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La cheiloplastica (modellamento delle labbra)

La cheiloplastica (modellamento delle labbra)


Mar 18/02/2020 | Dott. Tania Basile

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La cheiloplastica è un intervento di chirurgia estetica indirizzato all’aumento, il modellamento, la riduzione o la correzione delle labbra. È una delle pratiche più richieste e nel corso degli anni la tecnologia e l’avanzamento scientifico hanno permesso di migliorare sempre più sia l’ambito della ricerca che del campo d’applicazione. I problemi legati alle labbra possono essere di svariata origine e legati sia all’invecchiamento che a difetti post traumatici o conformazione congenita. La maggior parte degli interventi eseguiti sono orientati all’aumento del volume delle labbra che possono presentarsi piccole naturalmente o per via del naturale assottigliamento dovuto all’avanzare dell’età. Importanti sono gli interventi indirizzati alla risoluzione di patologie che precludono la corretta funzionalità delle labbra, e dunque della bocca, oltre che rappresentare una limitazione di natura estetica come nel caso della cheiloschisi, il cosiddetto labbro leporino.

Cheiloplastica additiva


Molto comune, l’intervento di cheiloplastica additiva è molto richiesto da uomini e donne, così come da giovani e meno giovani. Mentre nei soggetti giovani l’intervento è chiamato a proporzionare una sezione delle labbra sottile o piccola, nei pazienti adulti spesso l’intervento è richiesto a causa del lento assottigliamento naturale delle labbra che ne riduce il volume e la turgidità. La tecnica chirurgica d’intervento, in questo caso, permette l’innesto di tessuto proprio all’interno del labbro attraverso piccole incisioni effettuate agli angoli della bocca o nel lato interno delle labbra nella mucosa secondo tecniche collaudate e sicure. Quest’ultimo intervento è indicato per gli interventi che prevedano lo scollamento della mucosa ed il suo avanzamento per aumentare il volume della zona del cosiddetto vermiglione. La sutura dell’incisione viene eseguita con punti riassorbili e non rimane alcuna traccia cicatriziale visibile. Questo tipo di intervento non prevede particolari complicazioni ed è effettuato in circa un’ora. È comune una tumefazione del labbro che può manifestarsi in forma più o meno lieve che generalmente si risolve nelle successive 24-48 ore.

Frenulotomia V-Y ed il Bull’s horn approach
Negli ultimi anni si sono diffusi anche interventi come la frenulotomia V-Y ed il Bull’s horn approach, due interventi che agiscono alla base nasale sebbene in modo differente. La frenulotomia V-Y consiste nell’incisione dei muscoli depressori del setto all’interno della bocca e della plastica a V-Y del frenulo del labbro. Questo tipo di intervento permette l’aumento della parte rosea del labbro e riduce gli effetti estetici negativi che spesso di riversano sul sorriso. La tecnica bull’s horn invece consiste nell’asportazione di parte della mucosa del labbro superiore direttamente alla base del naso e che ha appunto la forma a “corno di bue”. Procedendo con l’avanzamento dell’incisione e aumentando dunque il bordo del labbro si ottiene un lifting del labbro capace di garantire un risultato definitivo ed un vermiglio ben visibile e bilanciato. In questi interventi spesso sono utilizzate diverse tecniche contemporaneamente al fine di garantire un risultato migliore e costante nel tempo.

Il lipofilling alle labbra
Tra le tecniche di aumento delle labbra sta prendendo piede il lipofilling, una soluzione a metà strada tra le tecniche chirurgiche e invasive e non. L’intervento consiste nell’innesto di tessuto adiposo mediante siringhe prelevato attraverso delle cannule da parti del corpo “donatrici” dello stesso paziente. Il grasso prelevato, prima di essere infiltrato nelle aree da trattare, viene centrifugato per eliminare il sangue e gli altri fluidi che possono facilmente essere aspirati nell’operazione di prelievo del tessuto. Il lipofilling può durare all’incirca un ora ed è eseguito con semplice ricovero in day hospital ed eventualmente ricovero per una notte.

Cheiloplastica riduttiva


Sebbene meno comune, la cheiloplastica riduttiva è comunemente eseguita per la riduzione del labbro superiore ed inferiore. L’intervento è chiamato a correggere asimmetrie delle labbra o eventuali complicazioni causate da eventi traumatici. Per quanto riguarda la cheiloplastica riduttiva è ordinariamente utilizzata la tecnica che prevede l’incisione delle labbra nel lato interno e procedendo con l’asportazione della mucosa labiale in eccesso. Nel caso in cui l’eccessivo volume sia causato da ematoma il problema si riassorbe in modo del tutto naturale o, nel caso questo non avvenga, attraverso l’aspirazione del liquido e la sutura del vaso compromesso.

Esistono tecniche molto comuni, sicure e non chirurgiche per l’aumento e la modellazione delle labbra che si avvalgono dell’utilizzo di filler, speciali sostanze deputate a “riempire” una specifica area da modellare. Questo tipo di intervento è molto comune anche in altri campi della medicina estetica e rappresenta una valida alternativa alle tecniche più invasive. I filler come l’acido ialuronico ed il collagene vengono iniettati nelle labbra attraverso apposite siringhe e con anestesia locale. Gli interventi variano la loro durata da poche decine di minuti a circa un ora e non comportano particolari limitazioni nella fase post operatoria né complicazioni di alcun genere. I filler labbra , al contrario degli interventi chirurgici, necessitano periodicamente nuovi interventi poiché non hanno carattere permanete, i filler difatti tendono ad essere assorbiti per cui nel tempo riducono gradualmente la loro efficacia. Gli interventi “riparatori” sono effettuati generalmente ogni 1/2 anni o quando i prodotti sono riassorbiti dall’organismo riportando i tessuti allo stato pre-operatorio.

 

Fonti:

 

  • https://www.sicpre.it/cheiloplastica-o-labioplastica/

  • Labiaplasty surgery on the rise in Australia but a backlash looms, in Daily Life.

  • Labiaplasty and Censorship - is there a link?, in Mamamia.

  • Blame it on the Brazilian, in BIRDEE.

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