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Transascellare incisione o accesso


Mer 07/12/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

L’incisione transascellare, o accesso alla linea transascellare, rappresenta una delle modalità di intervento per eseguire la procedura di mastoplastica additiva. La mastoplastica additiva è un intervento chirurgico a valenza estetica che ha l’obiettivo di indurre un aumento volumetrico del seno femminile, per motivi puramente estetici o in seguito a traumi. Per consentire l’inserimento della protesi biocompatibile all’interno della mammella, l’accesso transascellare rappresenta una delle pratiche più effettuate, recante il vantaggio di tenere le cicatrici chirurgiche lontane dal seno.

COS’È

L’accesso transascellare, o incisione sulla linea transascellare consiste in una delle tre modalità, attuate da un chirurgo plastico, per accedere all’interno della mammella, con lo scopo di inserire una protesi durante l’intervento di mastoplastica additiva.

Le altre due tecniche prevedono una l’inserzione diretta nella protesi attraverso un’incisione sottomammaria, l’altra l’inserzione della protesi effettuando un’incisione più piccola, a livello periareolare. Il grosso vantaggio fornito dalla tecnica di incisione transascellare è quello di produrre delle cicatrici chirurgiche molto meno vistose rispetto alle altre tecniche eseguibili, essendo le stesse ben celate all’interno del cavo ascellare.

Inoltre, l’incisione tranascellare rappresenta il tipo di operazione più eseguito per le donne che posseggono un seno troppo piccolo o un solco sottomammario abbozzato o poco definito.

INDICAZIONI

La mastoplastica additiva, eseguita con la tecnica di accesso transascellare, è una procedura semplice nella sua attuazione, in grado di generare però complicazioni più serie rispetto all’esecuzione delle altre tecniche.

Oltre alle indicazioni, è importante tenere a mente le controindicazioni all’esecuzione dell’intervento di mastoplastica additiva con incisione al solco transascellare, ovvero:


  • Esubero di tessuto adiposo rispetto alla componente fibro-ghiandolare della mammella, che comprometterebbe la messa in posizione della protesi mammaria;

  • Presenza di altre cicatrici già visibili nel contorno inferiore della mammella e in posizione perimammaria o ascellare.

  • Esecuzione mal riuscita di un precedente intervento di mastoplastica additiva condotto con l’accesso transascellare.

  • Storia di cattiva cicatrizzazione.


PREOPERATORIO

La fase preoperatoria della mastoplastica additiva eseguita con la tecnica di incisione al solco transascellare rappresenta il momento cruciale, nel quale il chirurgo valuta l’effettiva idoneità della paziente all’attuazione della tecnica, considerando, nel caso, altre vie di accesso alla mammella.

Innanzitutto, si tiene un approfondito colloquio tra il chirurgo e la paziente, dove tutte le informazioni anamnestiche sono riferite al medico, con attenzione rivolta soprattutto a eventuali altre operazioni subìte, sia di mastoplastica che di mastopessi. Successivamente, viene anche richiesta la lista dei farmaci che si stanno utilizzando, al fine di rilevare eventuali controindicazioni al trattamento.

Nel momento della visita obiettiva, il chirurgo ispeziona per intero la regione mammaria e la regione ascellare, facendo caso ad eventuali asimmetrie e stimando la presenza del tessuto adiposo presente, facendo ricorso alla palpazione e a un plicometro. Qualora non siano presenti sulla mammella segni di flogosi in atto o precedenti cicatrizzazioni sottomammarie, la paziente viene giudicata idonea all’intervento e le viene raccomandato di sottoporsi ad alcune analisi del sangue, astenendosi anche da fumo, alcol e farmaci anti-aggreganti.

ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

L’intervento di mastoplastica additiva, eseguito con la tecnica di incisione o accesso al solco inframammario, viene di norma attuato in regime di Day Surgery e si scompone nelle seguenti fasi:

  • Disinfezione accurata del cavo ascellare con soluzione sterilizzante a base di clorexidina al 2 %;

  • Somministrazione di sostanza anestetica a impiego loco-regionale;

  • Effettuazione dell’incisione lungo la piega ascellare;

  • Scollamento dei tessuti ascellari fino all’individuazione di una tasca in cui inserire la protesi;

  • Scivolamento della protesi biocompatibile all’interno della tasca creata;

  • Centramento della protesi;

  • Chiusura dell’incisione e medicazione.


POST OPERATORIO

Dopo l’operazione di mastoplastica additiva con incisione transascellare, è necessario osservare un riposo assoluto da qualunque attività fisica per almeno un mese a partire dalla data dell’intervento, indossando, al contempo, uno speciale reggiseno contenitivo. Il reggiseno contenitivo, indossato per alcune settimane, ha lo scopo di attenuare gli inevitabili edemi e gonfiori post-operatori, accelerando la guarigione.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Le maggiori complicazioni connesse all’intervento sono:

  • Edema persistente;

  • Formazione di sanguinamenti moderati;

  • Infezione;

  • Slittamento della protesi;

  • Bottoming out della protesi;

  • Contrattura capsulare;

  • Reazione avversa alla sostanza utilizzata per l’anestesia.


FONTI:

  • Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.


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