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Endoscopico, lifting del volto


Lun 09/05/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il lifting endoscopico del volto è una tecnica di chirurgia plastica e ricostruttiva, messa a punto negli anni ’90 del Novecento, ha come obiettivo quello di conferire alla cute del volto un aspetto più giovanile e rilassato. A differenza degli interventi di lifting classico (o tradizionale), il lifting endoscopico è meno invasivo, si avvale dell’utilizzo di un endoscopio flessibile producendo cicatrici molto meno vistose. Generalmente, l’intervento di lifting endoscopico del volto, si articola in lifting frontale e lifting del terzo medio facciale, è eseguito in regime di Day Hospital, con le dimissioni che avvengono in giornata o al mattino successivo.

COS’È

Il lifting endoscopico del volto è una procedura di chirurgia plastica ad indirizzo estetico e ricostruttivo, che ha il fine di intervenire sulla fisionomia del volto, apportando un ringiovanimento globale. I pazienti candidati a questo tipo di intervento sono coloro che desiderano mutare la morfologia dei principali tratti fisionomici del viso, come la lunghezza degli archi sopraccigliari oppure la lassità del tessuto sottocutaneo delle guance. Questa tecnica, di recente introduzione nel panorama della chirurgia estetica, consente di ottenere dei risultati evidenti senza l’invasività tipica di un intervento di lifting tradizionale (o classico).

A differenza del lifting classico, dove si opera chirurgicamente su più parti del viso, le quali vengono successivamente trazionate verso l’alto e risistemate, nel lifting endoscopico ci si serve di un tubo flessibile connesso a una telecamerina, denominato endoscopio. L’endoscopio, che si inserisce in un punto pre-designato sulla cute del volto, aiuta il chirurgo a sapersi orientare durante l’attuazione dell’intervento.

INDICAZIONI

Come già accennato, i soggetti che si sottopongono a questo tipo di intervento sono coloro che desiderano mutare l’aspetto globale del viso, conferendo maggiore rilassamento, appianando inoltre le rughe e altri segni anti-estetici.

In particolar modo, il lifting endoscopico del volto è indicato a coloro che vogliono intervenire:


  • Sulle rughe frontali;

  • Sugli archi sopraccigliari;

  • Sul contorno peri-palpebrale e sulla presenza di borse adipose palpebrali;

  • Sulle guance;

  • Sulla regione malare dello zigomo.


PREOPERATORIO

Nella fase pre-operatoria dell’intervento di lifting endoscopico del volto viene svolta un’accurata visita tra il chirurgo plastico specializzato nella procedura e il paziente candidato. Inizialmente, vengono esaminati tutti i dati anamnestici riferiti dal paziente, con particolare riguardo alla presenza di eventuali malattie in atto, alla lista dei farmaci assunti, e alla possibile presenza di malattie genetiche in famiglia.

Successivamente, il medico chirurgo procede all’esame obiettivo del paziente, concentrando l’attenzione sulle aree anatomiche del viso su cui il paziente intende intervenire. Il medico ispeziona le aree e ne rileva fotograficamente lo stato, per il raffronto post-operatorio. Quindi, se il paziente è giudicato idoneo per la procedura, il medico lo informa a dovere dei rischi e dei benefici connessi alla tecnica. In secondo luogo, si raccomanda di astenersi dall’utilizzo di fumo, alcol e farmaci anti-aggreganti nelle due settimane precedenti la data dell’intervento.

ESECUZIONE DELLE TIPOLOGIE DI INTERVENTO

L’intervento di lifting endoscopico del volto viene di norma effettuato in regime di Day Hospital, dura dall’ora alle due ore, e viene praticato avvalendosi dell’utilizzo dell’endoscopio, munito di apposita tele camerina e della somministrazione di un farmaco anestetico.

Gli interventi di lifting endoscopico frontale e di lifting endoscopico del terzo medio facciale seguono delle procedure chirurgiche differenti, seppure basate sullo stesso principio.

  • Intervento di lifting endoscopico frontale. Questo intervento agisce quando gli archi sopraccigliari tendono a cadere e ad afflosciarsi, conferendo al viso un aspetto sempre stanco e triste. In questa tecnica, vengono effettuare due piccole incisioni a livello della linea dei capelli e, inserendo l’endoscopio, si ha piena padronanza delle successive manovre chirurgiche effettuate. La fase finale di questa tipologia di intervento prevede il riposizionamento verso l’alto della linea del sopracciglio.

  • Intervento di lifting endoscopico del terzo medio facciale. Nel terzo medio facciale, ossia nella parte centrale del volto, gli effetti della gravità si palesano accentuando la presenza di rughe e pelle lassa. Questa tecnica consente di effettuare delle incisioni a livello della regione temporale e di risollevare poi i tessuti, restituendo una maggiore armonia e giovinezza alla conformazione del volto.


POST OPERATORIO

La fase post-operatoria di un intervento endoscopico di lifting del volto decorre in maniera agevole, con la presenza di un gonfiore passeggero a livello delle aree trattate, il quale tende a scomparire del tutto dopo circa due settimane dall’intervento. La cicatrice risultante è pressoché invisibile e molto meno vistosa rispetto a un intervento di lifting eseguito nella maniera tradizionale.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Le complicazioni che possono derivare da un lifting endoscopico del volto sono:

  • Edema;

  • Arrossamento;

  • Infezione;

  • Sanguinamento;

  • Reazione allergica alla sostanza anestetizzante.


FONTI:

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.

  • Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014


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