia durata di questo filler».

Cosa succede una volta iniettato il filler a base di idrossiapatite di calcio?


«Subito dopo il trattamento, nelle zone trattate si nota un riempimento molto naturale, senza effetto gonfio. L’idrossiapatite non richiama acqua, perciò si distribuisce in modo molto morbido, con la possibilità di essere modellata delicatamente dal medico estetico per una resa armoniosa. Ma il vero beneficio di questo filler inizia qualche settimana dopo, quando l’idrossiapatite di calcio attiva i fibroblasti a produrre nuovo collagene. Questo processo, chiamato neocollagenesi, migliora la texture cutanea, compatta i tessuti e ha un impatto visibile e progressivo. Ma sempre naturale (nessuno si accorge davvero che c’è stato il cosiddetto “ritocchino”)».

In quali zone del viso si può utilizzare l’idrossiapatite di calcio?


Il filler di CaHA è estremamente versatile e può essere impiegato su varie aree del viso. Le zone più trattate sono:
  • zigomi, per restituire volume e dare sostegno ai tessuti che col tempo tendono a cedere;
  • contorno mandibolare, per ridefinire l’ovale e migliorare la tonicità;
  • mento, per bilanciare i profili;
Alcuni medici estetici possono sviluppare tecniche proprie di iniezioni che riguardano, le rughe della marionetta e in genere le guance dove la pelle perde tonicità.

Quanto dura il risultato?


«L’effetto può arrivare a 12-18 mesi, ma molto dipende dallo stile di vita, dal metabolismo e dalle caratteristiche individuali del paziente. Fattori come il fumo, l’attività fisica intensa e lo stress ossidativo possono influenzare la durata. Ma ciò che rende duraturo il filler a base di idrossiapatite di calcio è la sua capacità di “auto-alimentarsi”: non appena la sostanza viene metabolizzata, resta l'effetto del nuovo collagene prodotto dalla pelle».

È doloroso?


«Il trattamento viene eseguito sempre previa applicazione di una crema anestetica, inoltre alcune formulazioni di idrossiapatite di calcio contengono già al loro interno un anestetico nelle dosi consentite in medicina estetica. Può essere eseguito con ago o con cannula, a seconda della zona da trattare e dell’effetto desiderato. Personalmente utilizzo la cannula per le aree più estese come zigomi e mandibola, perché è meno dolorosa e consente un lavoro più ampio e omogeneo. La paziente avverte solo un lieve fastidio legato al movimento della cannula sotto la pelle.

Il filler con idrossiapatite di calcio è indicato per la lassità cutanea?


«Sì, proprio per la sua azione di ristrutturare il tessuto cutaneo, cioè stimolarlo a produrre nuovo collagene. Facciamo un esempio ulteriore: se si riempie una zona come lo zigomo, si otterrà un miglioramento verso l’alto di tutto l'asse centrale del viso, dal solco lacrimale al solco nasogenieno, fino alla riduzione dei cedimenti ai lati della mandibola. Nel frattempo, però – ripeto – oltre ad aver riempito, avremo indotto la produzione di nuovo collagene. In pratica, sollevando il tessuto dove serve, si contrasta anche la lassità cutanea, restituendo armonia senza creare volumi eccessivi».

Quali sono i risultati?


«I risultati sono visibili sin da subito, ma migliorano nel tempo. Si ottiene un viso più compatto, tonico e disteso, senza alterarne i tratti. È una sorta di rimodellamento naturale, progressivo, elegante. Uno di quei trattamenti che “non si vede” nel senso più artificioso del termine, ma che si nota perché procura un aspetto più bello e riposato senza che si capisca il perché. In fondo, è ciò che oggi cercano molti pazienti, timorosi degli eccessi volumetrici».

A chi è consigliato?


Il filler a base di idrossiapatite di calcio è indicato a tutte le persone che:
  • desiderano risultati duraturi e naturali;
  • hanno notato uno svuotamento del viso, perdita di definizione o inizio di cedimento;
  • vogliono migliorare la qualità della pelle, in termini di spessore, elasticità e luminosità;
  • cercano un trattamento non invasivo ma altamente performante.

In sintesi


L’idrossiapatite di calcio è molto più di un filler: è un biostimolante che potremmo definire “intelligente”, poiché lavora in profondità per aiutare la pelle a ricostruire la sua architettura naturale. Una scelta consapevole, per chi vuole risultati visibili, ma rispettosi dell’identità del proprio viso.

 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO


Articoli correlati

Iscriviti alla newsletter TuaMe
Scarica la nuova app TuaMe

Accesso contenuti completi

x