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Borse malari


Lun 09/05/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Le borse malari sono degli edemi ossia dei rigonfiamenti localizzati a livello della porzione laterale delle ossa zigomatiche, generalmente distinte dalle borse palpebrali inferiori; questa condizione morfologica è imputabile sia all’avanzamento dell’età, che causa lassità progressiva del tessuto sottocutaneo con concomitante perdita di tessuto elastico, sia a una soffusione di liquidi interstiziali, fuoriusciti in seguito a diverse cause. Le borse malari possono essere trattate chirurgicamente con il lifting malare anche in regime ambulatoriale. Le tecniche non chirurgiche includono filler, laser e terapie biostimolanti.

COSA SONO

Con il termine di borse malari si indica la presenza di piccole aree edematose, eventualmente infarcite di liquido interstiziale, posizionate nella superficie più laterale delle ossa zigomatiche (o malari). Le borse malari sono da distinguere rispetto alle borse che si presentano nella regione inferiore del contorno palpebrale e possono essere trattate in maniera risolutiva con un intervento chirurgico, noto come lifting malare.

SINTOMI E CLASSIFICAZIONE

I sintomi che sono accusati dai soggetti portatori di borse malari sono per lo più sfumati o, nella maggior parte dei casi, addirittura assenti; la diagnosi della condizione avviene infatti sulla scorta dell’esame ispettivo e obiettivo eseguito dal medico, proprio perché i sintomi riportati possono essere nulli o aspecifici.

In alcuni casi, la persona lamenta dolore alla digito-pressione autonoma dell’area edematosa malare, con eventuale sensazione di calore avvertita durante la giornata.

La classificazione delle borse malari tiene conto della loro morfologia e della loro spazialità in termini anatomici, distinguendo in:


  • Borse malari pure


Le borse malari pure, o semplici, sono i rigonfiamenti esclusivi delle porzioni più laterali delle ossa zigomatiche, senza alcun coinvolgimento della zona inferiore delle palpebre.

  • Borse malari composte


Le borse malari composte derivano dalla fusione o dalla sovrapposizione delle borse malari effettive con le borse palpebrali inferiori, inducendo in alcuni casi confusione nella precisa diagnosi della condizione.

CAUSE E DIAGNOSI

La diagnosi della presenza delle borse malari viene effettuata dal medico durante l’esame ispettivo delle zone più esterne delle ossa zigomatiche, tenendo conto anche dell’eventuale dolorabilità evocata e della presenza di liquido incluso.

Le cause della manifestazione delle borse malari vanno ricercate, come anticipato, nella graduale lassità del tessuto connettivo di sostegno e, nello specifico, nelle seguenti condizioni:

  • Presenza di concomitanti borse palpebrali inferiori;

  • Trazione verso il basso della guancia e deficit del muscolo massetere;

  • Deficit morfologico del dotto lacrimale esterno;

  • Deficit volumetrico della zona periorbitaria;

  • Perdita di elementi tenso-elastici della matrice extracellulare della cute delle ossa zigomatiche.


TRATTAMENTI

L’intervento risolutivo di correzione delle borse malari è rappresentato dal lifting malare; tutti gli altri trattamenti possono solo apportare dei benefici temporanei e non dirimenti come quello chirurgico.

L’intervento di lifting malare, che dura in media un’ora e mezza, si articola di solito nel seguente modo:

  • Accurata indagine pre-operatoria;

  • Sottoposizione a regime di anestesia con eventuale leggera sedazione;

  • Disinfezione accurata della metà superiore del volto con soluzione sterilizzante a base di clorexidina o di iodopovidone;

  • Effettuazione di un’incisione nella cute a livello del contorno cigliare inferiore;

  • Rimodellamento della regione cutanea interposta tra guancia e solco cigliare inferiore, con asportazione e riposizionamento di grasso;

  • Sospensione verso l’alto della cute della regione zigomatica;

  • Sutura delle incisioni e applicazione di apposito bendaggio.


I risultati attesi dall’intervento chirurgico di correzione delle borse malari consistono primariamente nel riassorbimento della zona edemigena malare e, in secondo luogo, nel ringiovanimento del viso e dello sguardo, rimuovendo le soffusioni cutanee tipiche  dell’aspetto stanco.

I punti di sutura sono rimossi dal chirurgo plastico cinque o sei giorni dalla data dell’intervento e, durante tutto il periodo post-operatorio, è importante fare uso di ghiaccio per ridurre l’edema e non affaticare il viso leggendo troppo, guardando intensamente la TV o sforzando i muscoli facciali.

La scomparsa delle borse malari non è duratura ma, se l’intervento è ben eseguito, in genere le borse non si ripresentano prima di cinque anni dalla data dell’intervento.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Le complicazioni che possono derivare dall’intervento chirurgico di lifting malare sono:

  • Edema importante al livello superiore del viso;

  • Infiammazione della cute della regione zigomatica e periorbitale, con possibile infezione sovrapposta;

  • Formazione di cicatrici non facilmente riassorbibili;

  • Formazione di cheloide;

  • Reazione allergica alla sostanza anestetizzante.


FONTI:

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021


Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014


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