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Ricrescita dei capelli: è possibile?

Ricrescita dei capelli: è possibile?


Mar 28/12/2021 | Dott. Mauro Conti |  Medico Certificato Ethigate

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Un diradamento dei capelli non implica necessariamente la morte del follicolo. Il processo di rigenerazione follicolare è un processo fisiologico che si rinnova fin quando il follicolo, seppur danneggiato, è ancora attivo. I protocolli di medicina rigenerativa possono ripristinare l’attività follicolare senza il ricorso alla chirurgia.

La perdita dei capelli, attraverso le sue diverse manifestazioni, è una condizione che colpisce oltre l’80% degli uomini, nel corso della propria vita, ed il 25% delle donne. Nei maschi, la perdita dei capelli può configurarsi attraverso diversi stadi che vanno da un diradamento lieve alla totale perdita dei capelli nella zona frontale e nel vertex. Nelle donne la calvizie si configura raramente con una perdita radicale del capello piuttosto come un diradamento diffuso in tutta la zona superiore dello scalpo.

L’alopecia androgenetica non comporta alcun rischio per la salute né, tantomeno, compromette processi fisiologici dell’organismo, tuttavia può portare a condizioni psicologiche importanti, con un deterioramento delle relazioni sociali e dell’autostima fondamentali per il benessere e l’equilibrio degli individui. Diventa fondamentale, dunque, agire tempestivamente e soprattutto agire in modo specifico sui tessuti con protocolli di medicina rigenerativa avanzata.

La rigenerazione follicolare come strada per il futuro


La rigenerazione follicolare e la ricrescita dei capelli non devono essere intesi come miracoli ultraterreni. Il ripristino dell’attività follicolare è possibile grazie alla ricerca medica e agli studi che in questi anni hanno affinato tecniche sempre più efficaci. Lo studio del DNA del paziente e l’analisi del singolo caso permettono di “confezionare” su ogni singolo paziente la cura più appropriata.

Questo approccio permette di eludere quell’iter farmacologico e chirurgico che da decenni tiene banco in tricologia senza aver dato risultati soddisfacenti. Questi percorsi, inoltre, possono portare conseguenze, anche importanti, o compromettere la salute del follicolo e degli altri tessuti senza la garanzia di una ricrescita totale e definitiva.

Perché la medicina rigenerativa è così efficace?


I limiti dei trattamenti tradizionali sono molteplici e ben evidenti poiché non riescono a fornire soluzioni efficaci e soprattutto durature. Le problematiche legate ad una parrucca o ad altre soluzioni cosmetiche sono piuttosto chiare. Le complicazioni dell’autotrapianto di capelli, però, sono meno note ed includono il rischio di danneggiare definitivamente i tessuti nella zona trapiantata e incidere pesantemente sull’area donatrice costretta al trauma del prelievo follicolare.

La medicina rigenerativa non comporta rischi per il paziente e non è interessata da reazioni allergiche. Le ragioni risiedono nel protocollo autologo applicato che per definizione non può implicare effetti collaterali di alcun tipo. In sintesi, la medicina rigenerativa utilizza il “materiale” a disposizione purificandolo da elementi negativi o arricchendolo con nutrienti, o altre sostanze, fondamentali e importanti per i follicoli.

Perché cadono i capelli?


La perdita dei capelli è un processo del tutto naturale che ogni giorno accompagna il riciclo dei capelli del cuoio capelluto. Questo processo può essere interrotto da diversi fattori ma la più importante è l’azione della 5α-reduttasi che trasforma il testosterone in diidrotestosterone, principale responsabile della miniaturizzazione del follicolo. Quest’ultimo processo è responsabile dell’apparente perdita dei capelli nella parte alta dello scalpo che in realtà viene interessato da una miniaturizzazione del capello fino a diventare delle dimensioni di un pelo.

Medicina rigenerativa: protocollo di supporto o trattamento principe?


Rispetto alle altre soluzioni per la perdita dei capelli la medicina rigenerativa contempla un approccio sistemico al problema della calvizie offrendo soluzioni come terapia principe  ma anche come terapia di supporto. Per chi ha intrapreso un percorso chirurgico di autotrapianto senza risultati concreti, l’affiancamento della medicina rigenerativa può preservare il lavoro svolto nonché la salute dei follicoli, altrimenti esposti al trauma del trapianto stesso.

Rimane fermo il principio che i protocolli di medicina rigenerativa possono agire anche senza altre terapie e trattamenti a supporto. Il processo è possibile grazie all’azione progressiva di cinque fasi caratterizzate per il prelievo di cellule staminali del paziente, la stimolazione dei fibroblasti, l’iniezione di fattori di crescita nel cuoio capelluto, l’analisi genomica ed il perfezionamento di una terapia ad hoc, studiata sul paziente.

Questo tipo di soluzione permette di avere un quadro ben definito e la pianificazione di terapie specifiche, studiate appositamente per il singolo paziente. Pur partendo dall’assunto che la calvizie è causata principalmente da fattori genetici è innegabile che a tal processo concorrono una serie di concause, anch’esse note come l’azione della 5α-reduttasi o degli acidi grassi. Nutraceutica e nutrigenomica si occupano, specificamente, di regolare tutte le cause e le concause della calvizie, ristabilendo l’equilibrio necessario per permettere la ricrescita dei capelli.

 

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Mauro Conti

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Medicina estetica

Dott. Mauro Conti

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