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Chirurgia estetica dell’occhio: la cantoplastica

Chirurgia estetica dell’occhio: la cantoplastica


Gio 24/09/2020 | Dott. Tommaso Savoia

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Gli occhi sono uno degli aspetti che più caratterizzano la persona. “Gli occhi sono lo specchio dell’anima”, così si dice. Lo sguardo a volte è capace di comunicare più delle parole. Con lo sguardo si riesce a creare quell’intesa non verbale che spesso rende unico il rapporto tra due persone.

Prima di tutto però, gli occhi devono comunicare con noi stessi. È importante sentirsi in armonia con il proprio sguardo per poter esprimere al meglio la propria personalità. Normalmente il processo è abbastanza naturale, ma a volte ci sono alcuni occhi la cui forma “stona” con il resto del volto e con il carattere della persona. Ad esempio, quando gli occhi presentano gli angoli esterni che vanno verso il basso danno un aspetto malinconico e stanco, e non stanno bene su una persona con un carattere vivace e solare.

La cantoplastica è un intervento che ha l’obiettivo di rimodellare la forma dell’occhio, correggendo quei difetti estetici che incidono sull’espressività dello sguardo. In particolare con il trattamento si va a riposizionare il legamento cantale, ossia il legamento laterale esterno dell’occhio.

Il difetto che corregge la cantoplastica è prevalentemente quello dell’occhio “all’ingiù”, ossia quando gli angoli laterali tendono ad andare verso il basso, dando allo sguardo un aspetto stanco e lievemente malinconico. Questo difetto può essere presente a prescindere dall’età, perché legato comunque a una particolare forma dell’occhio, ma spesso è legato anche all’invecchiamento cutaneo.

Con il passare degli anni infatti il tessuto cutaneo perde compattezza ed elasticità, a causa della fisiologica diminuzione di collagene ed elastina nel derma, nonché della continua esposizione ad agenti atmosferici come il freddo, il vento ed i raggi UV. Il tessuto tende quindi naturalmente a cedere e scivolare verso il basso in tutte le zone del volto, compreso l’angolo degli occhi.

La cantopessi è un intervento di chirurgia plastica che ha come obiettivo in generale di rimodellare l’occhio, per cui può essere eseguito anche per modificare l’occhio, e di conseguenza l’espressività dello sguardo, quando non è in armonia con il resto del volto o con le caratteristiche della persona.

 

Espressività dello sguardo: i vari tagli dell’occhio


L’occhio può avere caratteristiche diverse a seconda ovviamente del colore, ma anche del taglio.
Partendo dalla palpebra superiore si può già fare una prima caratterizzazione. Se non forma una piega ci troviamo di fronte a un occhio orientale, tipico per l’appunto dei paesi asiatici e meno comune da noi.
Se invece immaginiamo una linea orizzontale che divide in due l’occhio, possiamo valutare se il taglio è all’insù o all’ingiù. Se la parte finale dell’occhio si trova al di sopra rispetto all’angolo interno, allora il taglio dell’occhio è all’insù. Se invece si trova al di sotto, l’occhio è ovviamente all’ingiù.
L’occhio all’insù è un classico sguardo “a farfalla”, effetto che quando non c’è si cerca di creare con il trucco perché apre lo sguardo e lo rende più sensuale. L’occhio all’ingiù dà invece un’aria malinconica, ma è anche uno sguardo languido e dolce, che su alcuni visi e personalità è comunque in perfetta armonia.
D’altra parte però, gli occhi possono andare all’ingiù anche per effetto dell’invecchiamento cutaneo, e in quel caso danno al volto un aspetto più stanco e spesso non in linea con il resto della persona. In questo caso, intervenire con una cantoplastica aiuta a ringiovanire lo sguardo e riscoprire la propria espressività.

 

La cantoplastica: come funziona l’intervento


La cantoplastica è un intervento di chirurgia plastica del tendine cantale situato agli angoli esterni o interni delle palpebre per modificarne la posizione dopo il suo distacco e reancoraggio all’osso. Si differenzia in cantoplastica interna o esterna,oppure mediale o laterale a seconda che coinvolga la parte palpebrale verso il naso oppure quella esterna sulla tempia.
La cantoplastica mediale o interna in genere si applica a casi ricostruttivi o post oncologici laddove sia sta persa l’origine ossea dell’inserzione palpebrale al naso.
La cantoplastica esterna molto più comune prevede la disinserzione del tendine e il suo riposizionamento in genere più in alto attraverso dei punti sulla superficie dell’osso o passanti lo stesso. Oltre ai vantaggi estetici già descritti è indicato per motivi funzionali laddove il tendine riposizionato più in alto permette una migliore tenuta della palpebra sul bulbo e agisce anche per ridurre la sindrome dell’occhio secco, è utile nei pazienti con disturbi oculari dell’ipertiroidismo.

L’intervento che è spesso associato ad una blefaroplastica, avviene in anestesia locale con sedazione in regime di day hospital con una durata di circa 45 minuti.
A domicilio viene prescritta terapia antibiotica e oftalmica antiinfiammatoria, decongestionante e lubrificanti oculari.
I punti molto piccoli vengono rimossi dopo 6 giorni e le cicatrici sono praticamente invisibili.

I candidati ideali per il trattamento sono pazienti con sindrome dell'occhio secco (xeroftalmia), pazienti con miopia grave, esiti di ipertiroidismo, paralisi facciali.


Differenza tra cantoplastica e cantopessi


La cantoplastica prevede il completo distacco del tendine cantale dall’osso e la sua reinserzione o ricostruzione in una nuova posizione.
La cantopessi invece prevede un rinforzo e sollevamento del tendine che viene rimesso in tensione mediante delle suture ma senza distaccarne la sua inserzione dall’osso. È una tecnica meno invasiva ma ugualmente efficace se fatta correttamente, sempre in associazione alla blefaroplastica, mentre la precedente può essere eseguita anche come intervento unico.
Spesso dall’incisione della palpebra superiore all’angolo esterno si esegue un ancoraggio con dei fili non riassorbibili al tessuto del periostio palpebrale . È una tecnica di ausilio molto importante laddove sia necessario togliere più cute durante una blefaroplastica inferiore e allo stesso modo non si voglia rischiare l’effetto di un occhio rotondo o occhio a palla in cui si vede una linea bianca sotto il margine irideo inferiore (scleral show).

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Savoia Tommaso

Autore

Chirurgia plastica, Medicina estetica

Milano (MI)

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