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Lunga vita ai filler viso!

Lunga vita ai filler viso!


Dom 23/08/2015 | Dott. Gabriele F. Muti |  Medico Certificato Ethigate

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Sono ormai 25 anni che si usano i filler per il ringiovanimento del volto eppure sono più attuali e performanti che mai.


Con l'avvento della tossina botulinica era sembrato che i filler sarebbero stati soppiantati. Il tempo ha dimostrato come le due sostanze potessero non solo coesistere, ma agire in modo differente e sinergico per ringiovanire l'aspetto del volto.


Le sostanze riempitive vivono di nuova linfa perchè si sono evolute le tecnologie con le quali vengono prodotte e le loro possibilità di utilizzo si vanno sempre più ampliando.


Dare volume alle labbra, appianare i solchi naso-genieni e proiettare gli zigomi sono le applicazioni più tradizionali dei filler, ma non certo le uniche.


Tante sono le aree del volto trattabili e la gamma di applicazioni possibili ė sempre più ampia: dalla semplice volumizzazione, al sostegno dei tessuti, al rimodellamento del profilo e del contorno del viso, fino alla profiloplastica non chirurgica su fronte, naso e mento.


 Definire il contorno del viso


Il processo di invecchiamento provoca un peggioramento della consistenza e una riduzione dello spessore dei nostri tessuti. Tali processi rendono il volto svuotato, "scheletrizzato" e più spigoloso.


I filler permettono di addolcire e ingentilire l'aspetto generale del viso ridando sostanza al tessuto sottocutaneo che sostiene la pelle e rendendo i lineamenti più morbidi e armoniosi.


Particolarmente indicati per la ridefinizione del contorno sono i nuovi filler a base di idrossiapatite di calcio. Tali prodotti ridisegnano l'ovale e allo stesso tempo producono un effetto lifting che rinfresca l'aspetto del viso e da sostegno alla cute riducendone la lassità.


 Armonizzare il profilo


Oltre ad agire sul contorno del viso si può intervenire anche sul profilo ridando le corrette proporzioni alla fronte, al naso ed al mento.


Possiamo agire sulla tridimesionalità del volto andando a dare maggiore volume e proiezione al mento quando appare sfuggente e non è in armonia con il naso.


Su quest'ultimo è possibile correggere alcuni difetti andando a camuffare le gobba, riempiendo un dorso nasale troppo scavato e aumentando la proiezione della punta.


 Rendere lo sguardo fresco e riposato


Le rughe perioculari o zampe di gallina si possono correggere sia con la tossina botulinica che con un filler a base di acido ialuronico andando a colmare i piccoli solchi.


Anche quando le palpebre superiori si presentano scavate e tendono ad affossare gli occhi e ad invecchiare aspetto e sguardo, si può agire delicatamente con i filler per ridare la corretta morbidezza e tonicità alla palpebra.


È possibile infine ridurre il segno dell'occhiaia che spesso non si riesce a mascherare con il solo trucco. I filler consentono in certi casi di ritardare l'intervento di blefaroplastica per eliminare le borse sotto agli occhi.


 Ringiovanire il terzo superiore


Una novità nell'utilizzo dei filler è il trattamento del terzo superiore del volto (abbiamo già parlato dello sguardo).


In regione perioculare si può ridare sostegno al sopracciglio ed eliminare l'incavo che si viene a creare nella regione delle tempie con il passare del tempo.


Un altro territorio nuovo nel trattamento con i filler è la fronte che con l'età la fronte perde la sua convessità e si spiana. Con l'acido ialuronico si possono ripristinare i corretti volumi della fronte e risposizionare al contempo le sopracciglia.






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Muti Gabriele F.

Autore

Chirurgia plastica,Medicina estetica

Dott. Gabriele F. Muti

Medico Certificato Ethigate

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