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Idrossiapatite di calcio, un filler versatile che rimodella il viso e rigenera la pelle

Idrossiapatite di calcio, un filler versatile che rimodella il viso e rigenera la pelle


Mer 09/07/2025 | Dott. Gloria Misasi

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In medicina estetica la funzione dell’idrossiapatite di calcio è duplice, a seconda del modo in cui si utilizza, come ad esempio le diluizioni, le quantità, le tecniche iniettive. Ne parliamo con la dottoressa Gloria Misasi, medico estetico e specialista in medicina interna.

Che cos’è l’idrossiapatite di calcio?


«È una sostanza naturale, presente nel nostro organismo (in particolare nelle ossa e nei denti), composta da ioni di calcio e fosfato. In medicina estetica, l’idrossiapatite di calcio viene impiegata sotto forma di microsfere regolari sospese in un gel, che la rendono iniettabile a vari livelli di profondità nei tessuti. In alcuni casi, può arrivare sino al periostio (la membrana che riveste l’osso ndr). Viene impiegata sia come filler riempitivo su singole parti del viso che come biostimolante su tutto il viso. A cambiare è la diluzione del prodotto».

Idrossiapatite di calcio: un filler, due azioni


«Ciò che rende l’idrossiapatite di calcio una sostanza interessante in medicina estetica è la sua versatilità. Può essere utilizzata in due modi diversi:
  1. Come filler riempitivo 
Grazie alla sua consistenza e alla capacità “liftante”, l’idrossiapatite di calcio viene usata per rimodellare i volumi del volto, in particolare:
  • zigomi;
  • linea mandibolare;
  • mento
Una volta iniettato, il filler di idrossiapatite di calcio si integra perfettamente con i tessuti, offrendo un effetto immediato di sostegno e definizione. A differenza dell’acido ialuronico, non richiama acqua, per cui non crea gonfiori o risultati innaturali, ma più che altro contrasta i cedimenti, ripristinando le proporzioni del volto.
Per essere precisi, l’idrossiapatite di calcio più che essere un filler riempitivo è un filler modellante, il cui effetto è graduale, poiché ha la peculiarità di stimolare il collagene, la proteina responsabile della tonicità cutanea. Quindi, a distanza di 4-5 settimane, grazie ai nuovi filamenti di collagene, il viso acquista ancor più definizione, mostrando un aspetto disteso.

  1. Come biostimolante
«L’idrossiapatite di calcio non è solo un filler. È anche un potente biostimolante, e rientra tra i trattamenti di medicina estetica rigenerativa, poiché stimola la produzione naturale di collagene, elastina, proteoglicani e angiogenesi, tutti meccanismi che la pelle adotta per rigenerarsi (auto-ripararsi). Va precisato che solo i trattamenti capaci di attivare questi meccanismi così specifici sono rigenerativi.

Nel trattamento di biostimolazione rigenerativa, l’idrossiapatite di calcio viene diluita con soluzione fisiologica in varie concentrazioni, e viene iniettata nella cute a livelli più superficiali rispetto all’uso puro (come filler modellante).

A cosa serve? A restituire tonicità e compattezza a una pelle che sta perdendo elasticità.

I risultati si vedono dopo 3-4 settimane e continuano a migliorare fino a 3-6 mesi dopo la seduta, con un effetto complessivo di pelle più tonica, elastica e luminosa.

Quanto durano gli effetti?


La durata dell’idrossiapatite di calcio, sia come filler che come biostimolante, varia in base a vari fattori: 
  • età e qualità della pelle;
  • stile di vita (alimentazione varia, protezione dal sole, sufficienti ore di sono, assenza di fumo, limitazione di alcol);
  • attività fisica;
  • eventuali patologie concomitanti;
Nei pazienti con uno stile di vita sano, il risultato si mantiene più a lungo.

L’idrossiapatite di calcio è una sostanza sicura?


Sì. L’idrossiapatite di calcio è biocompatibile e completamente biodegradabile. Viene gradualmente riassorbita dall’organismo e sostituita dal collagene nuovo che la stessa sostanza ha stimolato a produrre. Questo significa che, se iniettata bene da un medico esperto non lascia noduli e eventualmente residui. Inoltre, i risultati migliorano la qualità dei tessuti in modo naturale e progressivo.

Perché scegliere un trattamento a base di idrossiapatite di calcio?


In medicina estetica, si preferisce l’idrossiapatite di calcio ai filler classici per la capacità di:
  • rimodellare senza appesantire il volto;
  • rigenerare i tessuti dall’interno (anche su mani, collo, décolleté);
  • offrire risultati naturali e armoniosi

L’idrossiapatite di calcio può essere un’alternativa all’acido ialuronico?


No, perché svolgono azioni diverse.

L’acido ialuronico è un filler idratante e volumizzante. Viene utilizzato per riempire rughe e solchi, idratare in profondità e modellare aree come labbra, zigomi o solco naso-genieno, offrendo un effetto immediato grazie alla sua capacità di legare acqua.

L’idrossiapatite di calcio, invece, agisce come biostimolante e bioristrutturante: stimola la produzione di collagene ed elastina, migliorando la qualità e la compattezza della pelle nel tempo. Ha anche un effetto liftante e rimodellante, ma non volumizza come l’acido ialuronico.

Per questo motivo, non sono prodotti intercambiabili, ma piuttosto complementari. Li si può usare in sinergia, all’interno di un percorso estetico globale. Insieme, rappresentano un approccio completo alla medicina estetica, che non punta solo a riempire le singole rughe, ma a ringiovanire e migliorare la qualità della pelle a 360 gradi.

Chi è il paziente ideale per l’idrossiapatite di calcio?


Donne e uomini che desiderano contrastare i segni dell’invecchiamento in modo naturale, senza stravolgere i lineamenti.
A partire dai 35-40 in su, quando sul volto si iniziano a manifestarsi rilassamento cutaneo, svuotamento dei volumi e perdita di definizione dei contorni del viso, in particolare la jawline (la linea mandibolare). Tuttavia, può essere utilizzata anche in età più giovane in caso di svuotamenti del viso da grande perdita di peso o in pazienti con pelle particolarmente sottile e rilassata. L’obiettivo è contrastare i cedimenti ma anche migliorare la qualità strutturale della cute.

Last but not least, l’idrossiapatite di calcio è ideale per chi cerca un effetto naturale, ben lontano dall’effetto “gonfio” o “artefatto”, spesso conseguenza di un eccesso di filler volumizzanti, ciò che in gergo si chiama overfilling. 

Chi vuole prevenire e trattare: è perfetta sia come trattamento rigenerativo preventivo, per stimolare la pelle a produrre nuovo collagene, sia come trattamento correttivo per ridare turgore e definizione ai tessuti rilassati.

Controindicazioni


Non è indicata in caso di:
  • gravidanza o allattamento;
  • malattie autoimmuni in fase attiva;
  • infezioni cutanee nella zona da trattare.
Inoltre, nei pazienti con filler pregressi a base di acido ialuronico, è consigliata una valutazione ecografica per pianificare al meglio il trattamento.

 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

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