Accesso
Dottori
Armonizzazione del volto e medicina estetica

Armonizzazione del volto e medicina estetica


Lun 25/07/2022 | Dott. Alessio Dini

Condividi su Facebook Condividi su Twitter


Armonizzare le proporzioni del viso è uno degli obiettivi della medicina estetica di concezione moderna. Per pazienti di tutte le età. Ne parliamo con Alessio Dini, medico estetico e biologo sanitario.



La bellezza è un fatto di armonia. Lo teorizzava già Leonardo Da Vinci nel lontano 1500. E a distanza di 5 secoli, il concetto di proporzioni leonardesche è ancora attualissimo. Lo si applica ampiamente in medicina estetica per ricercare risultati naturali, ma anche per correggere piccoli e grandi difetti. A volte basta poco per riequilibrare un viso: si potrebbe dire che sia “questione di fiale”, visto che in medicina estetica l’armonizzazione del volto si ottiene principalmente con i trattamenti iniettivi non invasivi.


Per legge, le sostanze iniettabili sul viso devono essere sempre biocompatibili, riassorbibili e con effetti completamente reversibili. In alcuni casi, si tratta di sostanze naturali, cioè presenti nel nostro organismo, ma che vengono sintetizzate in laboratorio. È proprio questa la caratteristica che rende sicuri tali dispositivi medici. Ci riferiamo all’acido ialuronico, impiegato in vari pesi molecolari, e all’idrossiapatite di calcio: il primo si trova in grande quantità nella pelle, nelle cartilagini, nelle articolazioni e nell’umor vitreo degli occhi. L’idrossiapatite di calcio, invece, è una sostanza minerale che compone le ossa e i denti. Entrambi sono approvati dall’FDA per l’uso in medicina estetica.
E poi ci sono farmaci, sempre approvati FDA, come la tossina botulinica che si sono dimostrati sicuri, efficaci e ben tollerati. E soprattutto con effetti reversibili e temporanei.



Sostanze iniettabili per armonizzare il volto


A cosa servono queste sostanze? Come vengono impiegate nell’ottica dell' armonizzazione del volto? Ecco una sintesi:


- l’acido ialuronico riempie i volumi carenti o svuotati a causa dell’età (zigomi, labbra, contorno occhi);


- l’idrossiapatite di calcio dà sostegno ai tessuti ceduti o che stanno per cedere, e per questo si rivela molto efficace nel terzo inferiore del volto (l’area che va dalla bocca al mento, comprendendo tutta la linea mandibolare). Inoltre, è una sostanza che “ricompatta” la pelle, rendendola più tonica ed elastica, poiché stimola un’importante produzione di collagene, la proteina responsabile dell’elasticità cutanea, quella che previene i cedimenti;


- a differenza delle sostanze precedenti, la tossina botulinica non interviene sulla pelle, ma sui muscoli facciali, diminuendone la forza contrattile: in questo modo impedisce che, durante i movimenti della mimica facciale, la pelle si corrughi eccessivamente, evitando così la formazione delle rughe di espressione. Si inietta in particolare sul terzo superiore del volto (l’area che va dalla parte alta della fronte fino all’inizio dell’osso zigomatico).



Il full face treatment e armonizzazione del volto


Come si può vedere, oggi abbiamo a disposizione diverse soluzioni per rendere il viso più bello. Spesso le si utilizzano all’interno della stessa seduta in un trattamento di full face, che io ho chiamato “Adorable Visage”, dalle iniziali del mio nome e cognome. È un modo per coinvolgere i pazienti soprattutto nella comunicazione attraverso i social, i quali – e questo va riconosciuto – danno una grande mano a costruire un rapporto di fiducia con il pubblico. Le foto dei PRIMA & DOPO dei trattamenti estetici attirano tanto, ma poi bisogna saper esaudire le aspettative dei pazienti.


In genere, se si dichiara il vero, cioè se le foto pubblicate sui propri social corrispondono ai risultati reali, le persone riescono a fidarsi del medico, e soprattutto ad affidarsi alle sue mani. È un tema di cui oggi si parla poco, ma che in realtà riscontriamo molto negli studi ambulatoriali: le persone hanno paura di vedersi trasformate! Per questo, è importante personalizzare un trattamento e soprattutto mostrare al paziente dove e come si interverrà.


Il trattamento full face non prevede una tecnica standard uguale per tutti, proprio perché i visi sono tutti diversi. Dopo l’analisi del volto e lo scatto delle foto, si decide insieme al paziente quali sono i punti da trattare per creare un’armonia. E poi si procede basandosi sui corretti rapporti anatomici dei lineamenti. È molto importante, inoltre, essere dotati di senso estetico, e anche della capacità di immaginare il risultato finale. Per trasferirla correttamente al paziente.


 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO

Dini Alessio

Autore

Medicina estetica

Arezzo (AR)

Bibbiena (AR)


Articoli correlati

Accesso contenuti completi

x