Mer 12/02/2020 | Dott. Giovanni Benfenati
L’ impiego dell' idrossiapatite di calcio in medicina estetica ci permette di ottenere la massima soddisfazione del paziente grazie ad un risultato autentico e naturale, e a una grande durata nel tempo dell'effetto correttivo dell’inestetismo.
Le richieste dei pazienti per risolvere il loro problema legato all' invecchiamento cutaneo sono quasi sempre le stesse e spesso standardizzate. Il compito di noi specialisti è quello di accoglierle e poi di rivalutare assieme al paziente quali sono in realtà i problemi e i disagi di cui tali richieste sono espressione e soprattutto quali sono gli approcci migliori per ottenere un effetto gratificante, sicuro, armonico e garantito.
In particolare ci sono alcune zone, spesso sottovalutate dal punto di vista dei segni dell'invecchiamento, che invece sono di fondamentale importanza, perché sono tra le prime ad indicare gli anni che passano.
Parliamo, ad esempio, del collo e delle mani, o ancora alcune zone particolari del viso, come la valle delle lacrime o solco lacrimale.
Con l’invecchiamento, quello che accade è che il tessuto cutaneo inizia a cedere verso il basso, e nello stesso tempo i solchi delle rughe di espressione si fissano e si accentuano.
Le cause sono da attribuire a una serie di processi metabolici che cambiano, nel nostro organismo, con l’avanzare dell’età anagrafica.
La pelle è formata da diversi strati. Partendo dall’esterno troviamo epidermide, derma e tessuto sottocutaneo. Quest’ultimo è formato da tessuto adiposo e tessuto muscolare che a sua volta si articola con il tessuto osseo.
Il derma è un tessuto connettivo, e ha una funzione di sostegno e di riempimento dell’epidermide. In particolare, vediamo che in esso sono abbondantemente rappresentate due proteine, conosciute con il nome di collagene ed elastina. Esse sono organizzate in fibre, che si intercalano tra di loro, formando una vera e propria “impalcatura” a sostegno dell’epidermide. Esse sono responsabili di compattezza, tonicità ed elasticità del tessuto stesso.
Con l’avanzare dell’età anagrafica il nostro organismo si trova a produrre meno collagene e meno elastina, per cui la pelle perde idratazione, elasticità e compattezza. Questo favorisce il cedimento del tessuto verso il basso per effetto della forza di gravità, così come l’accentuazione dei solchi derivanti dalle rughe di espressione.
Allo stesso tempo si assiste ad un riassorbimento del tessuto osseo, il che contribuisce, insieme al cedimento dei tessuti, alla perdita della definizione dell’ovale del volto.
Tutto questo porta il volto a cambiare e apparire più invecchiato. I segni sul volto sono i primi che si notano, il che porta il paziente a concentrarsi esclusivamente su questo aspetto, tralasciando il resto.
Ma attenuare i segni dell’invecchiamento sul volto, senza pensare anche al collo, o alle mani, è possibile? Non è bello vedere un volto liscio e tonico su un collo che invece indica perfettamente l’età anagrafica. Anche la pelle delle mani non mente, ed è un altro di quegli aspetti al quale generalmente i pazienti non prestano attenzione.
Non bisogna mai dimenticare che la bellezza è anche e soprattutto naturalezza e armonia.
Per questo noi specialisti abbiamo ottime tecniche e soluzioni per le zone che vengono prese meno in considerazione, che magari il paziente stesso non conosce, ma che invece nelle mani del medico o del chirurgo estetico sono strumenti che possono essere risolutivi.
Medicina estetica
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