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Sieroma

Sieroma


Mar 08/11/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Il sieroma, in medicina, rappresenta un versamento di entità modesta o severa di linfa e origina dalla rottura spontanea o iatrogena di vasi linfatici. Nella medicina estetica, il sieroma rappresenta una complicazione perioperatoria o post-operatoria di vari interventi chirurgici, come della mastoplastica additiva o dell’addominoplastica. Molto spesso i sieromi decorrono in maniera benigna e non rappresentano un fattore ostativo al recupero dell'intervento, in casi più rari, tuttavia, è necessario monitorare la composizione del liquido travasato e impostare una terapia per il riassorbimento.

COS’È IL SIEROMA


Il sieroma rappresenta una raccolta di entità modesta o severa di liquido fuoriuscito dai vasi linfatici ed e vasi sanguigni, che tende ad accumularsi nello spazio interstiziale dei tessuti. La formazione di questo liquido è da ritenersi il più delle volte innocua e non rappresenta un fattore patologico importante. Il sieroma può essere originato da traumi direttamente agenti sulla superficie tissutale oppure in seguito all'esecuzione di manovre iatrogene per interventi chirurgici a finalità estetica o ricostruttivo-riparativa.

Nella medicina estetica, è molto frequente che il sieroma possa originarsi in seguito a interventi eseguiti con il fine di rimodellare il tessuto mammario, ovvero nelle operazioni di mastoplastica additiva, oppure negli interventi di rimodellamento dell'addome, o addominoplastica. Tale eventualità viene a dipendere dal fatto che il chirurgo esegue le proprie manovre in spazi molto ristretti e, inavvertitamente, può capitare che i vasi sanguigni o i vasi linfatici possano ledersi, riversando all'esterno una certa quantità di liquido sierico.

SINTOMI E CLASSIFICAZIONE


Generalmente, è un'entità benigna e produce una sintomatologia legata per lo più al senso di gonfiore e di pesantezza nella zona del corpo che ha dovuto subire l'operazione chirurgica.

Tuttavia, il maggior rischio connesso alla presenza di sieroma e, dunque, alla fuoriuscita di liquido nello spazio interstiziale è che quest'ultimo possa infettarsi e quindi andare a provocare complicanze ben più gravi.

Per tale ragione, è sempre doveroso segnalare al medico chirurgo la presenza di sintomi che possano far ritenere probabile un'infezione o una suppurazione del liquido travasato, come:

  • Febbre alta;

  • Sensazione di dolore costante e di tensione a livello della zona cutanea al di sotto della quale vi è la raccolta di liquidi;

  • Gonfiore ed edema importanti;

  • Eccessivo arrossamento ed eritema della zona cutanea sede dello stravaso.


Il sieroma può essere classificato a seconda dell'entità del versamento che viene a raccogliersi nello spazio interstiziale della regione cutanea che ha subito l'intervento chirurgico. Per tale ragione quando il liquido raccolto è presente in una quantità piuttosto bassa si parla di sieroma modesto, mentre quando il liquido comincia a raccogliersi in maniera più evidente si parla di sieroma moderato o di sieroma severo.

In base, invece, alla composizione del liquido, si può parlare di sieroma limpido quando il liquido contenuto è chiaro e trasparente e di sieroma torbido quando il liquido invece più scuro è meno trasparente, quasi opalescente. Un sieroma torbido deve preoccupare maggiormente di un sieroma limpido in quanto è molto presuntivo di un'infezione in atto del liquido.

CAUSE E DIAGNOSI 


Come detto, il sieroma è spesso una conseguenza inevitabile, sia perioperatoria che post-operatoria, di interventi chirurgici eseguiti soprattutto per finalità estetica. Accade infatti che durante l'esecuzione di manovre all'interno di spazi molto ristretti i vasi sanguigni vasi linfatici vadano incontro a delle microlesioni, riversando all'esterno il liquido contenuto.

La diagnosi di sieroma può essere puramente ispettiva e palpativa da parte del medico che riconosce una sorta di nodulo sulla superficie cutanea, al di sotto del quale si percepisce una consistenza cistica o liquida. L'ecografia è l'esame che dirime ogni dubbio e rileva l'effettiva presenza di liquido al di sotto della zona interessata.

TRATTAMENTI


Nella maggior parte dei casi, il sieroma va incontro a un riassorbimento autonomo e spontaneo e, dunque, non si ha necessità di operare ulteriori trattamenti e terapie.

Quando invece si ha il forte dubbio che il sieroma possa essere infetto è necessario aspirarlo con un ago di uno specifico calibro, dopodiché il liquido viene esaminato e posto in coltura in un laboratorio di analisi microbiologiche. Se si rilevano microrganismi patogeni allora si imposta una terapia antinfettiva di conseguenza, evitando il protrarsi dell'infezione e avviando il paziente a completa guarigione.

RISCHI E COMPLICAZIONI DEL SIEROMA


Le maggiori complicazioni che possono originare da un sieroma non trattato sono:

  • Infiammazione cronica;

  • Suppurazione del liquido travasato;

  • Formazione di un ascesso;

  • Sanguinamento;



FONTI:

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.


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