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Genioplastica


Lun 09/05/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

La genioplastica, altrimenti nota come mentoplastica, è una procedura di chirurgia plastica che ha lo scopo di intervenire direttamente nella regione del mento, rimodellandola e adattandola per soddisfare un fine funzionale o estetico. Insieme al naso e alla fronte, il mento rappresenta uno degli elementi maggiormente espressivi del volto e, per tale ragione, molte persone manifestano l’intenzione di modificarne l’aspetto, in moda da ridare armonia all’intero volto. La genioplastica può intervenire aumentando le dimensioni del mento o diminuendolo. In alcuni casi sposta l’osso mandibolare per conferire più armonia all’intera regione.

COS’È

La genioplastica è la procedura di natura chirurgica che agisce nella regione mentoniera, ricalibrandone la forma e adattandola ai desideri estetici del paziente. Tale intervento, noto anche mentoplastica, può talvolta venire eseguito anche per scopi funzionali, come, ad esempio, in seguito a traumi o fratture del volto. Risulta possibile aumentare le dimensioni del mento (in caso di mento troppo piccolo) oppure di diminuirne le dimensioni, in caso di mento troppo prominente.

Poiché il mento rientra tra i principali costituenti dell’espressività facciale, molte persone manifestano l’intenzione di volerne modificare l’aspetto e la conformazione, talvolta rendendolo più volitivo, altre volte ottenendo un profilo più morbido. Sempre per ottemperare un’armonia globale del viso, non è raro che la genioplastica possa essere associata ad altri interventi di chirurgia plastica sul viso, come la malaroplastica.

INDICAZIONI

Come detto, ci si può sottoporre all’intervento di genioplastica, una volta superati i 18 anni di età, sia per soddisfare uno scopo funzionale sia per uno scopo puramente estetico.

In modo specifico, le indicazioni per sottoporsi alla procedura di genioplastica sono suggerite a coloro che:


  • Intendono riportare avanti la linea del mento, poiché affetti da retro genia;

  • Intendono riportare indietro un mento troppo prominente, condizione nota come progenia;

  • Desiderano aumentare il volume dell’intera regione mentoniera, per conferire “corposità” alla metà inferiore del volto;

  • Desiderano apportare un senso di armonia globale dei lineamenti del viso, magari agendo di concerto con altri tipi di intervento, come sugli zigomi o sul naso.


PREOPERATORIO

Prima di sottoporsi all’intervento di genioplastica, è di fondamentale importanza che il paziente intrattenga un approfondito colloquio preliminare con il medico di medicina estetica o con il chirurgo plastico esperto della procedura.

Nella prima fase della visita, il medico procede alla raccolta accurata di tutti i dati anamnestici che ritiene indispensabili per il corretto inquadramento generale del paziente, comprensivi dell’eventuale presenza di malattie ereditarie o di farmaci assunti per patologie croniche.

Successivamente, il medico prosegue nell’esame obiettivo del volto del paziente, esaminando non solo la conformazione della sola regione mentoniera, bensì anche altre parti cruciali del viso, come il naso e la regione buccale. Anche l’intera fisionomia facciale e la regione cervicale sono analizzate rispettivamente, al fine di poter decidere al meglio come attuare l’intervento.

Alla fine della visita preliminare, il medico spesso prescrive un esame panoramico completo della dentatura, al fine di verificare eventuali problemi inerenti le arcate dentarie, nonché esami del sangue di routine, e le raccomandazioni ad astenersi dal fumo e dall’alcool.

ESECUZIONE DELL’INTERVENTO

Risulta possibile apportare un aumento volumetrico e della corposità dell’intera regione mentoniera, semplicemente effettuando delle infiltrazioni di acido ialuronico o di grasso autogeno (come nel lipofilling) all’interno del mento. Tali iniezioni dovranno però essere ripetute nel tempo.

L’operazione chirurgica definitiva prevede invece i seguenti passaggi:

  • Disinfezione accurata della metà inferiore del volto, con opportuna soluzione sterilizzante;

  • Somministrazione di farmaco anestetizzante loco-regionale;

  • Incisione a livello della mucosa buccale;

  • Effettuazione dell’osteotomia della mandibola, ossia il mento viene fratturato chirurgicamente e poi spostato nella direzione voluta;

  • Fissaggio del frammento osseo spostato con viti o mini-placche;

  • Chiusura dell’incisione;

  • Medicazione e pulizia.


Talvolta, vengono anche inseriti degli impianti bio-compatibili, atti a donare al mento spessore e volume, in linea con le aspettative del paziente.

POST OPERATORIO

Nonostante la genioplastica risulti essere un intervento chirurgico abbastanza doloroso, nella fase post-operatoria non si evidenziano particolari problemi. Infatti, si rende necessario avere cura di indossare un bendaggio al mento per almeno una settimana e, successivamente, si osservare una dieta a base di liquidi o di cibi molli, per circa due o tre giorni.

Fin da subito è possibile muovere la mascella, ma è consigliabile astenersi da sforzi eccessivi per almeno un mese dalla data dell’operazione.

RISCHI E COMPLICAZIONI

Le maggiori complicazioni che possono derivare da un intervento di genioplastica sono:

  • Edema e gonfiore;

  • Eritema;

  • Sanguinamento modesto;

  • Infezione;

  • Reazione avversa alla sostanza anestetizzante iniettata.


FONTI:

  • Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.

  • Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014


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