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Laparoscopia, cos'è? L'intervento, rischi e complicazioni

Laparoscopia, cos'è? L'intervento, rischi e complicazioni


Mar 02/07/2024 | Dott. Tania Basile

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La laparoscopia è una tecnica chirurgica minimamente invasiva che utilizza un laparoscopio per eseguire interventi addominali attraverso piccole incisioni. Le principali indicazioni terapeutiche includono la rimozione della cistifellea, l'appendicectomia, la riparazione di ernie e la diagnosi di patologie ginecologiche. Potenzialmente la tecnica può essere estesa a molti interventi chirurgici particolarmente invasivi. I vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale sono molteplici: ridotto dolore post-operatorio, minori complicanze, degenza ospedaliera più breve e recupero più rapido.

Introduzione

La laparoscopia è una tecnica chirurgica minimamente invasiva che ha rivoluzionato il modo in cui vengono eseguiti molti interventi chirurgici. Le prime applicazioni della laparoscopia risalgono agli inizi del XX secolo, quando il medico tedesco Georg Kelling, nel 1902, esegue la prima laparoscopia su un animale. Il medico svedese Hans Christian Jacobaeus eseguì la prima laparoscopia diagnostica su un essere umano nel 1910. Nei decenni successivi, la laparoscopia ha visto un'evoluzione significativa, grazie ai progressi tecnologici e all'adozione di strumenti sempre più sofisticati.

I primi utilizzi della laparoscopia erano principalmente diagnostici, permettendo ai medici di osservare l'interno dell'addome senza dover eseguire grandi incisioni. Negli anni '70 e '80, la laparoscopia ha iniziato a essere utilizzata anche per interventi chirurgici, come la rimozione della cistifellea (colecistectomia laparoscopica), diventando rapidamente una pratica standard in molti ospedali. I vantaggi della laparoscopia per i pazienti sono numerosi e significativi e vanno dal recupero rapido a cicatrici ridotte e minor rischio di complicanze.

Cos'è la laparoscopia?


La laparoscopia, anche nota come chirurgia mininvasiva, è una tecnica chirurgica che utilizza piccole incisioni sull'addome per inserire una telecamera miniaturizzata e strumenti chirurgici speciali. La telecamera, chiamata laparoscopio, trasmette immagini ad alta definizione su un monitor, consentendo al chirurgo di visualizzare chiaramente l'area operatoria e di eseguire le procedure necessarie attraverso le piccole incisioni.

Questa tecnica offre numerosi vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale aperta, tra cui:

  1. Cicatrici minori: le incisioni necessarie per la laparoscopia sono molto piccole, di solito di pochi centimetri, riducendo così il rischio di cicatrici visibili e antiestetiche.

  2. Recupero più rapido: poiché le incisioni sono minime, il trauma chirurgico è ridotto, consentendo ai pazienti di recuperare più rapidamente e di tornare alle attività quotidiane in tempi più brevi.

  3. Minore dolore post-operatorio: la procedura mininvasiva comporta meno dolore e sanguinamento rispetto alla chirurgia aperta tradizionale.

  4. Minori rischi di complicanze: la laparoscopia è associata a un rischio inferiore di infezioni, ernie addominali e altre complicanze rispetto alla chirurgia aperta.


Laparoscopia ginecologica: indicazioni e procedure comuni


La laparoscopia è ampiamente utilizzata in ginecologia per una varietà di procedure, tra cui:

Diagnosi e valutazione

  • Laparoscopia diagnostica: viene utilizzata per esaminare l'utero, le ovaie, le tube di Falloppio e altre strutture pelviche al fine di diagnosticare condizioni come endometriosi, cisti ovariche, aderenze o problemi di fertilità.


Procedure chirurgiche

  • Isterectomia laparoscopica: rimozione totale o parziale dell'utero per trattare condizioni come fibromi uterini, sanguinamento eccessivo o cancro.

  • Miomectomia laparoscopica: rimozione di fibromi uterini benigni.

  • Cistectomia ovarica laparoscopica: rimozione di cisti ovariche.

  • Salpingectomia laparoscopica: rimozione di una o entrambe le tube di Falloppio per motivi medici o come forma di contraccezione permanente.


Interventi in laparoscopia: quali sono


Oltre alle procedure ginecologiche, la laparoscopia viene utilizzata in diversi altri campi della medicina, tra cui:

  1. Chirurgia generale:

    • Colecistectomia (rimozione della cistifellea)

    • Riparazione di ernie addominali

    • Appendicectomia (rimozione dell'appendice)

    • Chirurgia bariatrica (per la perdita di peso)



  2. Urologia:

    • Nefrectomia (rimozione di un rene)

    • Rimozione di calcoli renali

    • Prostatectomia (rimozione della prostata)



  3. Chirurgia toracica:

    • Biopsia polmonare

    • Rimozione di cisti o tumori polmonari



  4. Chirurgia ortopedica:

    • Riparazione di menischi e legamenti del ginocchio

    • Rimozione di corpi estranei dalle articolazioni



  5. Neurochirurgia:

    • Decompressione del midollo spinale

    • Rimozione di tumori spinali




La laparoscopia continua ad espandere i suoi orizzonti, consentendo ai chirurghi di eseguire procedure sempre più complesse attraverso incisioni minime, offrendo ai pazienti un'esperienza chirurgica meno traumatica e un recupero più rapido.

Preparazione per un intervento in laparoscopia: cosa fare prima dell'operazione


Prima di sottoporsi a un intervento in laparoscopia, è importante seguire alcune linee guida per prepararsi adeguatamente:

  1. Esami pre-operatori: il medico potrebbe richiedere esami del sangue, elettrocardiogrammi (ECG) o altri test per valutare lo stato di salute generale e l'idoneità per l'intervento.

  2. Digiuno: di solito, è richiesto di non mangiare né bere per un periodo di tempo specifico prima dell'operazione, generalmente dalle 8 alle 12 ore prima dell'intervento.

  3. Preparazione intestinale: per alcune procedure addominali o pelviche, potrebbe essere necessario seguire una dieta liquida o assumere lassativi per svuotare l'intestino.

  4. Farmaci: informare il medico di tutti i farmaci, integratori e prodotti erboristici che si assumono, in quanto alcuni potrebbero dover essere sospesi temporaneamente prima dell'intervento.

  5. Pianificazione del trasporto: organizzare un modo sicuro per tornare a casa dopo l'intervento, poiché non sarà possibile guidare o utilizzare i mezzi pubblici a causa degli effetti dell'anestesia.

  6. Seguire le istruzioni del medico: è fondamentale seguire attentamente tutte le istruzioni fornite dal medico e dal personale ospedaliero per garantire una procedura sicura e un recupero ottimale.


Esecuzione della laparoscopia


Durante un intervento in laparoscopia, il paziente viene sottoposto ad anestesia generale o regionale, a seconda della procedura specifica. Il chirurgo esegue piccole incisioni sull'addome, di solito da 0,5 a 1,5 cm di lunghezza. Viene eseguita la procedura di insufflazione ovvero viene iniettato gas inerte (solitamente anidride carbonica o gas nobili) nell'addome per creare uno spazio di lavoro e una migliore visualizzazione delle strutture interne. Solo successivamente il chirurgo inserisce il laparoscopio per iniziare le procedure di visualizzazione ed esecuzione dell’intervento vero e proprio.

Le immagini catturate dal laparoscopio vengono trasmesse su un monitor ad alta definizione, consentendo al chirurgo di visualizzare chiaramente l'area operatoria. Attraverso le altre incisioni, vengono inseriti strumenti chirurgici speciali per eseguire la procedura richiesta. Una volta completata la procedura, il gas viene rilasciato dall'addome, e le piccole incisioni vengono chiuse con punti di sutura o cerotti chirurgici speciali.

Recupero dopo un intervento in laparoscopia


Il recupero dopo un intervento in laparoscopia è generalmente più rapido rispetto alla chirurgia tradizionale aperta. I vantaggi sono evidenti, tuttavia, bisogna tenere in considerazione alcuni aspetti cruciali al fine di procedere con una guarigione rapida e priva di effetti collaterali ed indesiderati:

  1. Dolore e gonfiore: è normale avvertire un leggero dolore e gonfiore nell'area operatoria nei giorni successivi all'intervento. Il medico potrebbe prescrivere antidolorifici per alleviare il disagio.

  2. Attività fisica: è necessario evitare attività fisiche impegnative per un periodo di tempo, solitamente da una a tre settimane, a seconda della procedura specifica. È importante seguire attentamente le istruzioni del medico per un recupero ottimale.

  3. Cura delle incisioni: mantenere le incisioni pulite e asciutte, seguendo le indicazioni del medico per la loro cura e per evitare infezioni.

  4. Dieta: potrebbe essere consigliato di seguire una dieta leggera e nutriente durante il periodo di recupero iniziale, per facilitare la digestione e la guarigione.

  5. Ripresa del lavoro e delle attività quotidiane: la maggior parte dei pazienti può tornare al lavoro e alle normali attività quotidiane entro una o due settimane, a seconda della procedura e delle istruzioni del medico.

  6. Follow-up: è importante partecipare a tutte le visite di follow-up programmate con il medico per monitorare il processo di guarigione e individuare eventuali complicanze.


Seguendo attentamente le istruzioni del medico e adottando uno stile di vita sano durante il recupero, la maggior parte dei pazienti può riprendere pienamente le attività quotidiane in tempi relativamente brevi dopo un intervento in laparoscopia.

Rischi e complicazioni


La laparoscopia è generalmente considerata una procedura sicura, ma come con qualsiasi intervento chirurgico, ci sono alcuni rischi e complicanze da tenere in considerazione. Alcuni possibili rischi includono sanguinamento e infezione nelle incisioni, danni agli organi circostanti durante l'intervento e reazioni avverse all'anestesia. Inoltre, in rari casi, potrebbero verificarsi complicanze come coaguli di sangue, ostruzione intestinale o danni ai vasi sanguigni. È importante discutere di questi potenziali rischi con il chirurgo prima dell'intervento e seguire attentamente le istruzioni post-operatorie per ridurre al minimo il rischio di complicanze.

Fonti:

  • Davide D’amico, Manuale di Chirurgia Generale. Piccin 2018.

  • Naveed Ahmed et al, The Contribution of Laparoscopy in Evaluation of Penetrating Abdominal Wounds, Journal of American College of Surgeons, Volume 201 Issue 2, 2005.

  • Alexander Nagy, Diagnostic laparoscopy, Journal of American College of Surgeons, Volume 157 Issue 5, 1989.

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