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Il “microbotulino” per migliorare la qualità della pelle

Il “microbotulino” per migliorare la qualità della pelle


Ven 24/05/2024 | Dott. Stefania Belletti

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Su una pelle sana e curata, la singola ruga passa in secondo piano. È questa la concezione della giovinezza perseguita dal filone della medicina estetica che mira alla skin quality. In altri termini, avere una pelle luminosa, compatta, elastica, idratata ci fa sembrare più giovani. Un progetto ambizioso? No, con i trattamenti combinati che prevedono l’associazione di peeling e di tossina botulinica iperdiluita. Ne parliamo con la dottoressa Stefania Belletti, chirurga vascolare e medico estetico.

La tossina botulinica iperdiluita migliora la qualità della pelle?


Sì, il microbotulino aiuta a ridurre la micro-rugosità della cute, regola la secrezione di sebo con conseguente riduzione dei pori dilatati e delle eventuali manifestazioni acneiche. E, in genere, migliora la qualità della pelle rendendola più luminosa, ha infatti anche il vantaggio di togliere quel velo di opacità che spesso compare sul viso con l’età.

Perché si parla di microbotulino?


Questa tecnica è stata definita microbotulino perché utilizza la tossina botulinica con una maggiore diluizione grazie all’aggiunta di soluzione fisiologica. Inoltre, del farmaco si impiegano dosi minori: a tal proposito, ricordo che la tossina botulinica è un farmaco sicuro, approvato dagli enti mondiali della salute per l’uso sul viso con finalità estetiche.

Qual è la differenza tra microbotulino e botulino “classico”?


Oltre al dosaggio e alla diluizione del farmaco, le differenze tra i due trattamenti consistono nelle aree di intervento e nella modalità di iniezione. La tossina botulinica “classica” viene iniettata direttamente sui muscoli del viso il cui movimento continuo genera le rughe di espressione (ad esempio sulla fronte e attorno agli occhi). Invece, il microbotulino, la versione diluita della tossina botulinica, viene iniettato nella cute, quindi, in un livello più superficiale che non coinvolge i muscoli. Ricordo, infatti, che l’azione principale della tossina botulinica è quella di ridurre la forza contrattile dei muscoli mimici del volto.

Dove si inietta il microbotulino?


Sulle guance e sul collo, con micro-aghi a distanza di circa un centimetro l'uno dall'altro. Il fatto stesso che la tossina botulinica sia diluita, ci consente di iniettarlo in zone che con la tossina botulinica “classica” non sarebbero indicate, come appunto la parte inferiore del volto. L’iniezione nel derma, invece, fa sì che il farmaco agisca non sul piano muscolare, ma molto più superficialmente, a livello dermico, determinando un'energica stimolazione delle cellule responsabili della sintesi di collagene e di elastina. La pelle si distende e si ricompatta, la carnagione si illumina, le micro-rughe si attenuano. Ecco perché il microbotulino è un trattamento che cura la skin quality.

Il trattamento procura dolore?


No, è indolore, anche perché prevede l’uso di un anestetico specifico. 

Dopo quanto tempo si vedono i risultati?


Dopo 2 giorni.

Ogni quanto può essere ripetuto il trattamento?


Ogni 4-6 mesi, non prima di tale intervallo.

Per quale tipo di pelle è indicato il microbotulino?


Per la pelle che presenta micro-rugosità diffuse, difficili da riempire con l’acido ialuronico. Per chi ha un tono irregolare con discromie: è stato osservato, infatti, che la tossina botulinica diluita, iniettata a livello dermico, riduce l’iperproduzione della melanina. E poi il microbotulino è adatto a chi ha la pelle grassa, anche con manifestazioni acneiche, perché regola la produzione sebacea. Si rivela utile, inoltre, anche per curare la rosacea.

Ma rischia di gonfiare il viso?


No, sfatiamo la concezione che il botulino, tanto più se diluito, gonfi il viso. Anzi, il microbotulino è il trattamento ideale per chi ha paura di ritrovarsi con il viso gonfio, stravolto nei volumi e nelle proporzioni. Non solo, il farmaco non gonfia, ma in questo caso poi agisce solo sui meccanismi cellulari della pelle, rendendola più compatta e luminosa.

Ci sono controindicazioni?


Tutti i trattamenti con tossina botulinica sono controindicati a donne in gravidanza e in allattamento. Inoltre, non devono sottoporsi al trattamento persone con malattie autoimmuni in fase attiva e chi soffre di patologie degenerative neuro-muscolari.

Si può fare anche in estate, a patto di posticipare l’esposizione solare di almeno 48 ore. Stesse precauzioni per chi fa attività sportiva intensa o si sottopone a saune e bagno turco: meglio sospendere per 2 giorni. Dopo i quali ci si vedrà senz’altro con una pelle più bella.



 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

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