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Rinofiller o rinoplastica? Quando fare l’uno o l'altro intervento?

Rinofiller o rinoplastica? Quando fare l’uno o l'altro intervento?


Mar 21/05/2024 | Dott. Stefano Santoro

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Quando “conviene” fare il rinofiller anziché l’intervento chirurgico di rinoplastica? È la domanda che si pongono quasi tutti coloro che vorrebbero cambiare la forma del proprio naso. Soprattutto oggi che la medicina estetica, che per antonomasia propone trattamenti mini-invasivi, ha fatto passi da gigante.

Se fino a qualche anno fa, le correzioni con il filler a base di acido ialuronico venivano suggerite principalmente per nasi medi e piccoli, oggi il rinofiller ha allargato il suo ventaglio di applicazione, regalando un nuovo aspetto anche ai nasi più complessi. Il merito è dei nuovi prodotti infiltrativi che consentono opere di “sculpting” del naso, impensabili fino a 5 anni fa. Ne parliamo con il dottor Stefano Santoro, chirurgo plastico e medico estetico, che nella sua professione esegue entrambe le pratiche, il rinofiller e la rinoplastica, di pertinenza chirurgica.

A chi è consigliato il rinofiller?


Principalmente a chi desidera livellare lievi gobbe sul dorso, che spariscono otticamente grazie a iniezioni di acido ialuronico a monte e a valle del gibbo. Il rinofiller è indicato anche per sollevare la punta del naso verso l’alto, cambiando così l’angolo di proiezione. Il naso diventa un po’ più all’insù grazie a un innesto di prodotto sulla columella (la parete che separa le narici ndr): per una legge della fisica, la punta del naso automaticamente si solleva.

È possibile modificare la punta del naso con il rinofiller?


Sì, ci sono nasi con punte troppo piccole o svuotate, come se fossero interessati da depressioni e avvallamenti. Tutti inestetismi che il paziente vive con disagio perché rendono il naso antiestetico. Oggi è possibile ricostruire la punta quasi inesistente del naso, iniettando acido ialuronico molto denso e viscoso che permette quasi di ricreare una cartilagine poco rappresentata. Ovviamente sappiamo che l’acido ialuronico non ha la stessa struttura chimico-fisica della cartilagine, ma si tratta solo di un innesto.

Il rinofiller si può eseguire sui nasi aquilini, lunghi e con la punta all’ingiù?


Su questi nasi, che in chirurgia plastica vengono definiti complessi, procedere con il solo filler è una sfida che spesso si vince grazie a filler molto malleabili e poco cross-linkati. Per un risultato armonico, bisogna inoltre dosare le quantità da iniettare, altrimenti si rischia di ingrandire un naso già grande. E poi è importante avvisare i pazienti che il rinofiller non è un intervento risolutivo, come lo sarebbe la rinoplastica.

Quando è meglio il rinofiller anziché la rinoplastica?


Sicuramente è preferibile esclusivamente il rinofiller sui nasi dalla struttura piccola e con difetti lievi, tutti casi a cui si risparmierebbe la sala operatoria. In tutti gli altri nasi, medi o grandi, cioè, bisogna valutare caso per caso.

Il rinofiller può avere gli stessi risultati di una rinoplastica?


In caso di difetti molto evidenti come, ad esempio, una spiccata gobba ossea, tipica del naso dantesco, il rinofiller non può sostituire l’intervento chirurgico. Sui nasi complessi si può comunque lavorare con i filler, previa attenta visita in cui si valuta l’effettiva fattibilità della correzione non chirurgica.

Cosa prevede la visita prima del rinofiller?


Oltre all’osservazione del profilo del paziente, si effettua una palpazione del naso per constatare eventuali carenze di cartilagine. Tramite la visita, si comprende se la pelle è abbastanza elastica o meno. In base agli elementi raccolti durante la visita, si decide come iniettare il filler di acido ialuronico per un risultato gradevole e il più possibile armonico con il resto del viso.

Il rinofiller si può fare sul naso operato in precedenza?


Sì, non sono pochi i casi di persone che, a distanza di anni, desiderano ritoccare ulteriormente la punta del naso, anche perché col passare del tempo tende a scendere. È un trattamento ideale anche per chi è scontento della propria rinoplastica, anche se non va mai preso sottogamba.

Quanto durano gli effetti?


Il primo rinofiller dura poco, in genere 2-3 mesi, soprattutto in caso di pelle poco elastica. Già dalla seconda seduta gli effetti durano 9-10 mesi.

È vero che il rinofiller dura di più su un naso che ha subito una rinoplastica?


Tendenzialmente sì, è così. Il motivo dipende dal fatto che il tessuto di un naso operato è cicatriziale, quindi, presenta meno enzimi che degradano il filler.

Ha mai avuto l'impressione di aver cambiato l’esistenza di un paziente con un semplice filler?


Assolutamente sì! Alcune persone, soprattutto giovanissimi, vivono dei grandi complessi a causa di un naso che a loro non piace e che fanno fatica ad accettare. E se la rinoplastica per il momento è lontana dai loro pensieri, un’iniezione di acido ialuronico restituisce senz’altro un po’ di sicurezza.

Avvertenze particolari?


Come per tutti i trattamenti di medicina estetica, il rinofiller non è esente da complicanze, alcune molto importanti. Per questo motivo è indispensabile rivolgersi a medici specializzati nel rimodellamento non chirurgico del naso. Inoltre, mai vergognarsi di porre tutte le domande possibili, anche quelle che sembrano sciocche: il bravo medico ha il dovere di informare il paziente dei potenziali rischi (gestibili se in mano di professionisti qualificati). E avvisare che, in caso di naso complesso, non basta una punturina per avere il naso alla francese…!


 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

 

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