La ciste sebacea è un nodulo sottocutaneo costituito da sebo e cheratina conseguente all’occlusione di una ghiandola sebacea. La forma delle cisti è tondeggiante e di dimensioni variabili che tendono ad aumentare nel tempo. Esclusa la pianta delle mani e dei piedi, le cisti sebacee possono comparire in tutto il corpo sebbene si manifestino con maggiore incidenza sul cuoio capelluto, dietro le orecchie, sul torace e la schiena. Il trattamento più praticato e l’escissione chirurgica con completo svuotamento.
Introduzione
Le cisti sebacee rappresentano un disturbo molto comune tra gli individui e spesso permangono per anni senza provocare alcun disturbo. Le cisti, difatti, si sviluppano lentamente nel corso del tempo e possono raggiungere dimensioni considerevoli di oltre 5 cm. Oltre alla possibilità di rappresentare un inestetismo, le cisti possono infiammarsi provocando dolore, prurito e rossore.
Comunemente, le cisti vengono compresse per far fuoriuscire il contenuto; pratica che, oltre a non risolvere la problematica, espone la cisti alla penetrazione di patogeni e conseguente infiammazione. Il consulto medico è la strada più indicata per verificare lo stato della cisti, pianificare un eventuale intervento di rimozione e eliminare la possibilità che la formazione sottocutanea sia un lipoma.
Cos’è la ciste sebacea
La
ciste sebacea e un deposito sottocutaneo di materiale cheratinico, sebo e altre sostanze di scarto dei tessuti. Si sviluppa nei pressi di una
ghiandola sebacea a causa dell’occlusione della stessa. Le ghiandole sono presenti in ogni distretto del corpo ad eccezione di mani e piedi con una maggiore concentrazione su viso e cuoio capelluto.
La ciste si configura come una massa sottocutanea tondeggiante con una consistenza semisolida ed una mobilità al tatto moderata. La diagnosi differenziale può aiutare ad escludere la presenza di
steatocistomi simplex e multiplex o lipomi.
Causa delle ciste sebacea
La causa principale della formazione delle cisti sebacee è l’occlusione del condotto stesso della ghiandola deputato alla deposizione del materiale prodotto sulla cute. La produzione delle ghiandole permette di costituire un film protettivo sulla cute che la rende impermeabile. La presenza di eccessivo materiale e traumi sono i responsabili dell’occlusione del condotto. Per traumi si intendono anche tutte quelle lesioni create da
acne o altre patologie cutanee.
Tra i fattori aggravanti sono considerati anche lo stress, l’abuso di alcool, tabacco, farmaci ed altre sostanze nonché i cosmetici; fattori che possono aggravare un disequilibrio di base. Non è da escludere che le cisti sebacee possano manifestarsi in presenza di altre patologie come la
sindrome di Gardner, un disturbo che colpisce diverse parti del corpo con polipi, a livello intestinale, osteomi, IEP (Iperplasia Epitelio Retinica) e fibromatosi.
Ciste sebacea infiammata
Il processo di formazione ed evoluzione delle cisti sebacee è generalmente lento e indolore. Tuttavia in concomitanza con eventi causali di tipo traumatico la cisti può infiammarsi provocando dolore, prurito e arrossamento. L’infiammazione può condurre a
suppurazione della cisti ovvero ad un processo infiammatorio purulento.
Durante la fase infiammatoria non è possibile effettuare l’
intervento chirurgico di rimozione. In questa fase sono prescritte, normalmente, terapia antibiotiche, sia per via topica che sistemica, al fine di riportare la cisti alle condizioni precedenti l’infiammazione.
Le cisti che in seguito a suppurazione, o azione manuale, si svuotano del proprio contenuto tendono a recidivare a causa della persistenza della sacca nel tessuto sottocutaneo. Per evitare la riformazione della cisti è necessario rimuovere la sacca in fase di intervento chirurgico.
Diagnosi ciste sebacea
La diagnosi è effettuata attraverso
esame obiettivo dal medico che è in grado di determinare la natura della stessa. Nel caso in cui la cisti presenti tratti comuni ad altri disturbi il medico può prescrivere esami diagnostici specifici al fine di escludere la presenza di lipomi o altra condizione medica. Gli esami utilizzati sono principalmente l’
esame ecografico e, eventualmente, la
biopsia dei tessuti per analizzarne la composizione.
Trattamento della cisti sebacea
Il
trattamento delle cisti sebacee è principalmente di natura chirurgica. Le terapie antibiotiche sono confinate al contenimento dell’infiammazione ma non hanno finalità risolutive del problema. Le
creme cortisoniche utilizzate nel trattamento delle cisti sebacee non permettono il ripristino della funzionalità delle ghiandole ne eliminano la
parete cistica.
L’intervento di rimozione è effettuato in anestesia locale con tempi di esecuzione brevi. Durante l’intervento è praticata un’incisione della cisti con escissione del contenuto e rimozione della
sacca cistica. Questo processo permette di evitare possibili recidive nel tempo. Dopo l’intervento si possono riprendere le attività quotidiane con rimozione delle garze dopo circa 72 ore. La terapia antibiotica nella prima settimana è fondamentale a bloccare possibili infezioni del sito.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio
Fonti:
- Baruch Klin, Sebaceous cyst excision with minimal surgery, Am. Fam. Physician, 1990.
- William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer
- Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.
- Paolo Fabbri et al, Manuale di dermatologia medica, Edra, 2014.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
- Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.
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