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Poliuretano


Ven 16/12/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il poliuretano è un materiale sintetico utilizzato nell’ambito della medicina estetica sotto forma di agente schiumoso da impiegare all’interno di protesi biocompatibili per l’intervento di mastoplastica additiva. L’utilizzo del poliuretano come mezzo di riempimento della protesi nel contesto della mastoplastica additiva si è rivelato molto efficace nel lungo termine, sia come risultato estetico raggiunto sia come prevenzione dalle complicanze, come la temuta contrattura capsulare.

CHE COS’È

Il poliuretano è una sostanza di sintesi industriale che, nel settore della chirurgia plastica, viene utilizzata come agente di rivestimento schiumoso degli impianti protesici biocompatibili.

In particolar modo, e soprattutto negli ultimi anni, l’utilizzo di protesi in schiuma poliuretanica sta diventando il gold standard nella procedura di mastoplastica additiva, che è la tecnica volta a favorire un ingrandimento volumetrico delle mammelle ricorrendo all’inserzione di apposite protesi.

L’utilizzo della schiuma in poliuretano, oltre a permettere un bassissimo tasso di recidivizzazioni e complicanze come la contrattura capsulare, si rivela anche largamente efficace nella tenuta a lungo termine dell’impianto, stabile anche in donne molto magre e con scarso tessuto ghiandolare mammario.

INDICAZIONI ALL’INTERVENTO CON PROTESI IN POLIURETANO

La mastoplastica additiva con protesi in poliuretano è indicata in quelle pazienti che desiderano:


  • Ottenere un aumento volumetrico globale di una mammella o di entrambe le mammelle;

  • Ridisegnare in senso aumentativo il contorno di una mammella o di entrambe le mammelle;

  • Contrastare una situazione di ipotrofia o di chirurgia demolitiva pregressa della mammella, ad esempio in seguito a una neoplasia.


PREOPERATORIO

La visita pre-operatoria svolge un ruolo fondamentale nella fase preliminare all’esecuzione del trattamento di mastoplastica additiva con protesi in poliuretano La prima parte della visita si impernia sull’anamnesi della paziente, la quale deve riferire con cura tutte le informazioni cliniche della sua vita attuale e della sua vita passata, con speciale riguardo alla presenza di neoplasie o di infiammazioni croniche.

Risulta anche importante comunicare al medico eventuali diatesi emorragiche a carattere familiare presenti nella famiglia nonché far visionare la lista dei farmaci correntemente assunti, per verificare possibili controindicazioni alla procedura chirurgica. La seconda parte della visita si concentra sull’esame obiettivo della paziente, prima generale e poi della regione toracica, la quale viene scrupolosamente esaminata.

Il medico chirurgo dapprima procede a ispezionare l’area delle mammelle, notando eventuali segni infiammatori presenti come eritema oppure asimmetrie, poi prosegue con la palpazione, tastando l’intera area mammillare ed areolare, facendo caso a noduli o altre irregolarità riscontrate. Durante questa fase, il medico stima un eventuale grado di ptosi delle mammelle.

Dopo aver documentato il tutto fotograficamente, il medico prescrive altri esami di approfondimento, sia di laboratorio come gli esami del sangue sia di imaging come la radiografia diretta della mammella. Al termine della visita, il medico raccomanda anche alla paziente di astenersi, nelle due settimane precedenti l’intervento, da fumo, alcol e farmaci anti-aggreganti.

ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

L'intervento di mastoplastica additiva con protesi in poliuretano viene eseguito in regime di anestesia generale, con la possibilità di rimanere in monitoraggio post-operatorio anche per due notti di fila tramite ricovero in clinica.

Solo in casi selezionati, quando il lavoro chirurgico è minimo, si può procedere anche in regime di Day Hospital applicando una blanda sedazione.

Dopo aver opportunamente disinfettato la regione toracica, il chirurgo esegue delle incisioni a livello areolare oppure a livello del solco sottomammario formando una sorta di “T rovesciata”.

Nel caso di mastoplastica additiva con protesi in poliuretano la protesi biocompatibile può essere collocata nello spazio retroghiandolare, submuscolare oppure sottocutaneo.

In genere, le cicatrici residuali dell'incisione chirurgica possono essere ben occultate all'interno del reggiseno.

POST OPERATORIO

Nel decorso post-operatorio, la paziente deve osservare un periodo di riposo assoluto di almeno due o tre giorni, evitando sforzi che mettano in tensione la regione toracica.

Dopo una settimana dalla data dell'operazione, la paziente può riprendere la sua vita sociale lavorativa consueta evitando comunque l'esposizione diretta al Sole oppure l'effettuazione di saune e bagni turchi.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Le complicazioni maggiormente associate all'intervento di mastoplastica additiva con protesi in poliuretano sono:

  • Edema ed eritema della regione mammillare;

  • Sanguinamenti di entità lieve o modesta;

  • Infezione;

  • Sieroma;

  • Scivolamento, rottura o dislocazione della protesi;

  • Reazione avversa alla sostanza impiegata per l'anestesia.


FONTI:

  • Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.


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