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Agire sul collagene per ringiovanire il viso: i filler non volumizzanti

Agire sul collagene per ringiovanire il viso: i filler non volumizzanti


Mar 25/01/2022 | Dott. Emanuele Bartoletti

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Per contrastare l’invecchiamento cutaneo senza alterare la fisionomia del volto si può ricorrere a trattamenti molto innovativi dall’azione rimodellante.


 

Esistono filler non volumizzanti? Cioè che non gonfiano i tratti del viso? Se ti stai ponendo domande come queste, sappi che la risposta è affermativa, poiché non tutte le “punturine” hanno effetto sul rigonfiamento degli zigomi o delle guance, al punto da farli sembrare innaturali. Tra i trattamenti di medicina estetica più innovativi figurano, infatti, sostanze che ripristinano sì i volumi del viso, alterati dall’invecchiamento, ma senza espanderli. Questi nuovi prodotti agiscono tramite la stimolazione della produzione di collagene ed elastina.
Cerchiamo di comprendere meglio cosa vuol dire grazie al Dr. Emanuele Bartoletti, medico estetico.

«Con l’avanzare dell’età, nel nostro organismo cala la produzione di collagene ed elastina, le proteine che sostengono la pelle e la mantengono coesa alle ossa del viso. Ciò si evidenzia sia nel cedimento del tessuto cutaneo verso il basso per effetto della forza di gravità, che nell’accentuazione alle rughe di espressione (si pensi ai solchi naso-genieni). Nello stesso tempo si assiste a un riassorbimento del tessuto osseo, il che contribuisce, insieme alla lassità cutanea, alla perdita della definizione dell’ovale del viso. Zone come zigomi, guance e tempie appaiono svuotate, l’area della mascella e della mandibola, invece, diventa più rilassata. Non a caso spesso compare un doppio mento che prima non c’era. Tutto questo porta il volto a perdere la tipica triangolarizzazione a V della giovinezza, per mostrarsi così più “quadrato” o tondeggiante. In una parola, il viso appare più invecchiato» - spiega il Dr. Bartoletti.

Ecco che, per ringiovanire il viso grazie alla medicina estetica, più che gonfiare le zone dove i volumi si sono ridotti a causa dell’età, bisogna ripristinarli. «La differenza tra i due concetti consiste nel fatto che ripristinare vuol dire riportare i volumi del viso nelle posizioni e nelle proporzioni precedenti, cioè come quando si era giovani (anche se bisogna comprendere che non si può ottenere l’esatto aspetto di una volta). Nella pratica, ripristinare i volumi con le tecniche sofisticate di medicina estetica vuol dire cercare di dare turgore alla zona degli zigomi, senza iper volumizzarli, e nello stesso tempo risollevarli. E così anche per la zona del mento, del sopracciglio o delle tempie. In questo modo si ottengono risultati molto naturali che non danno l’idea di avere un viso artefatto, anche agli occhi della stessa paziente». Questi trattamenti estetici non alterano i lineamenti, quindi.

Qual è il trattamento di medicina estetica che consente di ringiovanire il viso con naturalezza? «Un prodotto molto innovativo e unico nel suo genere, che stimola la produzione di nuovo collagene e di elastina, è il filler a base di idrossiapatite di calcio, una sostanza composta di ioni calcio e fosfato che si trovano anche nel tessuto epidermico. È un filler approvato da FDA (Food and Drug Administration), 100% biocompatibile, sicuro e riassorbibile.
Quando viene iniettato, l’idrossiapatite di calcio permette alla pelle non solo di idratarsi ma anche di ridensificarsi, attivando la produzione di nuovo collagene. Può essere iniettato a varie profondità (sottocute, derma e osso) allo scopo di ottenere i risultati con effetto naturale. La profondità cambia a seconda della zona del viso su cui intervenire.

Se si interviene sugli zigomi con l’idrossiapatite di calcio non si otterrà per esempio quell’effetto fittizio di “gote a palloncino” particolarmente evidenti dopo alcuni tradizionali filler volumizzanti, con effetti poco naturali.
L’idrossiapatite di calcio agisce, infatti, come una struttura di supporto che riempie le rughe, senza però “gonfiare” i tessuti. Oltre a questa capacità di riempimento, nel tempo i benefici continuano perché l’idrossiapatite stimola, dall’interno, la produzione di nuovo collagene ed elastina cioè le proteine che sostengono la pelle, donando così turgore e compattezza» - conclude il medico.

Il filler a base di idrossiapatite di calcio trova, quindi, indicazione in tutti quei casi in cui si vogliono contrastare gli effetti dell’invecchiamento in modo molto naturale, senza cioè modificare la propria fisonomia. Stimolando dall’interno la produzione di collagene ed elastina, ha un effetto biostimolante e rigenerante. Ridona consistenza alla pelle e contrasta la lassità dei tessuti e lo svuotamento di alcune aree: zigomi, tempie, guance, mandibola…andando a ricreare un aspetto fresco e più giovane del viso.
In collaborazione con Alessandra Montelli.

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