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Anamnesi o raccolta anamnestica

Anamnesi o raccolta anamnestica


Mar 26/04/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

L’anamnesi, o raccolta anamnestica, è l’insieme delle informazioni che il paziente è in grado di fornire al medico, o alla figura sanitaria esperta, al fine di indirizzare il percorso decisionale del medico verso una patologia ben determinata, oppure di avere un quadro più chiaro della situazione, richiedendo l’ausilio di determinati esami strumentali. Condotta prima dell’esame obiettivo e degli esami di approfondimento, l’anamnesi rappresenta un elemento imprescindibile del rapporto medico-paziente e, se ben condotta, può apportare un grande aiuto per il riconoscimento della patologia del paziente stesso.

COS’È  L' ANAMNESI


La raccolta anamnestica, o anamnesi, deriva dal greco e significa “ricordare”: semplificando all’estremo, essa non è altro infatti che un flusso di ricordi e informazioni che il paziente si trova a dover comunicare al medico quando si reca da quest’ultimo per una visita.

L’anamnesi si articola in più categorie e, in alcuni casi, deve essere riferita da un caregiver prossimo al paziente, in quanto lo stesso paziente non è in grado di comunicare informazioni: è il caso ad esempio dei lattanti o di persone ricoverate in regime psichiatrico o, ancora, di pazienti in stato comatoso.

CENNI STORICI


Fin dagli albori della medicina, l’anamnesi ha sempre costituito un fattore fondamentale con il quale il medico poteva essere edotto circa le condizioni del paziente; in particolare, nell’antica Grecia, dove ovviamente non si poteva avere accesso alle moderne tecniche di diagnostica strumentale la raccolta anamnestica poteva essere decisiva nel permettere al medico di potersi orientare verso una determinata patologia.

Con il passare del tempo, l’anamnesi è sempre stata più standardizzata (specie in ambito nosocomiale) fino a evolversi, in alcuni casi, ad anamnesi digitale, con la quale il paziente risponde alle domande via web.

INDICAZIONI


La raccolta anamnestica dei dati del paziente viene richiesta ogni volta che il paziente stesso si reca dal medico per una visita, sia essa una visita dal medico di medicina generale, oppure una visita specialistica oppure ancora una visita da personale sanitario non medico (come infermieri e fisioterapisti). In genere, rappresenta una tappa forzata nel percorso di ricerca che il medico utilizza per chiarire i contorni di una condizione morbosa.

TIPOLOGIE E COME SI ESEGUE


Generalmente, l’anamnesi si compone di più parti in base a ciò che il paziente deve raccontare al medico e segue un preciso ordine cronologico e familiare per quanto riguarda le informazioni da comunicare.

L’anamnesi viene eseguita tramite un colloquio interattivo tra medico e paziente: essa non è infatti da intendersi come un passivo e univoco flusso di informazioni dal paziente verso il medico, bensì deve essere visto come un processo in cui il medico cerca di indirizzare precisamente le proprie domande, al fine di giungere poi a una diagnosi precisa.

L’anamnesi si compone di:



  • Anamnesi familiare


Nell’anamnesi familiare, il paziente deve informare il medico dello stato di salute e di eventuali patologie a carico dei genitori, dei fratelli e delle sorelle, degli zii e, eventualmente, dei nonni. Poiché infatti diverse patologie hanno una genesi ereditaria, il riconoscimento per tempo di una patologia su base genetica può essere fondamentale.

  • Anamnesi fisiologica personale


Il paziente comunica al medico tutte le informazioni personali riguardanti la modalità del parto, lo sviluppo puberale, l’eventuale allergia a farmaci nonché le abitudini di vita che osserva (con presenza eventuale di consumo di alcol, fumo, droghe) e la regolarità nella minzione e nella defecazione.

  • Anamnesi patologica remota


E' dovere del paziente rendere edotto il medico circa tutte le patologie di cui ha sofferto nell’età infantile e in tempi meno recenti, compresi interventi di chirurgia maggiore ed eventuali traumi di qualsiasi entità.

  • Anamnesi patologica prossima


Nell’anamnesi patologica prossima, il paziente informa accuratamente il medico circa le motivazioni che lo hanno spinto alla visita specificando per quale problema si è presentato, da quanto tempo si presenta, se vi è presenza di dolore e dove si irradia, se si stanno assumendo farmaci etc.

  • Eteroanamnesi


L’eteroanamnesi è una particolare tipologia di anamnesi che implica la ricostruzione anamnestica non attraverso la diretta voce del paziente ma con una consultazione attenta di parenti, amici ed altri affini. Questa raccolta di informazioni è indicata nel caso il paziente non sia cosciente (ad esempio per soggetti in coma) o non sia in grado di esprimere la propria condizione in modo lucido ed esaustivo (demenza, temporanea impossibilità, bambini, soggetti con disturbi psichiatrici).

FONTI:

 


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