La profiloplastica è una tecnica combinata di chirurgia estetica deputata allo studio e alla ricerca dell’armonia del viso mediante interventi atti ad eliminare o rimodellare difetti ed imperfezioni del viso. L’obiettivo della profiloplastica dunque è quello di correggere punti chiave del profilo, nello specifico naso, bocca, zigomi e mento, creando un equilibrio estetico tra loro. La chirurgia estetica del viso è praticata sin da epoche remote e ben nota alle civiltà egizia, greca, romana e della Valle dell’Indo. La moderna chirurgia estetica è da far risalire invece tra la fine del ‘700 ed i primi anni dell’800 quando Joseph Carpue e Carl Ferdinand Von Graefe perfezionarono le prime tecniche di chirurgia estetica costruttiva e produssero le prime opere scientifiche.
La profiloplastica è un insieme di interventi di chirurgia estetica ed opera nell’armonizzare il viso attraverso la rinoplastica, la mentoplastica, la malaroplastica e la cheiloplastica nonché una serie di interventi anti-aging come lifting, soft lifting, fillers e lipofiling.
Quanto dura un intervento di profiloplastica?
La durata di un intervento di profiloplastica è determinata dal numero e dal tipo di interventi necessari benché mediamente varia dalle 2 alle 4 ore ed eseguito in anestesia generale in day hospital. A seconda dei casi può essere anche prescritta una notte di ricovero in clinica per meglio monitorare il decorso post operatorio del paziente.
Profiloplastica naso: rinoplastica
Per quanto riguarda il naso si procede con un intervento di rinoplastica. Questo tipo di intervento è indispensabile per la riduzione delle dimensioni del naso, per eliminare la proverbiale “gobba” al naso, per ridelineare un naso aquilino o per correggere la direzione del naso. La
rinoplastica è uno degli interventi più diffusi e può essere richiesto anche per correggere malformazioni, difficoltà respiratorie o difetti post-traumatici.
Profiloplastica zigomi: malaroplastica
Per aumentare o diminuire la dimensione degli zigomi, rimodellare la forma o correggere difetti di asimmetria è praticata la
malaroplastica che consiste nell’intervenire nella zona malare mediante accesso dal cavo orale per la rimozione o l’inserimento di protesi senza dunque nessuna necessità di ledere il tessuto cutaneo esterno. Il chirurgo può altresì valutare opportuno l’ingresso alla zona malare attraverso l’accesso trans-palpebrale. Le protesi sono di diversa forma e dimensione e preventivamente scelte dal chirurgo sulla base della visita e delle valutazioni pre-operatorie.
Profiloplastica labbra: cheiloplastica
La correzione delle labbra è un intervento comune tra uomini e donne ed eseguibile in breve tempo e senza particolari effetti collaterali. Le labbra possono necessitare di un aumento di volume, un aumento di tonicità, la riduzione di labbra eccessivamente carnose o la rimodulazione del disegno della bocca. La
cheiloplastica è utilizzata anche per la correzione di difetti post-traumatici ed eventi cicatriziali che pregiudicano l’estetica e nei casi più gravi il corretto funzionamento delle labbra. Tra gli interventi di tipo chirurgico sono comuni la cheiloplastica additiva, che permette un aumento delle dimensioni attraverso l’inserimento di tessuto all’interno delle labbra mediante incisione ai lati della bocca, e il lipofilling, che consiste in micro innesti di grasso prelevato dal proprio corpo e inserito con l’ausilio di siringhe nelle zone da trattare.
Profiloplastica mento: mentoplastica
Per la correzione della forma, della dimensione e del posizionamento del mento è praticata la
mentoplastica che da un punto di vista chirurgico comporta l’inserimento di protesi, nell’ipotesi di cosiddetto mento sfuggente, o l’asportazione di materiale osseo o tessuto nel caso di mento pronunciato. La mentoplastica riduttiva è praticata mediante accesso dal cavo orale e rimodulazione della struttura ossea mediante microfrese. Terminata l’asportazione di tessuto si procede alla sutura dell’incisione utilizzata per l’accesso. Anche per l’intervento di mentoplastica additiva si accede all’area del mento attraverso incisione nel cavo orale e inserimenti di protesi di silicone deputate ad aumentare il volume del mento o cambiarne la forma. Entrambi gli interventi richiedo 50-60 minuti e le fasi post operatorie non richiedono particolari limitazioni. Generalmente dopo 3 giorni è possibile eliminare la medicazione mentre per i punti è necessario attendere una settimana.
Profliplastica: trattamenti non chirurgici
È possibile agire sull’armonia del viso anche con interventi non chirurgici e non invasivi che possono produrre effetti risolutivi e soddisfacenti in modo “naturale”. La caratteristica principale dei trattamenti non chirurgici è l’utilizzo di diverse soluzioni in modo sinergico al fine di operare sulle zone coinvolte di naso, mento, zigomi e labbra. Il
rinofiller è una delle più recenti applicazioni del filler in medicina estetica e permette di migliorare il profilo del naso in modo funzionale e permanente eliminando o correggendo i difetti. Il filler, in questo caso, è utilizzato per “riempire” e rimodellare le aree irregolari del naso. Il filler è comunemente utilizzato anche per dare volume a labbra, mento e zigomi in tempi brevi e senza particolari indicazioni per la fase post operatoria. Per il sostegno dei tessuti è comune l’utilizzo di fili biostimolanti riassorbibili che agiscono tendendo i tessuti e stimolando la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico. Il procedimento è indolore ed è generalmente eseguito con interventi della durata di 15/45 minuti in regime ambulatoriale.
Fonti:
- Rinoplastica di M. Klinger, R. Guidarelli. Piccin.
- Rinoplastica. Atlante di chirurgia plastica – 1 gen 2013 di Peter J. Taub, Stephen B. Baker, G. Onesti, N. Scuderi.
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