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Allungamento del pene


Mer 01/03/2023 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

L’allungamento del pene è l’insieme delle tecniche chirurgiche finalizzate al modellamento dell’organo sessuale maschile al fine di aumentarne il diametro o la lunghezza. L’intervento è richiesto in presenza di micropeni, ipospadia, epispadia ed esiti da trauma. L’allungamento del pene è richiesto anche in condizione di perfetta normalità a causa di un disturbo psicologico fobico ossessivo definito dismorfofobia genitale. Il principale strumento chirurgico per l’allungamento del pene è la falloplastica.

COS’È

Per allungamento del pene si intendono una serie di pratiche mediche finalizzate alla modifica delle dimensioni del pene. L’azione medica in tal senso è molto complessa e implica l’utilizzo di una serie di tecniche differenti e specifiche per le diverse condizioni dei pazienti. In molti casi, l’allungamento del pene esula da una reale condizione psicologica o fisica ed è da inquadrarsi nell’allungamento per soli fini estetici.

Le diverse tecniche che sono raccolte nella falloplastica non prevedono un allungamento vero e proprio del pene, ovvero con innesto di tessuto, sebbene quest’ultime siano possibili e praticate. Le tecniche vanno considerate, piuttosto, come una serie di interventi che intervengono su aspetti che possono influenzare la percezione o la lunghezza apparente del membro maschile. La sezione del legamento sospensore ad esempio recide il legame della base del pene dall’osso pubico generando un allungamento della parte di organo esterno.

STORIA

La prima rudimentale falloplastica risale agli inizi degli anni ’30 ed eseguita da chirurgo russo Bogoraz. Questo primo intervento riguardava una ricostruzione totale con utilizzo di un lembo di pelle addominale e cartilagine costale autologa. Un passo importante fu compiuto nel 1946 con il primo cambio di sesso eseguito da Harold Gillies: una tecnica che ha rappresentato lo standard, per questi interventi, fino alla fine degli anni ’70 sopravvivendo ancora oggi in numerosi interventi. Oggi si predilige l’uso del lembo radiale dell’avambraccio introdotto da Chang negli anni ’80.

INDICAZIONI

Le principali indicazioni terapeutiche dell’allungamento del pene sono riferibili sia a fattori di tipo patologico e fisico sia prettamente estetiche e psicologiche. Gran parte degli interventi di allungamento del pene prevedono l’affiancamento psicologico.

L’allungamento del pene è indicato nel caso di:


  • Micropenia

  • Ipospadia

  • Epispadia

  • Dismorfofobia genitale

  • Malattia di La Peyronie

  • Carcinoma del pene

  • Pene incluso

  • Esiti da trauma

  • Malformazioni del pene

  • Cambio di sesso


LE TECNICHE E GLI INTERVENTI

Gli interventi utilizzati per l’allungamento del pene sono differenti tra loro e indicati per specifiche condizioni del paziente. In molti casi la rimozione del grasso pelvico produce un allungamento del pene sia percepito che reale tale da non richiedere ulteriori interventi. Anche nel caso di micropenia, il chirurgo valuta le reali dimensioni del pene scegliendo tra le tecniche meno invasive indicate per il risultato desiderato.

La presenza di disfunzioni erettili, ad esempio, implica l’installazione di protesi all’interno del pene sia con la funzione di aumentare le dimensioni o la lunghezza sia per favorire il turgore. Sebbene particolarmente invasiva, l’azione sul legamento sospensore permette di ottenere un considerevole allungamento del pene senza incidere direttamente sul membro.

Le ricostruzioni parziali o totali dell’organo genitale maschile richiedono innesti di tessuti sia muscolari che cutanei con conseguente ripristino della funzionalità vascolare per irrorare i nuovi tessuti. Alcune delle tecniche descritte possono essere utilizzate contemporaneamente in virtù delle necessità e del quadro clinico generale.

Le principali tecniche utilizzate, associate o meno alla falloplastica, sono:

  • Dermolipectomia o liposuzione sovrapubica

  • Scrotoplastica o lifting scrotale

  • Lipofilling penieno o lipopenoscultura

  • Circoncisione o platica del prepuzio

  • Filler di acido ialuronico

  • Falloplastica di allargamento con scaffolds

  • Falloplastica con sezione del legamento sospensore

  • Falloplastica con allargamento dei corpi cavernosi

  • Uretroplastica

  • Falloplastica con innesti cutanei o muscolari (lembo radiale dell’avambraccio, lembo addominale, muscolo gran dorsale, lembo peduncolato coscia laterale)


ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI

La maggior parte degli interventi per l’allungamento del pene sono eseguiti in day hospital con osservazione in spedale per 24/48 a seconda dell’operazione eseguita. Per gli interventi di innesti e sezione di tessuti è previsto un ricovero in ospedale per 48/72 ore. I filler possono essere eseguiti in pochi minuti e non richiedo particolare preparazione da parte del paziente. La vasta varietà di interventi e di finalità non permette di uniformare i dati relativi alle controindicazioni, all’esecuzione degli interventi e al recupero postoperatorio.

RISCHI E COMPLICAZIONI

I progressi medici hanno consentito di ridurre il rischio e le complicazioni legati a questa famiglia di interventi. Tuttavia, permangono complicazioni di varia entità, anche gravi, che rendono l’allungamento del pene un procedimento complesso e delicato. I principali rischi di questi interventi sono relativi a infezioni, emorragie e coaguli sanguigni pericolosi, che rappresentano gli effetti collaterali comuni a queste tecniche. Non è inusuale che nei pazienti si riscontri una reazione avversa agli anestetici o che incorrano in una trombosi venosa profonda.

I rischi, generalizzati, legati agli interventi di allungamento del pene sono:

  • Emorragie

  • Infezioni

  • Reazione all’anestesia

  • Problemi di irrorazione vascolare

  • Formazione di coaguli sanguigni

  • Trombosi venosa profonda

  • Fistola uretrale

  • Stenosi uretrale

  • Necrosi neofallo completa o parziale

  • Lesioni della vescica

  • Lesioni del retto

  • Perdita della sensibilità


FONTI:

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Davide D’amico, Manuale di Chirurgia Generale. Piccin 2018.

  • Angelo Faga, Chirurgia plastica. Ricostruttiva ed estetica, Elsevier, 2008.


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