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Filler e Medicina Estetica

Filler e Medicina Estetica


Mar 25/08/2015 | Dott. Andrea Corbo

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Il raggiungimento del benessere psico-fisico è considerato, oggi come non mai, uno degli strumenti più efficaci per migliorare il livello di qualità della vita e la Medicina Estetica, scienza che fonde in sé i principi della medicina e dell’estetica, per l’appunto, si propone di perseguire proprio questo obiettivo.



  • Il panorama è vastissimo: le soluzioni offerte per la cura dell’individuo sono molteplici ed in continua evoluzione, ma, non v’è dubbio, che un ruolo di spicco nel panorama dei trattamenti di Medicina Estetica vada riconosciuto ai “Dermal Filler”.





Si tratta, nello specifico, di materiali iniettabili, che riempiono una depressione causata dalle rughe, ovvero aumentano i volumi del viso –zigomi, mandibola, mento - al fine di migliorarne i contorni e le zone più rilassate. I risultati a cui pervengono sono di carattere transitorio, poiché trattasi di sostanze totalmente tollerabili e prive di effetti collaterali, che, gradualmente, si riassorbono.
Negli ultimi dieci anni, il mondo dei Dermal Filler è andato notevolmente modificandosi e, benché la molecola di base principalmente usata sia sempre l'acido ialuronico, la sua preparazione è stata integrata e messa a punto - al fine di garantire maggiore sicurezza, compliance e durata. Allo stesso tempo, sono andate affinandosi le tecniche iniettive ed il risultato estetico a cui medico e pazienti tendono, è sicuramente diverso.



  • Ma facciamo un passo indietro. Fino a qualche anno fa, si faceva ricorso ai Filler ed alla Medicina Estetica in genere, per emulare vistosità tipicamente attribuibili a celebrità del jet set, della moda, del cinema, motivo per cui si assisteva ad un vero e proprio campionario di eccessi, che, il più delle volte, peggiorava la situazione anziché migliorarla. 




ll consumatore post-moderno, invece, ha mutato la propria aspettativa e punta, attraverso la Medicina Estetica, ad esprimere, esaltare, raffinare la propria identità e non già ad identificarsi con altri. L’obiettivo ultimo, in altri termini, è diventato quello di ottenere un risultato di massima naturalezza, che, nel correggere l’inestetismo, migliori la qualità della vita: è indubbio, infatti, che un inestetismo non accettato provoca disagio ed influisce negativamente sulla percezione che ognuno ha di sé.


Per aderire alla richiesta di trattamenti ispirati alla naturalezza, il medico opterà per categorie di prodotti, che garantiscano, innanzitutto, la perfetta integrazione tissutale del prodotto; la struttura dei Filler più evoluti, infatti, è talmente simile alla texture della pelle, da risultare assolutamente impalpabile nelle settimane e nei mesi successivi al trattamento e consente, quindi, non solo di evitare la sgradevole sensazione legata al fatto di avere un corpo estraneo sotto la cute - come accadeva fino a qualche tempo fa – ma, anche e soprattutto di non interrompere le normali attività quotidiane, salvaguardando, quindi, contesti lavorativi e sociali in genere.

Il trattamento, inoltre, non dovrà provocare gonfiore (quello che in medicina si chiama edema) ed il risultato dovrà suscitare un effetto immediato affinché il paziente post-moderno possa dirsi realmente soddisfatto. Un ultimo accenno va fatto al ruolo del medico che, sempre nel rispetto della naturalezza estetica del viso, utilizzerà con metodo i Filler più adatti, restituendo forme e volumi naturali in base all'età del paziente e, soprattutto, in base all’ esigenza, che ciascuno di loro rappresenterà, sviluppando, così, un rapporto empatico con l’utente che premi, più di ogni altra cosa, la componente emozionale.



A cura del dott. Andrea Corbo  ⇓ CONTATTA ⇓

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Corbo Andrea

Autore

Dermatologia,Medicina estetica

Roma (RM)

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