di Johann Rossi Mason e Francesca Frediani
Se state valutando un
intervento di
chirurgia plastica o una
procedura estetica meglio
non prendere la cosa
alla leggera.
Nonostante molte procedure siano ormai non invasive e sicure si tratta sempre di "atti medici" che possono avere implicazioni sulla salute, complicazioni ed effetti avversi.
Ecco allora una
guida che riassume una serie di
aspetti di cui
tenere conto per il
miglior risultato:
1-
Riferire eventuali
allergie a
farmaci e a materiali come
nickel,
lattice e
silicone. Le reazioni allergiche improvvise possono rendere necessaria la somministrazione di cortisonici e antistaminici, e interferire con altri medicamenti.
2- Tenere il
peso sotto controllo, in particolare il BMI (indice di massa corporea) entro 30 permette di ottenere risultati migliori. Un peso eccessivo può portare uno stress per gli organi e ad una valutazione molto più accurata da parte dell’anestesista. Il
calo di peso comunque deve essere
stabilizzato nei
6 mesi precedenti l’intervento, e garantisce anche
migliore cicatrizzazione delle ferite.
3-
Smettere di fumare (e di bere) prima, durante e dopo il periodo dell’intervento. La
nicotina infatti causa un
restringimento dei vasi sanguigni e una
peggiore ossigenazione dei tessuti, rallentando quindi il processo di guarigione.
Per i fumatori il rischio di complicazioni aumenta: hanno bisogno di più anestesia (circa il 33%) e del 23% in più di antidolorifici rispetto a chi non fuma. L’avvertenza è quindi quella di smettere
6 settimane prima dell’intervento e
sino a
6 settimane dopo. Un periodo che potrebbe anche essere un buon viatico per smettere completamente.
Da
una o
due settimane prima è consigliabile
evitare gli
alcolici che possono interferire con l’anestesia.
Assumi
integratori alimentari o erboristici? Anche questa è una
informazione da
riferire al
medico. Alcuni infatti potrebbero interferire con i farmaci che assumerai durante l’intervento.
4 -
Discuti con il
medico gli
aspetti emotivi che ti
preoccupano. Se sei una persona ansiosa il medico ha il dovere di accertarsi che tu sia nelle migliori condizioni fisiche, ma anche psicologiche, per affrontare l’intervento. E si assicurerà di
garantire cure che
tengano in conto del tuo
benessere emotivo. Se hai paura di qualcosa, o temi il dolore post-operatorio chiarisci onestamente questi aspetti in modo che ti sia dedicata la migliore assistenza.
5 -
Organizza adeguatamente il
periodo successivo all’
intervento. In alcuni casi avrai bisogno di qualcuno che ti aiuta quando torni a casa o che si occupi del tuo cane. Assicurati di non restare solo nelle 48 ore successive all’intervento.
6 - Scegli il
medico con cui sei in
sintonia nel quale
riponi la
massima fiducia. Un rapporto in cui devi sentirti ascoltato e libero sia di fare domande che esporre eventuali dubbi.
Leggi con attenzione il
consenso informato: è un documento che
ti tutela.
7 - La richiesta non deve essere troppo lontana dal punto di partenza, il rischio è che siano necessarie decine di interventi per ottenerlo. La
chirurgia plastica deve
correggere ma
non stravolgere l’identità. Se il bisogno è quello di diventare altro da sé, è opportuno farsi delle domande più approfondite su questa esigenza.
Tanto per fare un esempio, Alicia Douvall é la
modella inglese che per
somigliare a una
bambola si è
inflitta 350 interventi, di cui ben 49 al viso, (un caso di scuola). Uno studio della Ruhr University pubblicato sulla rivista Clinical Psychological Science, ha rivelato che la decisione di sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica nasce dal desiderio di dare una spinta alla propria autostima e gratificare sé stessi. Sì tratta di persone che inconsciamente cercano di guarire da ferite emotive, di solito legate ad episodi di rifiuto, abbandono, abuso. Sì cerca di colmare così un vuoto emotivo con un intervento estetico, pensando che la bellezza renderà degni di essere amati. Una maniera distorta che non risolve il problema, e che anzi rischia di peggiorarlo. Ecco perchè
alcuni casi che arrivano ai chirurghi dovrebbero
prevedere uno
screening psicologico del paziente per evitare problemi ad entrambi.
Infine
prepara una lista di
domande che vuoi fare al
medico dopo essersi documentato. Chiedi ad esempio se sei un buon candidato alla procedura a cui hai pensato, e se ci sono alternative migliori.
Ci sono poi
avvertenze specifiche per
ciascun tipo di intervento.
Nel caso della
mastoplastica additiva è necessario che la scelta della protesi più adeguata sia valutata non solo in termini di taglia. Dipende infatti dalle misure del torace, dal volume, dalla forma e dal profilo del seno di partenza. Il
chirurgo deve sapere quale tipo di
modificazione volumetrica la paziente
vuole ottenere: sarà poi lui a
consigliare la
misura di impianto che possa permettere di
ottenere il
miglior risultato nel pieno
rispetto della
sicurezza, applicando
protesi validate e
autorizzate dal
Ministero della Sanità.
Diciamo comunque che richieste di aumento di volume eccessivo portano a complicanze: dall’atrofia progressiva della ghiandola alla visibilità della protesi (cosa che accade se il torace è molto piccolo e la protesi molto grande), il progressivo scivolamento in basso del seno a causa del peso della protesi sino alla formazione di tessuto cicatriziale.
L’avvertenza in ogni caso è quella di diffidare di interventi troppo economici in cui a essere sacrificata è la qualità delle protesi.
Come qualunque altro intervento, anche quello di
chirurgia plastica comporta dei
rischi per il semplice fatto che si entra in una sala operatoria e si viene sottoposti ad un'anestesia. Ma i rischi aumentano quando le richieste delle pazienti sono eccessive. Nella
maggior parte dei casi, i problemi di cui si sente e si legge sui giornali sono dovuti alla
quantità e alla
qualità dei
materiali utilizzati nell'intervento .
La
paziente deve anche discutere col lo specialista
aspetti tecnici dell’intervento: la tasca in cui introdurre la protesi può essere sottoghiandolare, sottomuscolare o una via di mezzo chiamata “dual plane”. In base alle caratteristiche dei tessuti il chirurgo consiglia la sede più indicata. Se la ghiandola è molto sottile risulta indispensabile introdurla sottomuscolo in modo che la protesi non sia visibile. È anche necessario essere consapevoli che l’intervento andrà ripetuto ogni 15-20 perché le protesi non sono eterne.
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