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Viso invecchiato: che fare?

Viso invecchiato: che fare?


Mer 06/03/2024 | Dott. Franca Tantussi

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Si ricorre al medico estetico per rallentare l’invecchiamento della pelle, lo dicono le statistiche. Pelle cadente, rughe, perdita di tono, discromie: sono tutti segni che vorremmo vedere cancellati in un colpo solo. In realtà, la bacchetta magica non esiste, ma esistono diversi trattamenti che possono essere combinati tra loro per avere un aspetto sano e bello nonostante l’età. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Franca Tantussi, dermatologa e medico estetico a Pontedera (PI).

La medicina estetica ferma davvero l’invecchiamento?


Sicuramente la medicina estetica è una preziosa alleata contro il passare del tempo, ma non può arrestare totalmente l’invecchiamento cutaneo. Quello che possiamo affermare è che i vari trattamenti medico-estetici possono rallentare l’inesorabile processo fisiologico dell’aging, attraverso metodiche sempre più nuove e mirate alla longevità della pelle. 

Quali sono i trattamenti anti-età più efficaci?


L’efficacia dei trattamenti si misura in base alla problematica di partenza (rughe, cedimenti cutanei, perdita di tono, “svuotamento” del viso, discromie ecc.). Quindi non c’è IL trattamento più efficace in assoluto – valido per ogni persona – ma c’è un trattamento più indicato per ogni persona specifica (e per i suoi segni dell’età).
Per fare una sintesi molto generale: tossina botulinica, bio-ristrutturazione, peeling medicali, filler di idrossiapatite di calcio e acido ialuronico a vario peso molecolare, sono tutti trattamenti che agiscono contro l’aging cutaneo a vario livello.

Da ricordare


Per un risultato più armonico, il medico può associare più trattamenti affinché l’uno “rinforzi” l’altro nella lotta contro il tempo. Si possono combinare nella stessa seduta o in un ciclo di più sedute la cui frequenza varia da caso a caso.

A che età ricorrere al trattamento di medicina estetica anti-età?


Anche in questo caso non c’è una regola fissa. In linea molto generale, a partire dai 40 anni il viso inizia a manifestare quei tipici segni che sono espressione di una sorta di “pigrizia” da parte delle funzioni della pelle. In particolare:

  • A livello superficiale, dell’epidermide, il tempo di ricambio cellulare si allunga, quindi la pelle appare più spessa, opaca e meno luminosa. A volte sono presenti piccole rugosità.

  • A livello del derma, invece, si verifica una riduzione della quantità di acido ialuronico, che è un mucopolisaccaride che lega l’acqua, mantenendo l’idratazione e la compattezza della pelle.


Con l’età, inoltre, subentrano altri cambiamenti, per esempio a carico del collagene che inizia a perdere la sua “forza di sostegno e tenuta”, per diventare sempre meno elastico e resistente. E la pelle inizia a cedere.

Qualche suggerimento di trattamenti combinati?



  1. Per rallentare l’invecchiamento cutaneo, come primo step suggerisco un trattamento mirato all’epidermide, per esempio un peeling chimico: il fine è “svegliare” le cellule cutanee, accelerandone le funzioni di ricambio e rigenerazione. Poi si può associare una cura cosmetologica.

  2. A livello del derma, invece, consiglio di intervenire con la biorivitalizzazione attraverso iniezioni di acido ialuronico debolmente cross linkato, un trattamento che stimola naturalmente la produzione di collagene. 


Lo scopo di questi trattamenti dermatologici è di ripristinare naturalmente ciò che la pelle perde, di scuoterla dalla pigrizia in cui è “caduta” con l’età. 

Ma i trattamenti sono solo per la pelle?


Non solo. Per un’efficace lotta all’invecchiamento, sempre intorno a 40 anni, si può iniziare la neuromodulazione muscolare per mezzo della tossina botulinica. Cosa vuol dire? Che è un trattamento che agisce sui muscoli mimici del volto, i cui movimenti sono responsabili delle rughe di espressione. In sintesi, la tossina botulinica non interviene direttamente sulla pelle ma su alcune cause che ne determinano l’invecchiamento.

Per questo motivo, la tossina botulinica può essere impiegata come prevenzione delle rughe. Se è opportunamente dosata, lascia il viso libero di muoversi e di esprime tutte le sue emozioni, ma con il vantaggio di non “subire” tutte le sue sollecitazioni muscolari che un domani potrebbero trasformarsi in rughe.

Quali trattamenti fare se i segni dell’età sono più evidenti?


Dopo i 50-55 anni l’invecchiamento coinvolge la struttura del viso che perde volume e tono. Anche in questo caso, si può procedere con “restauro” non immediatamente correttivo ma rigenerativo. In altri termini, è più importante puntare alla rigenerazione della pelle che al singolo riempimento della ruga. 

Cosa vuol dire rigenerare la pelle?


Vuol dire sostituire il collagene ormai depauperato con un nuovo collagene più elastico e resistente. Dobbiamo immaginare il collagene come se fosse una fibra composta da più catene intrecciate tra loro. 

Come rigenerare il collagene? Attraverso filler di idrossiapatite di calcio, una sostanza naturale che ha la doppia funzione, sia di ristrutturare le fibre di collagene che di ripristinare i contorni del viso, per un effetto rassodante.

Per rendere più bella la pelle, si interviene anche a un livello più superficiale. Prima della seduta con filler di idrossiapatite di calcio, si possono effettuare trattamenti di resurfacing, come peeling chimici o laser. Sempre nell’ottica dei trattamenti combinati, una grande mano la fornisce la tossina botulinica che agisce come neuromodulatore muscolare, contribuendo ad avere un aspetto meno raggrinzito. 

 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

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Tantussi Franca

Autore

Dermatologia,Medicina estetica

Pontedera (PI)

Senigallia (AN)


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