Accesso
Dottori

Siliconoma


Mar 06/12/2022 | Dott. Tania Basile

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

DEFINIZIONE

Il siliconoma, in medicina, rappresenta un versamento di entità modesta o severa di silicone dalla protesi biocompatibile utilizzata in un intervento chirurgico. Nella medicina estetica, il siliconoma rappresenta una complicazione perioperatoria o post-operatoria di varie operazioni chirurgiche, come della mastoplastica additiva o dell’addominoplastica. Molto spesso i siliconomi rappresentano un fattore ostativo al recupero dell'intervento e, in casi più rari, possono determinare una pericolosa infiammazione cronica difficile da eradicare.

COS’È

Il siliconoma rappresenta una raccolta di entità modesta o severa di silicone gel o liquido fuoriuscito dopo la rottura della protesi biocompatibile, che tende ad accumularsi nello spazio interstiziale dei tessuti. Il siliconoma può essere originato da traumi direttamente agenti sulla superficie della protesi oppure in seguito all'esecuzione di manovre iatrogene per interventi chirurgici a finalità estetica o ricostruttivo-riparativa.

Nella medicina estetica, è molto frequente che il siliconoma possa originarsi in seguito a interventi eseguiti con il fine di rimodellare il tessuto mammario, ovvero nelle operazioni di mastoplastica additiva, oppure negli interventi di rimodellamento dell'addome, o addominoplastica.

SINTOMI E CLASSIFICAZIONE

Generalmente, il siliconoma produce una sintomatologia legata per lo più al senso di gonfiore e di pesantezza nella zona del corpo che ha dovuto subire l'operazione chirurgica e alcune volte decorre in maniera asintomatica.

Tuttavia, il maggior rischio connesso alla presenza di siliconoma e, dunque, alla fuoriuscita di liquido nello spazio interstiziale è che quest'ultimo possa infettarsi e quindi andare a provocare complicanze ben più gravi.

Per tale ragione, è sempre doveroso segnalare al medico chirurgo la presenza di sintomi che possano far ritenere probabile un'infezione o una suppurazione del liquido travasato, come:


  • Febbre alta;

  • Sensazione di dolore costante e di tensione a livello della zona cutanea al di sotto della quale vi è la raccolta di liquidi;

  • Gonfiore ed edema importanti;

  • Tumefazione dei linfonodi regionali, i quali appaiono caldi e dolenti;

  • Eccessivo arrossamento ed eritema della zona cutanea sede dello stravaso.


Il siliconoma può essere classificato a seconda dell'entità del versamento che viene a raccogliersi nello spazio interstiziale della regione cutanea che ha subito l'intervento chirurgico. Per tale ragione quando il liquido raccolto è presente in una quantità piuttosto bassa si parla di siliconoma modesto, mentre quando il liquido comincia a raccogliersi in maniera più evidente si parla di siliconoma moderato o di siliconoma severo.

In base, invece, alla composizione del liquido, si può parlare di siliconoma limpido quando il liquido contenuto è chiaro e trasparente e di siliconoma torbido quando il liquido invece più scuro è meno trasparente, quasi opalescente. Un siliconoma torbido deve preoccupare maggiormente di un siliconoma limpido in quanto è molto presuntivo di un'infezione in atto del liquido.

CAUSE E DIAGNOSI

Come detto, il siliconoma è la conseguenza inevitabile della rottura di protesi con stravaso del gel di silicone, sia perioperatoria che post-operatoria, di interventi chirurgici eseguiti soprattutto per finalità estetica. Accade infatti che in seguito a traumi, a processi infettivi oppure per via del materiale non idoneo della protesi, essa si leda, portando all’emissione del silicone custodito all’interno direttamente negli spazi interstiziali.

La diagnosi di siliconoma può essere puramente ispettiva e palpativa da parte del medico che riconosce una sorta di nodulo sulla superficie cutanea, al di sotto del quale si percepisce una consistenza cistica o liquida. L'ecografia e la risonanza magnetica sono gli esami che dirimono ogni dubbio e rilevano l'effettiva presenza di liquido o di gel-liquido al di sotto della zona interessata.

TRATTAMENTI

Nella maggior parte dei casi, il siliconoma induce una reazione infiammatoria granulomatosa da corpo estraneo e va dunque trattato seguendo una terapia anti-infiammatoria opportuna.

Quando invece si ha il forte dubbio che il siliconoma possa essere infetto è necessario aspirarlo con un ago di uno specifico calibro, dopodiché il liquido viene esaminato e posto in coltura in un laboratorio di analisi microbiologiche. Se si rilevano microrganismi patogeni allora si imposta una terapia antinfettiva, evitando così il protrarsi dell'infezione e avviando il paziente a completa guarigione.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Le maggiori complicazioni che possono originare da un siliconoma non trattato sono:

  • Infiammazione cronica granulomatosa;

  • Suppurazione del liquido travasato;

  • Formazione di un ascesso;

  • Sanguinamento;



FONTI:

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.



  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.


 


Articoli correlati

Accesso contenuti completi

x