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Telogen


Mar 24/01/2023 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il telogen si identifica con l’ultima fase di crescita e di sviluppo del pelo, facente parte del ciclo vitale del pelo. In media ogni pelo cresce di circa 1-1,5 centimetri ma nell’ultima fase di vita, che dura fino ai due mesi, esso si stacca dalla radice, sfaldandosi progressivamente. Durante la fase telogen, le cellule che vanno a costituire la radice cheratinica del pelo e i vari annessi piliferi (come le ghiandole sebacee e i muscoli erettori del pelo) si sfaldano, disgiungendosi. La durata della fase telogen è inter-individuale ma in genere non supera i due mesi.

COS’È

Delle varie fasi del ciclo vitale del pelo, il telogen rappresenta l’ultima fase durante la quale le cellule della matrice del pelo vanno incontro a morte e involuzione, cui fa seguito il distacco del pelo dal bulbo.

Volendo semplicizzare il meccanismo, si può dire che durante la fase telogen il pelo è “morto” ma non si è ancora staccato dal suo bulbo pilifero. In questo lasso di tempo, qualora il pelo venisse avulso, esso tenderebbe a ricrescere subitaneamente, dando l’avvio a un nuovo ciclo vitale, che esordisce con la fase anagen.

Il telogen è composto da una prima fase di exogen, in cui il pelo perde il proprio supporto meccanico al bulbo pilifero e una successiva fase di teloptosi, dove il pelo o il capello effettivamente cade, diradando il cuoio capelluto quando il processo è massivo.

TRATTAMENTI PER RINFORZARE IL TELOGEN

In commercio sono disponibili dei prodotti cosmetici presenti in varie formulazioni, che permettono di prevenire precocemente la caduta del capello nella sua fase telogen, ossia nella sua fase di involuzione e distacco, ottenendo dunque un pelo robusto e non fragile.

In genere questi trattamenti sono disponibili soprattutto sotto forma di shampoo per capelli contenente principi attivi come:


  • Acido acetilsalicilico e zinco piritione, che combattono i processi desquamativi e impediscono l’attecchimento di germi;


 

  • Avenina e altre proteine del grano, che si integrano nella radice del capello;


 

  • Olii essenziali, che idratano, lubrificano e proteggono la cute o il cuoio capelluto;


 

  • Detergenti, che liberano dalla forfora e rispettano il pH della cute.


 

PATOLOGIE CHE AVVENGONO DURANTE IL TELOGEN E DIAGNOSI

I processi patologici che bersagliano più frequentemente i peli durante la fase telogen del loro ciclo vitale sono il telogen effluvium e l’alopecia:

Vi sono due varianti principali di telogen effluvium:

  • Telogen effluvium acuto. In questa tipologia, il diradamento si associa ad un'aumentata caduta acuta dei capelli, consistente in una perdita superiore ai 120 elementi piliferi giornalieri. Il motivo principale è da imputare a situazioni stressogene e transienti, come la gravidanza o la febbre. Il telogen effluvium acuto si manifesta in ritardo, insorgendo dai due ai tre mesi dopo l'evento stressogeno. Nella maggior parte dei casi il fenomeno è circoscritto e quindi tende a risolversi spontaneamente e in maniera autonoma.

  • Telogen effluvium cronico. In questo caso, la perdita dei capelli risulta meno evidente ma cronicizzata. Questa forma di effluvio in telogen sembra bersagliare di più le donne rispetto agli uomini e non risente di particolari variazioni dovute al clima o al passare delle stagioni, mantenendosi fissa nel tempo. Tra le principali cause di telogen cronico figurano la depressione maggiore, tireopatie, patologie metaboliche, deficit nutrizionali e uso insistito di svariati farmaci.



  • Nell’alopecia il follicolo pilifero alla base del pelo viene interessato da fenomeni di natura infiammatoria e distrutto, minando l’intero processo fisiologico di crescita del pelo e anticipando e acuendo la fase telogen. Quando l’alopecia diventa fibrotica, la perdita del capello diventa permanente.


 

TERAPIE PER LE PATOLOGIE DEL TELOGEN

Le patologie che interessano il corretto sviluppo del follicolo pilifero durante il telogen, come il telogen effluvium, in genere non sono subitaneamente trattate in quanto la condizione tende a regredire quando si rimuove il fattore scatenante la flogosi del follicolo pilifero.

Quando la causa non è primariamente a carico del follicolo pilifero, è buona norma osservare un’alimentazione sana, evitare il consumo di alcolici e indagare sulla propria funzionalità tiroidea e sul metabolismo del ferro.

FONTI:

  • Antonella Tosti A, Bianca Maria Piraccini. Tricologia ambulatoriale. Milano: Springer; 2014.

  • Pasquina Fracassi, Maria Silvia Marottoli Dizionario di dermocosmesi. Milano: Tecniche Nuove; 2006.


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