(Ultima modifica 10.02.2025) Le diverse società italiane di medicina e chirurgia estetica nonché i media hanno indicato una crescita dell’interesse della popolazione maschile riguardo queste discipline. Circa il 30% dei pazienti che si rivolge al medico estetico o al chirurgo plastico sono infatti uomini.
Vista la crescita di questa tendenza è d’obbligo differenziare trattamenti ed interventi tra uomini e donne al fine di rispettare ed esaltare le diversità anatomiche e morfologiche esistenti tra i due sessi.
L’assetto ormonale quasi opposto tra i due sessi spiega le differenze nel tipo di invecchiamento cutaneo; la cute dell’uomo, grazie al testosterone, risulta più spessa di circa il 20%, con una maggiore vascolarizzazione e maggiore presenza di annessi cutanei ( complessi pilo-sebacei) che determinano una più veloce rigenerazione ed un più lento invecchiamento.
Notevoli sono altresì le differenze anatomiche scheletriche del volto. Tendenzialmente l’uomo presenta un cranio più largo con maggiori proiezioni retro auricolari, un bordo sopracciliare più ampio e meno arcuato, importante fattore da tener presente quando si esegue un trattamento con tossina botulinica, uno zigomo più acuto e sviluppato a livello dell’apice e meno a livello malare, un mento più pronunciato e squadrato ed un angolo mandibolare più acuto e prominente con un evidente impianto del muscolo massetere.
Chirurgia plastica,Medicina estetica
Roma (RM)
Lamezia Terme (CZ)