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L’“approccio sinergico” in medicina estetica

L’“approccio sinergico” in medicina estetica


Gio 29/02/2024 | Dott. Federico Greco

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Nello skincare si parla da tempo di layering, cioè la stratificazione dei prodotti per una pelle più bella. A poco a poco questo concetto si sta facendo strada anche nella medicina estetica, in forma di protocolli combinati. Ma attenzione: questo non vuol dire riempire il viso di filler o di altri iniettabili a scopo di “stravolgimento”, bensì individuare le aree del volto, e soprattutto gli strati della pelle, che necessitano di trattamenti mirati, per ricavarne un effetto il più armonico possibile. Si parla infatti di trattamenti combinati, come ad esempio: filler a base di acido ialuronico o a base di idrossiapatite di calcio, iniezioni di tossina botulinica, biorivitalizzanti o bioristrutturanti. Ne parliamo con il dottor Federico Greco, chirurgo plastico e medico estetico a Bologna.



Acido ialuronico e tossina botulinica nello stesso giorno: sì o no?


Certo che sì. In base alle condizioni del paziente, si valuta se ritoccare lo stesso punto con i due prodotti diversi oppure optare per l’uno o per l’altro nelle diverse aree del viso. Ricordo che l’acido ialuronico è un filler ed è un dispositivo medicale. La tossina botulinica, invece, è un farmaco approvato per l’uso estetico dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e prima ancora da FDA americana.



Cosa si intende per trattamenti combinati in medicina estetica?


È l’associazione nel contesto della stessa seduta di più trattamenti come: filler, tossina botulinica o altro, come ad esempio i dispositivi medici che si occupano della skin quality, la qualità della pelle. Vanno anche sotto il nome di full face.

Però si riferisce anche alla possibilità “mescolare” varie sostanze nella stessa fiala, un esempio è acido ialuronico + idrossiapatite di calcio. Le virgolette sono d’obbligo, perché è una pratica off label. Cosa vuol dire? Che il medico non segue alla lettera le indicazioni precise per cui il dispositivo o il farmaco sono stati formulati, ma decide sotto la sua responsabilità di utilizzarli in altro modo. 

A chi affidarsi?


Per questo, però, è fondamentale affidarsi a medici di esperienza e di alta formazione, che conoscano molto bene i prodotti disponibili sul mercato. E che sappiano come utilizzarli senza danni sul paziente. 

Da ricordare:Affinché i risultati siano belli e naturali, il medico utilizza quantità percentuali molto basse dei vari prodotti che deciderà di iniettare. Il bello dei trattamenti combinati è che le caratteristiche di una sostanza riescono ad aumentare quelle dell’altra, in una sinergia che crea effetti molto interessanti, anche per la qualità della pelle.

Quali sono i benefici dei trattamenti combinati?


Combinare più trattamenti in un full face vuol dire “ritoccare” poco in più punti. Questo fa sì che il viso venga visto nel suo insieme, come se fosse una scultura da cesellare. Se ci si concentra solo su un punto, come spesso ci viene richiesto (un esempio è ingrandire le labbra), si rischia di rovinare l’armonia del volto. Quando invece l’obiettivo della medicina estetica è cercare l’armonia, quando non presente, o, in caso contrario sublimarla. In gergo, si parla di beautification, abbellimento.

È possibile avere un effetto lifting senza bisturi?


Sì, ci sono sostanze duttili come l’acido ialuronico ad alto peso molecolare e l’idrossipatite di calcio, che hanno la capacità di modellare l’ovale del viso e, quindi, di sollevare leggermente i tessuti verso l’alto. E poi conta anche la tecnica: per un effetto trazione, meglio concentrarsi sui lati del viso anziché nella parte centrale, che, se riempita, rende il viso più gonfio, il contrario del lifting che tanto si desidera. 

Un trattamento di medicina estetica per una pelle avvizzita a 50-60 anni?


Sicuramente una bioristrutturazione effettuata con iniezioni su tutto il viso di idrossipatite di calcio iperdiluito. Serve a ispessire una cute che, tra età e photoaging, risulta più sottile e segnata da microrugosità. Cura la pelle e la rende più tonica e compatta, poiché stimola la produzione di collagene.

Conta di più fermare il cedimento cutaneo o le rughe?


PRIMA il cedimento (e lo si bilancia con l’idrossiapatite di calcio) E POI le rughe (che si distendono o riempiono rispettivamente con tossina botulinica e filler di acido ialuronico). Il bello dei trattamenti combinati è proprio questo.

 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

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Greco Federico

Autore

Chirurgia plastica,Medicina estetica

Bologna (BO)

Riccione (RN)


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