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Pelle spenta e sciupata dopo i 40? La biorivitalizzazione è il trattamento che fa per te

Pelle spenta e sciupata dopo i 40? La biorivitalizzazione è il trattamento che fa per te


Gio 16/10/2025 | Dott. Anna Marchesiello

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Ti guardi allo specchio e vedi una pelle spenta, meno tonica, un po’ segnata. Ma l’idea di “gonfiarti” con filler volumizzanti proprio non ti convince. Se sei nella fascia di età tra i 40 e i 50 anni e cerchi un modo per migliorare la qualità della pelle senza stravolgere il viso, la risposta potrebbe essere data dalla biorivitalizzazione, il trattamento d’elezione che si occupa della skin quality. Ne parliamo con la dottoressa Anna Marchesiello, dermatologa e medico estetico.

Che cos’è la skin quality (e perché peggiora con l’età)


«Skin quality è un’espressione usata in medicina estetica per indicare tutto ciò che riguarda il concetto di “bella pelle”, nel quale sono inclusi parametri fisiologici precisi: idratazione, luminosità, elasticità, tono, texture, cioè la grana della superficie cutanea. Quando questi parametri cominciano a impoverirsi, il viso appare improvvisamente più stanco e sciupato, anche se le rughe vere e proprie non si sono ancora manifestate. I motivi della perdita della skin quality di solito sono imputabili all’età, all’eccessiva esposizione solare, allo stress e allo stile di vita scorretto».

La biorivitalizzazione è il primo passo per restituire la skin quality 


«La biorivitalizzazione è un trattamento di medicina estetica che possiamo definire “soft”, poiché agisce al livello superficiale della cute ed è decisamente mini-invasivo. Ciò però non gli preclude di migliorare la qualità della pelle, in quanto ne stimola il metabolismo cellulare.

Scopo del trattamento non è riempire i volumi, ma nutrire il derma intensamente tramite microiniezioni di acido ialuronico fluido unito al glicerolo, un umettante. Tale combinazione fa sì che le molecole idratanti restino a lungo nella matrice cellullare della pelle. Il risultato? Una pelle più luminosa, compatta, idratata e vitale.

A chi è consigliata la biorivitalizzazione?


Il trattamento è perfetto se:
  • hai tra i 40 e i 50 anni, ma va bene anche prima e oltre tale fascia di età, se la pelle presenta le indicazioni; 
  • la tua pelle è spenta, sottile, disidratata nonostante le creme idratanti;
  • noti una texture irregolare, micro-rughe, colorito grigio;
  • cerchi un trattamento preventivo, non volumizzante e non visibile;
  • vuoi migliorare la skin quality in vista dell’estate o dopo una lunga esposizione solare.

Come funziona il trattamento?


La seduta dura circa 30 minuti e prevede microiniezioni nel derma superficiale: l’acido ialuronico si distribuisce come un reticolo invisibile sotto la pelle, “ripristinando” la matrice extracellulare e stimolando la produzione naturale di acido ialuronico. Dopo 7-10 giorni, la pelle appare più liscia, compatta e turgida, come se avessi fatto una maschera super idratante... ma dall’interno.

Quanto dura l’effetto?


L’effetto dura circa 6 mesi, anche di più se si esegue un piano di “skinsaver” di 3-4 sedute eseguite a distanza di circa un mese (la biorivitalizzazione salva letteralmente la pelle). È importante inserire la biorivitalizzazione in un protocollo più ampio di skincare personale, che includa cosmetici mirati e fotoprotezione quotidiana.

La biorivitalizzazione è un filler a tutti gli effetti (ma la si può abbinare)


Occhio a non confondere la biorivitalizzazione con i filler. La prima non modifica i volumi del viso, ma si concentra solo sulla pelle in sé (proprio per questo si parla di miglioramento della skin quality). I filler, invece, utilizzano acido ialuronico con un crosslinking più strutturato e quindi il prodotto risulta più denso, ideale per riempire le rughe e le zone svuotate oppure sollevare in parte i tratti del viso che hanno ceduto».

Quando la sola biorivitalizzazione non basta?


«Quando il viso mostra una vera lassità cutanea o una perdita strutturale che si manifesta in zigomi svuotati o rughe marcate. In questo caso, è necessario optare per un trattamento con filler volumizzanti. Ma è importante ricordare che l’uno non esclude l’altro: anzi, la strategia vincente contro l’invecchiamento cutaneo evidente è combinare i due approcci, biorivitalizzante e riempitivo (sempre secondo necessità).

Effetti collaterali e controindicazioni


«Il trattamento è generalmente ben tollerato. I possibili effetti collaterali sono lievi e transitori: piccoli arrossamenti, gonfiori o ecchimosi nel punto di iniezione.
Le uniche controindicazioni riguardano pazienti con infezioni cutanee in atto, stati infiammatori locali o allergie note ai componenti iniettati».

Biorivitalizzazione in estate? Assolutamente sì


Questo trattamento non è fotosensibilizzante: puoi farlo anche in piena estate, prima di partire per preparare la pelle al sole o al rientro, per rigenerarla. Basta osservare le regole base: evitare il sole diretto per le 48 ore successive e usare sempre una protezione solare, anche sotto l’ombrellone.

In sintesi


Se hai tra i 40 e i 50 anni, e noti che la pelle inizia a perdere tono ma non desideri (o non hai ancora bisogno di) interventi strutturali, la biorivitalizzazione è la scelta ideale. È soft, naturale, sicura, e lavora sulla qualità della pelle in modo visibile. Il tuo viso non cambierà, ma ritroverai quell’aspetto sano e fresco che pensavi di aver perso.

 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

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