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Platisma


Mer 07/09/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Nell’ambito dell’anatomia umana, il platisma rappresenta una delle strutture muscolari che costituiscono la pozione laterale del collo. Il platisma è un muscolo laminare pari e simmetrico che, contraendosi energicamente, partecipa all’abbassamento della mandibola durante il processo di masticazione degli alimenti. Inoltre, sempre grazie alla contrazione delle sue fibre muscolari, il plastisma è in grado di corrugare la cute del collo e, per tale motivo, viene incluso nella famiglia dei muscoli mimici. Dopo i 50-60 anni di età, il platisma può associarsi frequentemente a dei disturbi di natura estetica che prendono il nome di “bande platismatiche”. 

COS’ È IL PLATISMA E RUOLO NELLA MUSCOLATURA MIMICA

Il platisma è un muscolo pari e simmetrico localizzato nella regione laterale del collo. Trattandosi di un muscolo laminare, il platisma occupa lo strato più superficiale della muscolatura cervicale.

L'origine del platisma è situata anteriormente rispetto ai muscoli grande pettorale e deltoide; dopo un decorso diretto in alto e medialmente, le fibre di questo muscolo del collo si inseriscono a livello della cute della regione masseterina, mentoniera e della commessura labiale. Inoltre, va sottolineato il rapporto con il muscolo controlaterale che si realizza a livello della mandibola.

Proprio a causa dell'intersezione con le fibre controlaterali, il platisma partecipa, seppur in modo blando, all'abbassamento della mandibola nel corso dei processi di masticazione.

Un altro effetto dell'attività contrattile del muscolo platisma è quello di corrugare la cute che riveste la porzione anterolaterale del collo. Dunque, proprio alla luce di questa caratteristica, si include il platisma nella cosiddetta “muscolatura mimica”.

Questo muscolo superficiale, quindi, è coinvolto nella realizzazione di espressioni facciali dettate dalla paura, dal disgusto e dalla rabbia.

PATOLOGIE E DIFETTI ESTETICI DEL PLATISMA

I processi di senescenza ed invecchiamento dei tessuti molli coinvolgono anche il muscolo platisma e, tali condizioni, possono facilitare la comparsa di inestetismi cutanei in corrispondenza del collo.

In genere, dopo i 50-60 anni di età, le fibre muscolari, perdendo la loro caratteristica tonicità, non sono più in grado di corrugare e distendere in modo efficace la pelle. In aggiunta, il drastico calo dell'aliquota di collagene dello strato dermico, che si registra con il passare degli anni, rende più difficoltoso il lavoro di contrazione del muscolo, favorendo l’insorgenza degli inestetismi.

In medicina estetica, i cordoni di cute anelastica, che generalmente si distribuiscono simmetricamente sulla superficie del collo, prendono il nome di bande plasmatiche.

TRATTAMENTI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA

La diagnosi delle bande plasmatiche viene effettuata dal medico di medicina estetica o dal dermatologo nel corso di una visita specialistica. Durante l'incontro, l'esperto ha la possibilità di valutare l'entità e l'estensione dell’inestetismo cutaneo.

Proprio sulla base di questi parametri, il medico sceglie il percorso terapeutico più idoneo alle condizioni del paziente. In presenza di casi più lievi, nei quali i cordoni cutanei non risultano troppo pronunciati, è possibile ricorrere alle iniezioni di botulino.

Questa neurotossina, ricavata dal Clostridium Botulinum, grazie alle sue proprietà biologiche, è in grado di inibire la contrazione e quindi di provocare, contestualmente, un rilasciamento delle fibre muscolari. Nel caso del platisma, la riduzione della sua attività contrattile, può ridurre lo stato di corrugazione della cute cervicale, migliorandone l'aspetto estetico. Le iniezioni di botulino, eseguite in ambito ambulatoriale, risultano poco invasive e indolori per il paziente. Tuttavia, prima di procedere al trattamento, l'individuo deve essere sottoposto a degli specifici test per valutare la sensibilità alla neurotossina.

In presenza di cordoni o bande più vistose appare più opportuno ricorrere alla terapia chirurgica. Infatti, applicando specifiche procedure chirurgiche, è possibile rimodellare sia le fibre muscolari del platisma e sia gli strati più profondi della cute. Attualmente, la tecnica più impiegata e la platismaplastica, attraverso cui i chirurghi asportano definitivamente le bande plasmatiche. Una volta effettuata la scissione, l'equipe si occupa di rimodellare la superficie anteriore e laterale del collo.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Il rischio principale, associato alle iniezioni di botulino, è quello di registrare importanti reazioni anafilattiche che, nei casi più gravi, possono compromettere la salute del paziente.

Altre complicazioni che possono verificarsi durante il trattamento degli inestetismi del muscolo platisma sono:


  • Piccole emorragie nei punti di inserzione dell’ago;

  • Edema;

  • Formazione di cicatrici antiestetiche;

  • Arrossamento e bruciore della regione trattata;

  • Reazione allergica al farmaco anestetizzante;

  • Recidiva delle bande platismatiche;

  • Dolore a livello della regione laterale del collo.


FONTI:

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.


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