Il lifting, dal termine anglosassone “sollevare”, identifica una serie di tecniche chirurgiche che operano su diversi livelli per contrastare l’effetto di discesa che la forza di gravità ha sui tessuti.
In particolare, il “Facelifting” – lifting del viso – riposiziona i tessuti del volto caratterizzati da lassità. Secondo il Dott. Caviggioli, come per ogni ambito della chirurgia estetica, è fondamentale ricevere la giusta indicazione: quando la paziente non è più soddisfatta dei trattamenti iniettivi attuali, è opportuno rivolgersi alla chirurgia del lifting viso per intervenire in maniera mirata, naturale ed efficace.
La scelta, sostiene il Dott. Caviggioli, non deve essere interpretata come una strada obbligata ma come il giusto completamento e lo step successivo nel trattamento degli inestetismi del volto e della cute in eccesso.
E' importante sottolineare che questa tipologia di intervento non altera la fisionomia del volto, se non per specifiche richieste o esigenze.
I nuovi trend di correzione dell’Aging Face, come ricorda il Dott. Caviggioli, mirano a mantenere le caratteristiche naturali del volto del paziente, ripristinando il posizionamento dei tessuti.
Anche i risultati visibili nei giorni successivi e le caratteristiche annesse sono completamente diversi: non crea più un effetto “tirato” ma agisce sui tessuti profondi, maggiori responsabili del decadimento cutaneo, ricollocandone la posizione e permettendo così all’involucro cutaneo esterno di rimanere disteso, ma inalterato.
Il lifting viso, dunque, non è più da considerare una manovra impegnativa o così invasiva per il paziente: può essere eseguita con una ripresa molto veloce e senza particolari complicanze.
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Chirurgia plastica,Medicina estetica
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