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Addome batraciano


Mar 26/04/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

L’addome batraciano è una particolare condizione dell’addome che si presenta di volume consistente e svasato sui fianchi. La definizione si riferisce alla particolare pancia delle rane, accentuata ai fianchi, e deriva dal termine greco βάτραχος, batrakos, con il significato di rospo. È una condizione tipica dell’ascite e dell’anasarca, con versamento di liquido nella cavità addominale e con sconfinamento della massa oltre i limiti dei fianchi. In riferimento all’ascite le cause più comuni sono epatopatie, tuttavia è possibile che sia causata da insufficienza cardiaca, insufficienza renale, pancreopatie e tubercolosi peritoneale. Il trattamento include diete, drenaggio del liquido, farmaci e intervento chirurgico.

COS’È

L’addome batraciano si riferisce al versamento di liquidi nella cavità addominale con formazione di rigonfiamenti ai lati, oltre i limiti dell’addome. Il termine batraciano si riferisce alla particolare conformazione di questo tipo di addome che ricorda l’addome delle rane. La condizione è solitamente associata ad ascite e anasarca, due condizioni in cui vi è un accumulo di liquidi nei tessuti sottocutanei.

SINTOMI

I sintomi più comuni di questa condizione sono visibili solo con un aggravio della causa scatenante ovvero quando il liquido è tale da formare il tipico addome. Nelle forme più gravi è possibile una pressione sui polmoni con una riduzione dello spazio disponibile in fase di respirazione. L’ombelico può mostrarsi piatto o estroflesso e l’addome interessato da gonfiore diffuso.

La pressione sullo stomaco può condurre a inappetenza ed in alcuni casi è possibile formazione di edema a carico degli arti inferiori. Soprattutto in posizione supina, il liquido tende a concentrarsi sulle aree laterali dell’addome causando difficoltà durante il riposo.

CAUSE

Le cause più comuni dell’addome batraciano sono riconducibili a versamento ascitico e anasarca. All’origine vi è una ipertensione portale correlata a disturbi epatici quali cirrosi, fibrosi epatica, epatite. La condizione può essere altresì generata da tumori, peritonite, ritenzione idrica, scompenso cardiaco, pancreatiti ed altri disturbi a carico dell’apparato cardiocircolatorio, del pancreas e dei reni.

Le stesse cause possono essere alla base dell’anasarca ed i sintomi necessitano di diagnosi differenziale da parte di un medico o di una struttura sanitaria idonea. Anche l’ipoalbuminemia può condurre alla condizione di addome batraciano.

DIAGNOSI

La diagnosi include necessariamente visita medica obiettiva alla quale possono seguire esami diagnostici specifici. L’esame più comune è l’ecografia ma non è escluso l’esame bioptico del liquido ascitico. L’esame obiettivo mediante ispezione, palpazione e auscultazione serve al medico per escludere meteorismo.

L’ecografia è fondamentale per determinare con precisione alcune delle cause e l’interessamento eventuale di alcuni distretti dell’addome. Specifiche analisi del sangue sono prescritte per rilevare patologie e altri disturbi generalmente legati con la formazione dell’addome batraciano.

TERAPIE

Il trattamento dell’ascite è legato prettamente alle cause scatenanti ed alla particolare condizione del soggetto. Le premesse generali includono principalmente l’interruzione dell’uso di alcool, la limitazione del sodio negli alimenti con una dieta iposodica. Se necessario, a causa di una riduzione di sodio del sangue per cause epatiche, si può arrivare ad una diminuzione dell’assunzione di liquidi.

Altri importanti interventi sono chiamati a ridurre gli effetti causali. Le cure farmacologiche sono indicate, in genere, per ridurre l’ipertensione portale e favorire l’eliminazione di alcune sostanze e trattenerne altre, come il potassio. In mancanza di una risposta concreta ai farmaci ed alla dieta, è possibile intervenire chirurgicamente mediante paracentesi terapeutica ovvero una pratica che permette di svuotare i liquidi accumulati.Altri interventi prevedonoil posizionamento di una protesi per migliorare l’efficienza del distretto venoso del fegato e nei casi più gravi il trapianto di fegato.

RISCHI E COMPLICAZIONI

La correlazione dell’addome batraciano con patologie gravi espone i soggetti ad un alto tasso di mortalità nonostante il progresso in campo medico. Nelle condizioni legate a patologie e disturbi non letali l’addome batraciano tende a diminuire con la cura delle cause scatenanti. Al termine del processo terapeutico se l’addome rimane con lassità cutanea possono essere previsti interventi di chirurgia estetica come l’addominoplastica al fine di eliminare la pelle in eccesso.

FONTI:


  • Salvatore Piano et al, Ascite e insufficienza renale, Recenti Progressi in Medicina, Vol.107, pp 369-377, 2016.

  • Giuseppe Bombara e Domenica Morabito, Studio quantitativo della crescita dell'epatoma-ascite di Yoshida AH 130, ZeitschriftfürKrebsforschungVol. 68, pp 1–13, 1966.

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology,

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • AlbertoMassirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Andrea Bovero, Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, 2011.


 

 


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