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Applicazioni del filler che non immaginate!

Applicazioni del filler che non immaginate!


Gio 23/04/2015 | Dott. Stefano Bezzi

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Non si tratta di semplici curiosità in arrivo dall'America: anche i pazienti italiani chiedono senza timore al medico qualche iniezione al di fuori dell'ovale del volto.


 Lobi


Tutto il nostro corpo invecchia, incluse le orecchie. Sono in particolare i lobi svuotati e raggrinziti a denotare qualche primavera in più. Il problema riguarda sia gli uomini che le donne: i primi perchè portando i capelli corti hanno le orecchie ben in vista; le seconde perchè usano spesso decorare i lobi con degli orecchini attirando l'attenzione sulla zona incriminata.


Un filler a base di acido ialuronico può riempire il lobo e rendere il suo aspetto più giovane e bello. Nei casi in cui il paziente si deve sottoporre ad un intervento chirurgico come il lifting del volto o la blefaroplastica si può invece ricorrere direttamente alla chirurgia del lobo.


 


Profilo del volto


Non sempre è necessario ricorrere alla chirurgia estetica per donare maggiore armonia al profilo. Filler di nuova generazione permettono di attuare una vera e propria profilometria e correggere diversi inestetismi. Si può camuffare un piccolo gibbo del naso, riempire un'insellatura nasale troppo accentuata o dare proiezione a un mento sfuggente.


Essendo queste zone poco interessate dalla mimica facciale i risultati del filler sono molto duraturi. Il riassorbimento è infatti tanto più rapido quanto più la zona è in movimento.


 


Collo e décolleté


Questi distretti, da sempre piuttosto difficili da trattare senza ricorrere alla chirurgia, possono beneficiare di filler utilizzati come biorivitalizzanti. Su collo e décolleté si utilizzano perciò sostanze meno dense e non reticolate che agiscono principalmente sulla stimolazione di collagene ed elastina, quelle componenti naturali della nostra pelle che le danno tono e compattezza.


 
Mani


Sfatato il mito delle mani che tradiscono l'età. Con i filler si possono andare a migliorare tutti gli aspetti che conferiscono alle mani un aspetto invecchiato. L'assottigliamento della pelle e il regredire dei tessuti le rendono scheletriche e mettono in evidenza vene e tendini. Andando a riempire le parti svuotate con il filler si riesce a donare alle mani un aspetto giovane e rendere il dorso più liscio e levigato.


 


 Seno


I filler a base di acido ialuronico sono stati sconsigliati per il seno già da alcuni anni, quando si è scoperto delle difficoltà diagnostiche che tali prodotti creavano nella mammella. I radiologi non riuscivano infatti a visualizzare e valutare correttamente le immagini a causa della presenza del filler e questo comprometteva la possibilità di diagnosticare o prevenire patologie del seno.


Alcuni medici continuano ad iniettare filler ialuronici in maniera, a mio avviso, deontologicamente ed eticamente scorretta. Personalmente, ho sempre preferito consigliare alle mie pazienti che non desiderano inserire una protesi, il lipofilling, ovvero l'utilizzo di grasso autologo. Si preleva cioè del tessuto adiposo della stessa paziente da un'altra zona del corpo e viene inserito nella mammella.


 


 Cicatrici


Le proprietà biorivitalizzanti dei filler possono essere sfruttate anche per migliorare l'aspetto e ridurre la visibilità delle cicatrici. Tuttavia il grasso autologo, da sempre utilizzato come filler naturale, possiede proprietà straordinarie sugli esiti cicatriziali perchè, oltre a riempire le cicatrici introflesse, è in grado di rigenerare e migliorare qualitativamente il tessuto in cui viene iniettato grazie all'azione delle cellule staminali in esso contenute.


 


 Glutei


Le opzioni per rendere i glutei più tondi e sodi, se non si desidera l’utilizzo di protesi, sono due: l'infiltrazione di filler ialuronici molto densi o l'utilizzo di grasso autologo. La scelta tra le due opzioni spetta al medico che dovrà valutare la situazione di partenza del paziente e comprendere, per esempio, se ci sono zone del corpo in cui è possibile prelevare grasso. Il lipofilling è interessante per rimodellare i glutei perchè può essere abbinato alla liposcultura. Si asporta il grasso dalle zone in cui è indesiderato e lo si reinfiltra nel fondoschiena per donargli la giusta proiezione e rotondità. Qualunque sia la sostanza scelta (filler o grasso) il trattamento avviene di norma in anestesia locale.


 


 Organi genitali


Gli uomini pongono molta attenzione alle dimensioni del pene e si rivolgono spesso ai medici e ai chirurghi estetici per richiederne un miglioramento volumetrico. I filler ialuronici consentono di aumentare la circonferenza del pene per motivazioni estetiche, ma anche di risolvere il problema dell'eiaculazione precoce riducendo la sensibilità dell'organo quando iniettati alla base del glande.


Per quanto riguarda le donne, una tecnica utilizzata nelle parti intime è quella dell'aumento del punto G con filler al fine di amplificare il piacere femminile durante i rapporti sessuali o di restituire turgore alle piccole e grandi labbra vaginali.


 


 Polpacci


Un polpaccio eccessivamente sottile può rendere la gamba non armonica e far apparire visivamente le cosce più robuste di quanto siano. Per donare più equilibrio agli arti inferiori si può intervenire, come per i glutei, sia con filler ialuronici appositi per il corpo sia con grasso autologo.


Il rimodellamento dei polpacci viene effettuato, oltre che per ragioni esclusivamente legate all'estetica, anche negli esiti di poliomielite, quando i pazienti non possiedono più una struttura muscolare che disegna la gamba.


 


 Piedi


Senza arrivare all'estrema Cinderella Surgery praticata negli Stati Uniti per modificare la forma del piede e adeguarla a quella della scarpa col tacco, con il filler si può ridurre fastidio alla base del primo dito del piede. Spesso le donne che indossano tacchi alti soffrono di metatarsalgia perchè il peso corporeo non viene riversato in maniera naturale su tutta la pianta, ma spostato solo nella parte anteriore. Con il filler si può andare a creare un cuscinetto che attutisce la pressione della pianta sulla suola della scarpa e rende più confortevole la camminata.





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Bezzi Stefano

Autore

Chirurgia plastica, Medicina estetica

Padova (PD)

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