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Ablativi Laser


Mar 26/04/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

I laser ablativi sono una categoria di laser utilizzati in dermatologia e medicina estetica per trattare, principalmente, lesioni cutanee di varia natura. Il termine ablativo è sinonimo di levare, rimuovere, con riferimento alla porzione di cute che viene rimossa ai fini terapeutici. Per laser ablativi si intendono laser con una lunghezza d’onda di almeno 2000 nm all’interno dei quali si possono distinguere laser CO2 e laser erbium, o Er:YAG laser. I laser ablativi sono utilizzati nel trattamento di esiti cicatriziali, ustioni, neoformazioni cutanee e per contrastare l’invecchiamento cutaneo.

COSA SONO

Il laser ablativi sono laser ad alta intensità utilizzati per il trattamento di lesioni e formazioni cutanee. I laser ablativi nascono dall’esigenza di contenere i rischi legati ai laser tradizionali ad energia continua che esponevano i pazienti a danni termici rilevanti e cicatrici indesiderate. I laser ablativi sprigionano fasci di luce ad almeno 2000 nm per brevi intervalli temporanei, inferiori ad un millisecondo, con maggiore capacità di controllo sulle superfici da trattare.

L’obiettivo dei laser ablativi è la rimozione di porzioni di cute per favorire la formazione di nuovi tessuti sani. Questa metodica si differenzia dai laser non ablativi destinati alla stimolazione dei tessuti senza rimozione di cute. L’effetto dei laser ablativi, a lungo termine, fornisce risultati migliori sebbene comporti tempi di esecuzione e recupero più lunghi.

I laser ablativi tradizionali rimuovono porzioni di cute superficiali e omogenee mentre i laser frazionati hanno una modalità d’azione radicalmente differente. Quest’ultimi rimuovono strisce di tessuto in profondità in modo selettivo ovvero alternano aree trattate a aree non trattate in modo sequenziale. Nella medicina estetica il trattamento è noto anche come resurfacing ablativo con laser frazionale.

PER COSA SONO UTILIZZATI

L’utilizzo dei laser ablativi, frazionati e non, è focalizzato su inestetismi cutanei, esiti cicatriziali e da trauma e neoformazioni cutanee. Le diverse tipologie di laser ablativo sono utilizzate per trattare superficialmente o in profondità la cute agendo, inoltre, nel contrasto all’invecchiamento cutaneo. È bene precisare che i laser per il trattamento termico delle strutture vaginali non è ablativo.

I laser ablativi sono utilizzati per:


  • Esiti cicatriziali

    • Traumi

    • Acne

    • Lesioni cutanee

    • Ustioni



  • Neoformazioni cutanee

    • Verruche

    • Cheratosi

    • Nevi

    • Macchie solari

    • Xantelasmi

    • Xantomi



  • Invecchiamento cutaneo

    • Rughe

    • Lassità cutanea

    • Stimolazione del metabolismo cellulare



  • Rimozione tatuaggi


TECNICHE E TIPI DI INTERVENTO

I laser ablativi possono essere classificati in base alla potenza e alla metodologia utilizzata. La principale classificazione è tra laser ablativi frazionati e non frazionati alla quale segue la distinzione tra i laser ablativi a CO2 ed erbium.

I dispositivi si caratterizzano per la presenza di una macchina centrale computerizzata e un braccio con manipolo finale. Di norma, possono essere utilizzati differenti manipoli che rilasciano energia di diversa intensità e sono adoperati per trattare aree e disturbi differenti.

I laser ablativi si suddividono in:

  • Laser ablativi CO2


Laser che lavora a 10 000 nm e che può raggiungere una maggiore profondità. Il laser CO2 è largamente adoperato in versione frazionata con una capacità di trattare i tessuti in breve tempo e con risultati migliori.

  • Laser ablativi Erbium YAG


Lavorano tra 2000 e 3000 nm e sono indicati per il trattamento delle aree superficiali della cute.

L’INTERVENTO

I trattamenti con laser ablativi sono eseguiti in modalità ambulatoriale o in day hospital senza necessità di ricovero in ospedale. Le sedute hanno una durata variabile a seconda del tipo di disturbo da trattare e dall’area interessata. I trattamenti più complessi possono richiedere anche 2 ore come nel caso della rimozione di tatuaggi o il trattamento di aree soggette ad ustione.

Prima dell’intervento non vi è necessità di interrompere terapie farmacologiche tantomeno è necessario seguire regime di digiuno. L’anestesia non è prevista, fatti salvi i casi in cui è necessario trattare aree sensibili o previa richiesta del paziente ma solo per la specifica zona. È indispensabile, ad ogni modo, proteggere gli occhi, dal laser, mediante l’uso di occhiali specifici. Al termine della seduta è possibile utilizzare bendaggi o medicazioni per proteggere le zone trattate con il laser.

A differenza dei laser non ablativi, che necessitano di più sedute, i laser ablativi richiedono, solitamente, una sola seduta. Di contro i laser ablativi prevedono tempi di recupero più lunghi e maggiori rischi di effetti indesiderati e complicazioni.

RECUPERO POSTOPERATORIO

Il recupero postoperatorio necessità una corretta idratazione e detersione dell’area trattata utilizzando prodotti delicati ed anallergici. È consigliato, inoltre, evitare l’esposizione ai raggi solari o adoperare creme protettive, se necessario. Gli edemi ed il prurito possono essere contenuti applicando impacchi con ghiaccio fino alla scomparsa definitiva entro le 48 ore.

Il percorso di guarigione richiede dai 10 giorni alle 3 settimane a seconda del tipo di trattamento eseguito e dalla potenza del macchinario. Anche dopo la parziale guarigione è possibile osservare una differenza cromatica delle aree trattate con la pelle circostante che, di norma, scompare dopo il primo mese.

CONTROINDICAZIONI, RISCHI E COMPLICAZIONI

I laser ablativi non hanno controindicazioni e possono essere utilizzati su tutte le tipologie di pazienti. In base ai singoli casi, è il medico a stabilire limitazioni sull’utilizzo del laser su particolari soggetti.

I principali rischi del laser ablativo sono:

  • Infezioni

  • Iperpigmentazione cutanea

  • Ipopigmentazione cutanea

  • Ecchimosi

  • Cicatrici

  • Prurito

  • Eritema

  • Bruciore


FONTI

  • Paolo Fabbri et al, Manuale di dermatologia medica, Edra, 2014.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Jill Waibel, Kenneth Beer, Ablative Fractional Laser Resurfacing for the Treatment of a Third-degree Burn, Journal of drugs in dermatology, Vol.8 Issue 3, 2009.

  • Macrene R. Alexiades-Armenakas et al, The spectrum of laser skin resurfacing: Nonablative, fractional, and ablative laser resurfacing, Journal of American Academy of Dermatology, Vol.58 Issue 5, pp 719-737. 2008.


 


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