Accesso
Dottori

Ectropion palpebrale


Lun 09/05/2022 | Dott. Tania Basile

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

DEFINIZIONE

L’ectropion palpebrale, o ectropion della palpebra, è un’affezione oculare che si manifesta con eversione del margine palpebrale della palpebra inferiore, più raramente della palpebra superiore. In questa condizione la palpebra inferiore, totalmente, o solo nella sua porzione mediana, si allontana dal bulbo oculare, portandosi verso l’esterno, al contrario di ciò che si manifesta con l’entropion, in cui il margine palpebrale si porta verso l’interno. Questa patologia, determinata principalmente dalla lassità dei tessuti di sostegno, può causare conseguenze anche gravi. La chirurgia estetica interviene sia funzionalmente rimuovendo il deficit della lacrimazione e della lubrificazione sia attenuando il disagio.

COS’È

L’ectropion palpebrale consiste nell’eversione, parziale o completa, della palpebra inferiore e, in alcuni casi, anche della palpebra inferiore. Oltre che determinare un profondo disagio estetico legato alla lassità del tessuto cutaneo che appare ritenuto al di sotto dell’occhio, l’ectropion non trattato in maniera tempestiva può portare delle complicazioni importanti. Quando, infatti, il puntino lacrimale si disconnette dalla congiuntiva palpebrale, il drenaggio delle lacrime non viene più assicurato, inducendo la comparsa di epifora e la ritenzione del liquido lacrimale nell’occhio.

In alcuni casi, se l’ectropion è di natura paralitica, si può incorrere nel lagoftalmo, in cui si assiste a un’impossibilità funzionale di chiudere la rima palpebrale. La chirurgia estetica interviene con diversi approcci e trattamenti mini-invasivi per restituire ai margini palpebrali la fisiologica aderenza ai tessuti sottostanti.

SINTOMI E CLASSIFICAZIONE

I sintomi prodotti dall’ectropion della palpebra sono da ricondurre primitivamente alla mancata funzione di lubrificazione del film lacrimale che, stratificandosi sulla cornea, la imbibisce e la protegge dagli insulti esterni. Il deficit di questa funzione, oltre che a predisporre il globo oculare alla contrazione di infezione, può portare alla cheratopatia per eccessiva secchezza della cornea e della congiuntiva.

I sintomi e i segni più frequentemente riferiti sono:


  • Aumento della secrezione del liquido lacrimale;

  • Visibile arrossamento oculare;

  • Sensazione di bruciore;

  • Fotofobia;

  • Sensazione da corpo estraneo;

  • Aumento del riflesso di lacrimazione.


L’ectropion della palpebra si può classificare a seconda delle cause principali che lo determinano in:

  • Ectropion palpebrale involutivo, dovuto al fisiologico processo di invecchiamento cutaneo che rende più lassi i tessuti di sostegno;

  • Ectropion palpebrale cicatriziale, dovuto ai processi iper-proliferativi cutanei conseguenti a cicatrizzazione da traumi o da pregressi interventi chirurgici;

  • Ectropion palpebrale paralitico, in cui l’eversione del margine palpebrale è imputabile a un deficit funzionale dei muscoli oculari che agiscono sulla chiusura della rima palpebrale.


CAUSE E DIAGNOSI

Come si è detto, la principale causa che interviene nella genesi dell’ectropion palpebrale è l’invecchiamento: la maggior parte delle persone anziane presenta un principio di affezione palpebrale, dovuto proprio al mutamento strutturale dei tessuti di sostegno.

Più nello specifico, oltre all’invecchiamento, le altre cause coinvolte nella formazione dell’ectropion delle palpebre sono:

  • Trauma meccanico alle palpebre;

  • Trauma chimico, per esempio ustione, alle palpebre;

  • Pregresso intervento chirurgico sulle palpebre;

  • Processi di iper-cicatrizzazione abnorme delle palpebre, secondari a traumi o malattie predisponenti;

  • Paralisi nervosa del settimo paio di nervi cranici.


La diagnosi dell’ectropion delle palpebre viene effettuata dal medico specialista in oftalmologia, nel corso dell’esame obiettivo del paziente; durante l’esame, attraverso l’ispezione, innanzitutto il medico valuta la lassità del tessuto di sostegno delle palpebre e l’eventuale ristagno di liquido lacrimale, quindi procede all’esecuzione di vari test funzionali sul drenaggio lacrimale.

TRATTAMENTI

Oltre che mantenere ben umida e imbibita la superficie anteriore dell’occhio, si può intervenire in maniera più risoluta sulla correzione dell’ectropion della palpebra, mediante un intervento chirurgico condotto dal medico oftalmologo o dal chirurgo estetico specializzato in oculoplastica.

I vari trattamenti che possono essere effettuati sono:

  • Intervento di asportazione del tessuto lasso ed esuberante di sostegno e rinforzo selettivo dei tendini della muscolatura estrinseca dell’occhio;

  • Lifting facciale, per agevolare la chiusura della rima palpebrale;

  • Suturazione del puntino lacrimale, nel caso in cui l’eversione si abbia solo a livello del puntino lacrimale, con il riposizionamento di questo nella sua sede fisiologica;

  • Cantoplastica laterale;

  • Ricostruzione globale del margine palpebrale.


Nel post-operatorio non sono in genere riferiti particolari sintomi dolorosi, a parte delle passeggere sensazioni di fastidio che tendono ad attenuarsi nei giorni successivi alla rimozione dei punti di sutura. Risulta molto importante, nei giorni seguenti l’operazione chirurgica di correzione, di instillare con costanza e secondo le indicazioni del medico, un collirio ad azione antibiotica.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Le complicazioni che possono manifestarsi in seguito a un intervento di correzione dell’ectropion della palpebra sono:

  • Edema;

  • Arrossamento;

  • Visione leggermente offuscata;

  • Sanguinamento di entità lieve o modesta;

  • Induzione di una risposta di cicatrizzazione aberrante;

  • Reazione allergica alla sostanza anestetizzante o vasocostrittrice.


FONTI:

  • Marco Peduzzi, Paolo Nucci, Oculistica, McGraw-Hill, 2012

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.


Articoli correlati

Accesso contenuti completi

x