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Cambiano i canoni, la bellezza è più etnica

Cambiano i canoni, la bellezza è più etnica


Mer 04/03/2020 | Dott. Andrea Spano

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Tratti europei, taglio degli occhi a mandorla, naso francese, labbra importanti come quelle delle donne afroamericane, zigomi e guance ben definite, i lunghi lucidi capelli e la tonalità di pelle delle asiatiche, corpi che sembrano appena sbarcati dal Brasile.

E’ il mix di fattori che delineano gli standard di bellezza attuali.

Basta scrollare le pagine di Instagram per individuare in ogni influencer che si rispetti, almeno tre di queste caratteristiche.

“La potremmo chiamare ‘globeauty’, figlia di un mix and match di caratteristiche che insieme risultano particolarmente gradite” racconta il dottor Andrea Spano, Specialista in Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttivaanche se in alcuni casi selezionare delle caratteristiche da un elenco senza valutare la base di partenza, rischia di portare ad un appiattimento dello stile".

Quelle delle giovani donne sono richieste che non hanno a che fare con il tempo che passa ma mirano ad un miglioramento del proprio aspetto con interventi che interessano volumi, proporzioni e proiezioni.

Le donne tra 25- 35 anni desiderano essere completamente sicure del proprio aspetto che considerano un patrimonio su cui investire, alla stregua di quello che fanno con lo studio, la formazione e la carriera.

“Vogliono ottenere la versione migliore di sé con interventi strutturali: rinoplastica e mastoplastica additiva sono i più richiesti in questa fascia d’età. Al terzo posto ci sono sicuramente le labbra, vera tendenza degli ultimi anni.

Dottor Spano, come si interviene sulle proporzioni?


“La prima regola senza dubbio è di agire non solamente rispettando le proporzioni ma eventualmente riequilibrandole nel caso in cui non lo fossero. La punta del naso potrebbe influenzare la percezione della dimensione del labbro superiore, che magari potrebbe sembrare troppo piccolo perché in parte nascosto, sarebbe quindi sbagliato intervenire aumentando e le labbra invece di cercare di sollevare la punta del naso. Poi si deve valutare l’impalcatura del volto: un volto poco strutturato richiede quantità doppie di filler per poter apparire tonico ed equilibrato, ma invecchierà molto più velocemente nel tempo.

Solo grazie ad un costante ma mirato utilizzo degli ultrasuoni microfocalizzati è possibile rinforzare e tenere sempre toniche le fasce muscolari che sostengono l’impalcatura del volto”.

Grazie ad i nuovi filler a base di acido ialuronico a differente densità è possibile lavorare sulla tridimensionalità del volto, in questo modo si riduce la quantità e la frequenza di prodotto utilizzato ed il risultato è più naturale e proporzionato.

L’ idrossiapatite di calcio è la grande novità degli ultimi anni: agisce in due modi, sia riempiendo i tessuti e conferendone una pienezza molto più duratura e naturale di altre sostanze, sia stimolando la formazione di nuovo collagene e rendendo quindi la pelle più tonica e diradando i trattamenti necessari nel tempo. Ecco perché un filler iniettivo con idrossiapatite di calcio approvato FDA rappresenta una alternativa valida e duratura.

Data la riconosciuta capacità rigenerante dei filler è possibile pensare che le giovani utilizzatrici invecchieranno più lentamente?


“Iniziare i trattamenti ai primissimi segni dell’invecchiamento della pelle od addirittura a livello unicamente preventivo permette di mantenere una texture della pelle sempre liscia. Se i trattamenti verranno supportati da corrette abitudini e si eviteranno sbalzi ponderali è molto probabile che l’invecchiamento sarà notevolmente rallentato” prosegue Spano.

I filler con acido ialuronico a basso peso molecolare oppure filler con idrossiapatite ad alte diluizioni possono essere usati per mantenere la biotonicità della pelle costante negli anni e prevenire quindi un invecchiamento. Le tossine possono invece essere impiegate per evitare che rughe dinamiche diventino mai rughe statiche e necessitino quindi di un trattamento più importante. Gli standard europei si stanno uniformando a quelli oltre oceano rendendo quindi questa metodica tra le più richieste anche per le under 25. E’ giusto tuttavia che la paziente sia ben informata e consapevole del trattamento medico richiesto.

Proprio a proposito di bellezza etnica, è vero che alcuni pazienti chiedono di intervenire sulla forma e il taglio degli occhi?


“E’ molto diffusa la richiesta di un taglio di occhi più a mandorla ma fortunatamente per ottenere questo risultato si può evitare la chirurgia ed aiutarsi con l’utilizzo molto mirato delle tossine, dei filler e non per ultimi degli ultrasuoni microfocalizzati. Tutti questi trattamenti modificano i tessuti peri-oculari trazionando leggermente le palpebre e modificando quindi dolcemente lo sguardo” conclude il chirurgo.

A cura di Francesca Frediani e Johanna Rossi Mason

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