Ridefinizione della linea mandibolare con idrossiapatite di calcio

La definizione della linea mandibolare riveste un grande ruolo nell’aspetto giovane. Un risultato possibile anche senza bisturi, ma solo con i filler giusti, come quelli a base a di idrossiapatite di calcio.

Ridefinire la linea mandibolare regala un profilo più armonioso, che incide sull’aspetto più o meno giovane e persino sull’autostima. Ne parliamo con il dottor Gianluca Russo, medico estetico.

• Perché la mandibola è così importante nell’armonia del viso?
• Come avviene il trattamento della definizione della mandibola senza chirurgia
• L’impatto psicologico della ridefinizione della mandibola

Perché la mandibola è così importante nell’armonia del viso?

«La definizione della linea mandibolare è un trattamento che piace molto perché offre risultati di grande impatto, pur restando naturali» spiega il dottor Russo. «Ridefinire l’angolo e il profilo mandibolare permette non solo di ottenere una mandibola più netta – come si può immaginare – ma anche di sollevare un po’ di tutti i tessuti del viso, in particolare del terzo medio inferiore. Si ottiene così una sorta di effetto lifting che coinvolge la zona del sottomento che, quando inizia a cedere, dà l’idea del tempo che passa, proprio ciò che i pazienti lamentano».

Se si interviene sulla jawline, i tessuti del viso vengono “stirati” in modo naturale. «È un risultato che, nelle persone con lieve lassità, può migliorare anche l'aspetto del collo e del doppio mento, ma solo se questo non dipende da accumulo di grasso. La buona notizia è che oggi è possibile ottenerlo senza passare dalla sala chirurgica». 

Come avviene il trattamento della definizione della mandibola senza chirurgia

La ridefinizione della mandibola può essere eseguita con metodiche minimamente invasive come i biostimolanti. «Uno dei più efficaci è quello a base di idrossiapatite di calcio una sostanza naturale che, oltre a “rimodellare” i tessuti, li stimola a rigenerarsi». 

Idrossiapatite di calcio: come funziona davvero

Per comprendere cos’è l’idrossiapatite di calcio, partiamo dal presupposto che non è un semplice riempitivo, ma è un dispositivo medico con una duplice azione:

1. correzione immediata del profilo mandibolare, grazie alla “plasticità”, dell’idrossiapatite di calcio, cioè la sua caratteristica di essere modellato una volta iniettato;
2. rigenerazione progressiva dei tessuti, poiché l’idrossiapatite la produzione di collagene ed elastina, che si traduce in una pelle più soda e compatta.

La letteratura conferma questa capacità di biostimolazione profonda e a lunga durata dell’idrossiapatite di calcio: studi clinici mostrano un incremento della produzione di collagene, con conseguente maggiore elasticità cutanea, fino a 9–12 mesi dal trattamento.

Perché preferire l’idrossiapatite di calcio all’acido ialuronico? 

«Perché l’idrossiapatite di calcio non gonfia il viso, in quanto non aggiunge volume» risponde il dottor Russo. «Anche l’acido ialuronico può essere utilizzato nella zona della mandibola ma tende a creare spessore, incidendo sul risultato finale».

È un trattamento adatto sia alle donne che agli uomini

La ridefinizione della jawline segue logiche diverse in base al genere e ai lineamenti.

Negli uomini, lo scopo è la rimascolinizzazione del profilo: un angolo più marcato con una mandibola più squadrata dona al viso un aspetto più deciso. In alcuni casi, è una caratteristica che si perde con l’età, ma sono frequenti anche i casi di volti privi di definizione mandibolare per motivi morfo-strutturali.

Nelle donne, l’approccio è più delicato: si lavora per tracciare una linea netta ma anche armoniosa, senza aumentare eccessivamente l’angolo mandibolare. Il risultato dev’essere elegante e naturale.

Fa male? È un trattamento sicuro?

Il trattamento è generalmente ben tollerato. La lidocaina come anestetico può essere già contenuta nella formulazione dell’idrossiapatite di calcio oppure può essere aggiunta dal medico durante la diluizione del prodotto, aumentando il comfort della seduta.

Inoltre, questa sostanza ha alle spalle oltre vent’anni di utilizzo clinico e un elevato profilo di sicurezza. Gli studi documentano l’assenza di eventi avversi significativi anche nel lungo periodo.

Quando si vedono i risultati e quanto durano

Il trattamento ha una caratteristica di duplicità anche nei risultati, che sono:

• immediati, perché l’idrossiapatite di calcio dà da subito definizione alla linea mandibolare;
• migliorano progressivamente, grazie alla stimolazione di nuovo collagene ed elastina nelle settimane successive.

La durata media del trattamento varia:

• 6–8 mesi per la maggior parte dei pazienti;
• fino a 12 mesi quando la qualità dei tessuti di partenza è buona.

Per mantenere l’effetto, è consigliabile un piccolo ritocco periodico.

L’impatto psicologico della ridefinizione della mandibola

Molti pazienti chiedono la definizione della mandibola non solo per un fattore estetico, ma per migliorare la percezione del proprio volto. «Capita spesso che tornino con una nuova sicurezza» racconta il dottor Russo, «perché una mandibola più armoniosa cambia l’insieme del viso: ci si vede con un viso più equilibrato, più “in forma”, più vicini alla versione che si desidera di sé».

A chi è indicato il trattamento

La definizione della linea mandibolare con idrossiapatite è adatta a:

• uomini che desiderano un profilo più deciso;
• donne che vogliono migliorare la definizione senza appesantire i lineamenti;
• persone con leggera lassità o primi segni di cedimento;
• pazienti che desiderano un risultato naturale, non “gonfio” del viso, e un miglioramento progressivo della qualità della pelle.

L’unico requisito è essere maggiorenni e non avere accumuli di grasso importanti nel sottomento, il che renderebbe il trattamento meno efficace, ma non è una vera controindicazione. Inoltre, come per tutti i trattamenti, è sempre bene valutare con il medico la presenza di eventuali condizioni che sconsigliano la procedura.

 

Intervista realizzata in collaborazione con Alessandra Montelli.

 

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